Acqui e Bistagno ricordano Saracco La prestigiosa Villa Ottolenghi ...
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L’ANCORA<br />
DALL’ACQUESE 14 GENNAIO 2007 21<br />
Castelnuovo Bormida, appello al sindaco<br />
Cunietti: “Stop al<br />
monopolio dei pioppi”<br />
Nel borgo superiore e in quello inferiore<br />
A Strevi sorgeranno<br />
due nuovi circoli<br />
Per quarant’anni parroco del paese<br />
Rocchetta Palafea<br />
piange don Garrone<br />
Castelnuovo Bormida. Nel<br />
piano di sviluppo rurale piemontese<br />
la coltivazione certificata<br />
del pioppo deve trovare<br />
un suo spazio. È questa la richiesta<br />
fermamente avanzata<br />
dall’Assessorato all’Ambiente<br />
della Provincia di Alessandria,<br />
dalle Associazioni di categoria<br />
(CIA, Coldiretti, Unione Agricoltori),<br />
oltre che ovviamente<br />
dai Comuni stessi interessati a<br />
questa coltivazione, attraverso<br />
una lettera inviata alla presidente<br />
Bresso, e agli assessori<br />
Sibille, Taricco e De Ruggiero.<br />
Si tratta di un passo importante,<br />
e tuttavia irrinunciabile, se<br />
la Regione vorrà dimostrare coi<br />
fatti di sostenere i progressi fatti<br />
da questa cruciale filiera produttiva.<br />
Sul territorio della nostra<br />
provincia attualmente circa<br />
1000 ettari sono destinati alla<br />
coltivazione del pioppo certificato:<br />
si tratta di un traguardo importante,<br />
raggiunto soprattutto<br />
grazie alla tenacia di alcuni comini,<br />
a cominciare da Castelnuovo<br />
Bormida, che già nel novembre<br />
2005, in accordo con altri<br />
comuni rivieraschi del fiume<br />
Bormida e con associazioni legate<br />
al territorio, aveva per primo<br />
sviluppato questo progetto<br />
di Certificazione del pioppo al fine<br />
creare un prodotto di miglior<br />
qualità dal punto di vista commerciale<br />
e soprattutto adottare<br />
tecniche di coltivazione sostenibili<br />
dal punto di vista ambientale.<br />
Il processo messo in moto<br />
da questa iniziativa ha permesso,<br />
in soli 14 mesi, di porre<br />
le basi per la realizzazione di<br />
una filiera di qualità che cominci<br />
dalla messa a dimora delle<br />
piante, al taglio di queste ultime,<br />
fino ad arrivare all’industria,<br />
con la quale sono stati<br />
presi accordi per la commercializzazione<br />
e la divulgazione<br />
del marchio di qualità del pioppo<br />
certificato quale prodotto<br />
con caratteristiche che rispondono<br />
ai requisiti richiesti dalla<br />
Certificazione di Qualità delle<br />
Foreste. Il progetto ha preso ufficialmente<br />
il via nell’aprile 2006<br />
con la firma del Protocollo d’Intesa<br />
avvenuta tra la Provincia di<br />
Alessandria, 11 Comuni e 4 associazioni,<br />
e finalmente nell’agosto<br />
dello scorso anno si è arrivati<br />
alla effettiva certificazione<br />
dei pioppi Valbormidesi.<br />
Le cose, insomma, sembrano<br />
andare per il meglio, ma invece,<br />
ad uno sguardo approfondito,<br />
si scopre che i problemi<br />
non sono affatto risolti: a<br />
farsi portavoce di questo disagio<br />
è lo stesso sindaco castelnovese,<br />
Mauro Cunietti, che<br />
sintetizza così il problema: «Finchè<br />
sul mercato ci sarà monopolio,<br />
la filiera non potrà mai<br />
andare oltre la semplice sussistenza:<br />
qui a Castelnuovo coltiviamo<br />
