file pdf - Istituto per le Applicazioni del Calcolo
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46 3. FUNZIONI MEROMORFE: SINGOLARITÀ E RESIDUI<br />
studiare <strong>le</strong> funzioni olomorfe su corone circolari.<br />
Introduciamo una notazione <strong>per</strong> <strong>le</strong> corone circolari: se z o è un<br />
numero comp<strong>le</strong>sso e r < R sono due numeri positivi, indichiamo<br />
la corona circolare centrata in z o di raggio interno r e raggio<br />
esterno R con<br />
C rR (z o ) = {z ∈ C : r < |z − z o | < R}.<br />
Se, poi, il raggio interno r è ugua<strong>le</strong> a zero, con la scrittura C 0R (z o )<br />
intendiamo il disco di raggio R centrato in z o , privato <strong>del</strong> suo<br />
centro (cioè di z o stesso).<br />
∂D R (z o)<br />
z o<br />
∂D ρ(z o)<br />
Teorema 3.5 (Teorema di Laurent). Siano 0 ≤ r < R e<br />
f : C rR (z o ) → C una funzione olomorfa. Allora esiste un’unica<br />
serie <strong>del</strong> tipo<br />
+∞∑<br />
a k (z − z o ) k<br />
k=−∞<br />
che converge a f puntualmente assolutamente sulla corona circolare<br />
C rR (z o ) ed uniformemente sui compatti ivi contenuti. Inoltre