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Sistemi di scambio non monetario e reciprocità: il caso di Banca del ...

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acquisire informazioni, mentre la seconda riguarda gli estranei e le istituzioni. A questa<br />

<strong>di</strong>stinzione, Uslaner (The Moral Foundations of Trust, citato in Garofolo e Sabatini<br />

2008 ) fa corrispondere quella tra fiducia «strategica» e fiducia «moralistica». La<br />

fiducia moralistica deriva da una norma morale, che spinge <strong>il</strong> singolo a considerare gli<br />

altri come se fossero tutti ugualmente degni <strong>di</strong> fiducia e quin<strong>di</strong> nasce dalle aspettative<br />

su come le persone dovrebbero comportarsi; invece, la fiducia strategica è <strong>il</strong> risultato<br />

<strong>del</strong>le aspettative che l’in<strong>di</strong>viduo, sulla base <strong>del</strong>le informazioni <strong>di</strong>sponib<strong>il</strong>i e <strong>del</strong>la sua<br />

attitu<strong>di</strong>ne al rischio, si forma riguardo a come si comporteranno le altre persone.<br />

2.3.2 L’analisi economica <strong>del</strong>la fiducia<br />

La fiducia <strong>non</strong> rientra nel <strong>di</strong>scorso economico mainstream, perché l’homo<br />

oeconomicus perfettamente razionale, che agisce in un mercato <strong>di</strong> concorrenza perfetta<br />

con informazione perfetta e contratti completi, <strong>non</strong> ha bisogno <strong>del</strong>la fiducia per<br />

effettuare le proprie scelte strategiche. Gli aspetti fiduciari e relazionali degli in<strong>di</strong>vidui<br />

rientrano in altre sfere, ad esempio all’interno <strong>del</strong>la famiglia 30 , e sono lasciati<br />

all’analisi <strong>del</strong>le altre <strong>di</strong>scipline. La teoria standard può spiegare l’insorgere <strong>di</strong><br />

comportamenti cooperativi e fiduciari solo nei casi in cui gli stessi agenti interagiscono<br />

un numero indefinito <strong>di</strong> volte. In tali casi, grazie alla ripetizione <strong>del</strong>le interazioni,<br />

opera <strong>il</strong> cosiddetto folk theorem in base al quale la scelta strategica <strong>di</strong> cooperare è<br />

perfettamente razionale e può essere pensata come una serie <strong>di</strong> investimenti in<br />

reputazione.<br />

Una posizione sim<strong>il</strong>e è quella espressa già nel XVIII secolo da Adam Smith.<br />

Infatti, <strong>il</strong> fondatore <strong>del</strong>la moderna scienza economica si è interessato al tema <strong>del</strong>la<br />

fiducia ed in particolare alla sua importanza in relazione allo sv<strong>il</strong>uppo <strong>del</strong> commercio.<br />

Il mercato, attraverso la ripetizione nel tempo <strong>del</strong>le transazioni commerciali, crea la<br />

fiducia. In un contesto <strong>di</strong> mercato, la fiducia è assolutamente razionale per Smith<br />

perché gli agenti economici sanno che probab<strong>il</strong>mente dovranno interagire <strong>di</strong> nuovo, in<br />

30 Si veda Becker (1981) per un’analisi dei comportamenti egoistici nel mercato e altruistici all’interno <strong>del</strong>la<br />

famiglia.<br />

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