pioppi da 150 anni, e i<br />
compensi per gli agricoltori sono<br />
ancora quelli di 150 anni fa.<br />
Anzi: peggio». Per provarlo, ci<br />
sottopone dei dati molto interessanti<br />
che provengono direttamente<br />
dall’esame degli archivi<br />
comunali. Il foglio che Cunietti<br />
ci mostra si riferisce ad<br />
una deliberazione di giunta del<br />
novembre 1861, in cui si parla<br />
della vendita a pubblico incanto<br />
di 21 piante di pioppi coltivate<br />
in Regione Gorre. Dopo regolare<br />
asta, i 21 alberi vengono<br />
venduti per un totale di 299,25<br />
lire: in base a questi dati il prezzo<br />
unitario di un pioppo nel<br />
1861 era di lire 14,25, il che<br />
rapportati al cambio di oggi,<br />
portano il valore totale 1096,95<br />
euro. Insomma, era come se<br />
ogni pioppo venisse venduto a<br />
52 euro. «Prezzi molto vicini a<br />
quelli praticati oggi - chiosa Cunietti<br />
- con la differenza che ora<br />
viene fatta una certificazione,<br />
che si rispetta tutta una serie di<br />
norme, e che il legno di pioppo<br />
che una volta veniva usato anche<br />
per scaldarsi, oggi è tra i più<br />
apprezzati per le lavorazioni industriali».<br />
Quindi, l’affondo: «A<br />
quanto vedo, a fronte degli sforzi<br />
compiuti in oltre un secolo e<br />
mezzo, per i coltivatori non è<br />
cambiato nulla. E’ vergognoso,<br />
è ora di finirla».<br />
Secondo Cunietti la prima<br />
cosa da fare è liberarsi delle<br />
pastoie che derivano da un<br />
mercato in cui gli agricoltori<br />
hanno a che fare con chi opera<br />
in regime di monopolio: occorre<br />
una vera concorrenza per<br />
permettere agli agricoltori di essere<br />
meglio pagati: «Non voglio<br />
fare il nome di questa persona,<br />
perchè da parte mia non<br />
c’è ostilità personale: il problema<br />
è di portata ben più ampia:<br />
nel momento in cui in una intera<br />
provincia esiste un solo nome<br />
a cui vendere i propri alberi,<br />
è chiaro che non siamo di<br />
fronte ad un vero mercato. Occorre<br />
intervenire, perchè in caso<br />
contrario rischiamo che i<br />
pioppicoltori abbandonino i loro<br />
campi, tolgano i loro pioppi,<br />
e lascino il terreno incolto, esattamente<br />
come sta accadendo in<br />
questi ultimi mesi nel settore<br />
del vino, coi grappoli lasciati attaccati<br />
ai rami come topi morti».<br />
Richieste legittime, quelle dei<br />
pioppicoltori che però sembra<br />
difficile che possano essere accolte...<br />
«Invece è proprio questo<br />
che dovrà accadere - riprende<br />
il sindaco - altrimenti non potremo<br />
mai dare respiro ad una<br />
filiera che è tra le più produttive<br />
della nostra zona: si dice<br />
tanto che in Italia l’agricoltura è<br />
in crisi, ma se nemmeno la nostra<br />
industria muove un dito per<br />
rendere la vita più facile all’agricoltura<br />
nazionale, a chi dovremmo<br />
chiedere aiuto? <strong>La</strong> verità<br />
è che finchè si segue la logica<br />
di massimizzare i profitti<br />
senza pensare al futuro non<br />
potremo affrontare scelte di prospettiva».<br />
I pioppicoltori producono<br />
legno di qualità: ora servono<br />
scelte politiche di qualità<br />
per dare vita a un mercato di<br />
qualità.<br />
M.Pr<br />
Educazione sanitaria e primo soccorso<br />
