indagine qualitativa - Provincia Autonoma di Bolzano

5.2.4. Ideologie di estrema destra come rispecchiamento del mondo degli adulti
Le biografie di giovani che simpatizzano con ideologie di estrema destra mostrano che
atteggiamenti politici di estrema destra (la paura dell’eccessiva penetrazione di stranieri, la
denigrazione di altre culture, comunità religiose e gruppi linguistici) sono riscontrabili già nei loro
genitori. Gli argomenti politici degli adulti vengono fatti propri dai giovani, e non di rado
radicalizzati. A questo riguardo, gli orientamenti xenofobi o i pregiudizi esistenti in diversi
raggruppamenti, partiti o orientamenti religiosi della popolazione sono significativi perché
contribuiscono a forgiare il contesto ideologico dell’estremismo di destra e non di rado a
giustificare azioni violente. I pregiudizi sono per esempio quelli secondo i quali gli immigrati non
hanno voglia di lavorare, sfruttano i nostri servizi sociali, tolgono posti di lavoro e case agli
autoctoni, sono responsabili di furti negli appartamenti e di atti violenti e diffondono malattie.
Anche se questo, nella stragrande maggioranza dei casi, non corrisponde alla realtà, le persone di
altro colore, di cultura, religione o provenienza diversa vengono viste continuamente come capri
espiatori di situazioni problematiche. Gli studi dimostrano che gli atteggiamenti xenofobi
aumentano con l’età e sono rintracciabili in particolare dove sono presenti pochi immigrati o
“stranieri“. Ciò si spiega col fatto che il potere dei pregiudizi può dispiegarsi solo se essi non sono
immediatamente verificabili nella realtà. Tramite, o proprio a causa di questo, le persone che hanno
un atteggiamento di estrema destra si sentono incoraggiate e rafforzate nel loro comportamento.
5.2.5. La violenza, il disprezzo e la ricerca di riconoscimento – i gruppi di estrema destra come
“rifugio“
Non pochi giovani si sentono soli con le proprie paure, i propri problemi e le proprie insicurezze
(per esempio a causa della carenza di relazioni stabili, di esperienze violente e conflitti persistenti in
famiglia, di uno stile educativo autoritario, di poco spazio per la propria autonomia, di scarso calore
umano, di problemi a scuola o al lavoro, di traumi, disturbi psichici, ecc.). Soprattutto la fase della
pubertà, in cui gli adolescenti devono affrontare diversi problemi legati allo sviluppo, come per
esempio l’affrancamento dalla casa paterna, i mutamenti fisici e psichici, lo sviluppo dei propri
valori e dell’identità sessuale o la scelta professionale, può essere molto pesante per i ragazzi, e può
suscitare una sensazione di impotenza.
Inoltre, molti giovani hanno sperimentato, nel corso della loro vita, l’emarginazione e la mancanza
di riconoscimento nella famiglia, a scuola o nell’ambiente sociale che li circonda. Questo potrebbe
essere uno dei motivi per cui alcuni giovani hanno un comportamento poco appariscente, da
persone inserite nella famiglia, a scuola o sul lavoro. Gli aspetti della personalità che potrebbero
incontrare un rifiuto vengono tenuti nascosti per timore dell’emarginazione. Le esperienze in cui si
è stati rifiutati o svalutati possono spingere a legarsi a gruppi in cui si ha la sensazione che gli altri
membri del gruppo ti accettino e ti percepiscano così come sei. Esperienze ripetute di
emarginazione e di svalutazione possono senz’altro avere come conseguenza l’emarginazione e la
svalutazione di altre persone.
5.2.6. La violenza di gruppo di destra come strategia per affrontare i problemi d’identità
Il gruppo dei coetanei ha per i giovani la funzione di un ponte tra l’infanzia e il mondo degli adulti,
tra la famiglia e la società. Quando i rapporti con gli adulti e altre figure di riferimento si
interrompono per i motivi più disparati, i gruppi dei coetanei – e all’interno di essi soprattutto i
leader – ricoprono il ruolo che prima era degli adulti.
All’interno dei gruppi giovanili di destra, le azioni violente nascono perlopiù come conseguenza di
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