Cassine. Il gruppo dei pionieri della Croce Rossa Italiana di<br />
<strong>Acqui</strong> Terme, e quello dei pionieri di Cassine organizzano un<br />
corso di primo soccorso ed educazione sanitaria. Le lezioni si rivolgono<br />
a tutti i giovani di età compresa tra 14 e 25 anni: chi volesse<br />
partecipare può contattare via telefono le sedi di <strong>Acqui</strong><br />
Terme (0144 320666) o Cassine (0144 714433). <strong>La</strong> richiesta di<br />
informazioni è possibile anche via sms al numero 334 6953914.<br />
Regala la vita... dona il tuo sangue<br />
Cassine. “Regala la vita... dona il tuo sangue” è la campagna<br />
di adesione al Gruppo dei Donatori di Sangue della Croce<br />
Rossa di Cassine (comprende i comuni di Cassine, Castelnuovo<br />
Bormida, Sezzadio, Gamalero) del sottocomitato di <strong>Acqui</strong><br />
Terme. Per informazioni e adesioni al Gruppo potete venire tutti<br />
i sabato pomeriggio dalle ore 17 alle ore 19 presso la nostra<br />
sede di via Alessandria, 59 a Cassine.<br />
Strevi. In paese sorgeranno<br />
presto due nuovi circoli polifunzionali.<br />
Lo ha deciso l’amministrazione<br />
comunale capeggiata<br />
dal sindaco Pietro<br />
Cossa, specificando che le<br />
due nuove strutture saranno<br />
ubicate una nel Borgo Superiore<br />
e l’altra in quello Inferiore.<br />
L’intenzione del Comune è<br />
ovviamente quella di creare<br />
nuovi spazi d’incontro, destinati<br />
ai residenti, ma anche utilizzabili,<br />
all’occorrenza, come<br />
strutture di accoglienza in occasione<br />
di manifestazioni come<br />
sagre, fiere, e feste.<br />
Al momento, a Strevi sono<br />
già in funzione due strutture<br />
dello stesso tipo: nel Borgo<br />
Inferiore è attivo un circolo<br />
gestito dalla Pro Loco, che<br />
però si trova a disporre dei locali<br />
soltanto in affitto, e deve<br />
fare i conti con alcuni problemi<br />
strutturali.<br />
Nel Borgo Superiore, invece,<br />
sorge il circolo “Septebrium”,<br />
che è gestito da privati<br />
e rappresenta una vera e<br />
propria istituzione per il paese,<br />
svolgendo anche la funzione<br />
di punto di riferimento<br />
per gli anziani. I suoi gestori,<br />
però, sembrano sperimentare<br />
negli ultimi tempi crescenti<br />
difficoltà.<br />
«Da diverso tempo – spiega<br />
il Presidente del Consiglio<br />
Comunale Tomaso Perazzi –<br />
avevamo in mente di costruire<br />
due nuove strutture, nelle<br />
quali trasferire i due circoli in<br />
modo da superare i problemi<br />
esistenti, e allo stesso tempo<br />
creare strutture al passo con i<br />
tempi, che possano rivelarsi<br />
utili anche per ospitare eventi<br />
e manifestazioni: ora pensiamo<br />
di mettere in pratica le nostre<br />
intenzioni».<br />
Secondo le intenzioni degli<br />
amministratori, i due nuovi locali<br />
dovrebbero sorgere a poca<br />
distanza da quelli attuali:<br />
nel Borgo Superiore, la sede<br />
prescelta è quella di Piazza<br />
Vittorio Emanuele, dove si<br />
prevede di realizzare, oltre al<br />
circolo, anche una cucina attrezzata<br />
che resterebbe a disposizione<br />
della Pro Loco per<br />
feste e sagre: per questa parte,<br />
il Comune ha già diffuso<br />
anche il progetto. Nel Borgo<br />
Inferiore, invece, la nuova<br />
struttura sarà posizionata<br />
presso il campo da bocce.<br />
Per portare a termine il progetto<br />
occorreranno in tutto<br />
450.000 euro, dei quali<br />
125.000 serviranno per costruire<br />
il circolo del Borgo Superiore;<br />
a questi andranno<br />
aggiunti 48.000 destinati a cucina<br />
aree funzionali; per il<br />
Borgo inferiore, invece,<br />
153.000 euro è il costo previsto<br />
per la costruzione del<br />
nuovo circolo, una cifra alla<br />
quale andranno aggiunti<br />
39.000 euro relativi alla costruzione<br />
di percorsi tematici,<br />
visto che è intenzione dell’amministrazione<br />
puntare sulle<br />
nascenti strutture anche<br />
per favorire la creazione di<br />
percorsi a tema sul territorio,<br />
incrementando così i flussi turistici.<br />
Facendo la somma si<br />
ottengono così 365.000 euro<br />
di spesa, che uniti agli 85.000<br />
stimati per l’IVA e le spese<br />
tecniche portano appunto il<br />
totale a 450.000 euro.<br />
«Per ridurre la spesa –<br />
spiega ancora Perazzi – abbiamo<br />
già presentato una richiesta<br />
di finanziamento alla<br />
Regione Piemonte: se sarà<br />
approvata, mi sento di poter<br />
dire che entrambe le strutture<br />
saranno già pronte entro agosto<br />
2007». E se invece dovesse<br />
andare male? «I lavori si<br />
faranno lo stesso – interviene<br />
il sindaco Cossa – e il Comune,<br />
che per fortuna può contare<br />
su una buona situazione<br />
economica, affronterà direttamente<br />
le spese necessarie, o<br />
tramite l’avanzo di bilancio<br />
oppure tramite l’accensione di<br />
un mutuo, che in fondo sarebbe<br />
solo il secondo negli ultimi<br />
15 anni...».<br />
In questo caso, però, i lavori<br />
seguirebbero altre priorità:<br />
«Diciamo che dovremmo procedere<br />
con maggiore prudenza.<br />
Se il finanziamento non<br />
arriverà, daremo priorità al<br />
Borgo Superiore, visto che la<br />
sistemazione di Piazza Vittorio<br />
Veneto con annessa costruzione<br />
di una struttura-bar<br />
fa parte del nostro programma<br />
elettorale. Questa parte<br />
dei lavori sarà in ogni caso<br />
compiuta entro l’estate, mentre<br />
per il Borgo Inferiore, in<br />
assenza di finanziamento,<br />
non mi sento di formulare<br />
scadenze».<br />
E una volta realizzate le<br />
due nuove strutture, chi le gestirà?<br />
«Il circolo del Borgo Inferiore<br />
resterà sicuramente<br />
nelle mani della Pro Loco – riprende<br />
Perazzi – mentre per il<br />
Borgo Superiore lasceremo la<br />
decisione agli attuali gestori<br />
del “Septebrium”: se vorranno<br />
continuare il loro lavoro nella<br />
nuova struttura saranno liberi<br />
di farlo e tutti ne saremo felici;<br />
se invece per qualche ragione<br />
decideranno di passare la<br />
mano, probabilmente affideremo<br />
anche questo nuovo circolo<br />
alla gestione della Pro<br />
Loco. Ma prima di valutare le<br />
alternative, pensiamo a costruire...»<br />
M.Pr<br />
Castelnuovo Bormida.<br />
Gran folla, il pomeriggio dell’Epifania,<br />
presso la Comunità<br />
Alloggio di Castelnuovo Bormida,<br />
dove grandi e piccini si<br />
sono dati appuntamento, per<br />
far visita agli anziani ospiti<br />
della casa di riposo, ma anche<br />
per assistere ad un grande<br />
spettacolo di magia, che<br />
non ha deluso le aspettative.<br />
Di scena il mago Pietro<br />
Maffeo, classe 1927, ex partigiano<br />
(nel 1987 fu anche insignito<br />
di una medaglia di bronzo<br />
al valor militare), ed ex pugile<br />
a cavallo tra fine anni ’40<br />
e inizio anni ’50 (nel suo palmares<br />
106 incontri e solo 2<br />
sconfitte). Diventato mago a<br />
seguito di un incontro con Ivano<br />
Zanini (il mago Alan), Maffeo<br />
ha al suo attivo una lunga<br />
attività a favore di associazioni<br />
di volontariato quali Unicef<br />
e Anfas. Da diverso tempo<br />
Rocchetta Palafea. Ci scrive<br />
Barbara Gandolfo: «Lunedì<br />
1º gennaio don Luigi Garrone,<br />
parroco di Rocchetta Palafea<br />
per quarant’anni, ha celebrato<br />
la sua Pasqua dopo aver portato<br />
la croce in silenzio con<br />
accettazione cristiana coerente<br />
sino all’ultimo con il suo sacerdozio<br />
riservato, senza protagonismi,<br />
sorretto da una fede<br />
profonda e da un’attenzione<br />
costante verso la sua comunità<br />
di fedeli.<br />
Da poco più di un mese la<br />
malattia e il dolore non gli davano<br />
tregua, ma nonostante<br />
tutto don Luigi volle, al ritorno<br />
dal ricovero ospedaliero, riprendere<br />
a celebrare la messa<br />
domenicale e quella quotidiana<br />
per continuare ad essere<br />
un punto di riferimento in<br />
Cristo in particolare per le<br />
donne anziane del paese che<br />
fino all’ultimo hanno sgranato<br />
rosari sperando in una guarigione<br />
impossibile. Quando le<br />
forze lo abbandonarono prepotentemente,<br />
rimase la sua<br />
voce che dalla sacrestia intonava<br />
l’Agnello di Dio.<br />
È stato un esempio di dignità<br />
e coraggio cristiani accettando<br />
le prove che il Signore<br />
ha messo sul suo cammino<br />
interpretandole come<br />
doni divini.<br />
A salutarlo eravamo parrocchiani<br />
e sacerdoti, in una cerimonia<br />
semplice, celebrata dal<br />
Vescovo, con un ritorno costante<br />
alla preghiera che è<br />
stata il fondamento della sua<br />
vita.<br />
Gli occhi erano lucidi, le voci<br />
rotte mentre abbiamo accompagnato<br />
la bara consapevoli<br />
anche del fatto di essere<br />
rimasti orfani di un sacerdote<br />
quotidianamente presente<br />
quale era don Luigi.<br />
Sul sagrato, ad accompagnarlo,<br />
non c’erano applausi:<br />
non li avrebbe graditi, ma il<br />
sole che gli ha permesso di<br />
ammirare un’ultima volta le<br />
montagne che amava tanto».<br />
Spettacolo di magia alla casa di riposo<br />
A Castelnuovo applausi<br />
per Mago Maffeo<br />
mancava dalle scene, dopo<br />
che il suo cane Iaco, un<br />
cocker inglese che era il suo<br />
partner in palcoscenico, fu investito<br />
e ucciso da un’auto<br />
nel dicembre 2004. Addestrato<br />
un nuovo cane, Maffeo ha<br />
intrattenuto grandi e piccini<br />
per oltre un’ora, con divertenti<br />
numeri di illusionismo: giochi<br />
con le carte, trasmutazione di<br />
oggetti (applauditissima quella<br />
del caffè in coriandoli), e altre<br />
originali magie, per le quali<br />
il mago ha anche coinvolto alcuni<br />
dei bambini presenti nell’inedito<br />
ruolo di assistenti.<br />
A spettacolo terminato, il<br />
mago ha offerto a tutti i bambini<br />
delle caramelle e un palloncino,<br />
mentre a tutti gli spettatori,<br />
grazie alla collaborazione<br />
del personale della Comunità<br />
Alloggio, sono stati offerti<br />
torta e pandoro.<br />
M.Pr