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Acqui e Bistagno ricordano Saracco La prestigiosa Villa Ottolenghi ...

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L’ANCORA<br />

VALLE BELBO 14 GENNAIO 2007 43<br />

Un buon inizio d’anno a Rivarolo<br />

Il Canelli spara botti vincenti<br />

al nuovo anno 2007<br />

Canelli. Il 2007 per i colori<br />

azzurri è certamente iniziato<br />

sotto i migliori auspici. Una<br />

bella vittoria contro una volenterosa<br />

Rivarolese, ha permesso<br />

ai canellesi da dare<br />

un po’ di ossigeno alla classifica.<br />

I padroni di casa per cinque<br />

minuti schiacciavano letteralmente<br />

gli azzurri, nella propria<br />

area, ma la difesa era<br />

pronta a ribattere.<br />

Al 10’ un bel contropiede di<br />

Fuser lanciava Mirone, il quale<br />

fraseggiava con Nuccio,<br />

quest’ ultimo vedeva Spinelli<br />

ben smarcato in area e lo serviva,<br />

ma proprio sul tiro veniva<br />

anticipato da un difensore.<br />

Al 14’ impostava l’azione<br />

Mirone che allargava per Lentini,<br />

cross al centro per Fuser,<br />

che lasciava partire una sciabolata<br />

che terminava alta.<br />

Al 20’ era Nuccio a proporsi<br />

in attacco, passaggio laterale<br />

per Fuser il quale serviva Costanzo<br />

il cui tiro finiva di poco<br />

a lato.<br />

Al 24’ il Canelli passava in<br />

vantaggio. Lentini recuperava<br />

un bel pallone e si portava al<br />

limite dell’area e lasciava partire<br />

un bolide a fil di palo, il<br />

portiere ci arrivava alla deviazione,<br />

ma non tratteneva, Costanzo<br />

riprendeva il pallone e<br />

serviva prontamente Spinelli<br />

che senza difficoltà metteva in<br />

rete.<br />

<strong>La</strong> Rivarolese cercava subito<br />

la reazione ed inanellava<br />

tre calci d’angolo senza però<br />

alcun esito.<br />

Al 34’ i padroni di casa pericolosi<br />

con Moro che serviva<br />

Ferrone che da quattro metri<br />

tirava al volo verso la porta e<br />

Mogni compiva un vero e proprio<br />

miracolo togliendo il pallone<br />

dallo specchio della porta.<br />

Al 41’ punizione dal limite,<br />

per gli spumantieri, per fallo<br />

su Fuser. Batteva Lentini ma il<br />

tiro finiva alto.<br />

Nella ripresa Il Canelli<br />

scendeva in campo con l’intenzione<br />

di controllare la partita<br />

e il vantaggio.<br />

Al 49’ Perrone in contropiede<br />

tirava alto.<br />

Due minuti più tardi rispondeva<br />

Fuser con un calcio di<br />

punizione ancora dal limite e<br />

questa volta l’estremo difensore<br />

riusciva a parare.<br />

Al 55’ punizione per i torinesi<br />

per fallo di Cocito su Moro.<br />

Era ancora Mogni che faceva<br />

sognare i propri tifosi con un<br />

volo all’incrocio per andare a<br />

negare il gol agli avversari.<br />

Al 67’ ancora due corner a<br />

favore dei padroni di casa, ma<br />

la difesa azzurra primeggiava<br />

e districava le azioni pericolose.<br />

Qualche minuto più tardi<br />

ancora un contropiede azzurro<br />

impostato da Fuser che<br />

serviva Mirone, oggi in grande<br />

spolvero, il quale prontamente<br />

tagliava per Spinelli<br />

che a porta vuota metteva il<br />

pallone in alto.<br />

Forse questa è stata l’ultima<br />

fiammata della partita, il<br />

Canelli man mano che passavano<br />

i minuti cercava di addormentare<br />

sempre più il gioco<br />

costruendo una vera e propria<br />

ragnatela difensiva mettendo<br />

al sicuro la preziosa vittoria.<br />

Prossimo turno prima giornata<br />

del girone di ritorno, il<br />

Canelli è chiamato a ribaltare<br />

il secco 6-0 dell’andata contro<br />

il Canavese.<br />

Formazione: Mogni, Barla<br />

Marchisio, Nuccio, Moretti,<br />

Cocito, Mirone (Lovisolo),<br />

Lentini, Spinelli, Fuser, Costanto.<br />

A disposizione: Bellè,<br />

Di Maria, Coltella, Anello, Modica,<br />

Cori.<br />

Alda <strong>Saracco</strong><br />

Gita in Puglia dei donatori Fidas<br />

Canelli. Anche quest’anno<br />

il Gruppo di Canelli in collaborazione<br />

con quello di Cossano<br />

e Santo Stefano Belbo ha<br />

organizzato una gita sociale<br />

per partecipare al raduno di<br />

Bari del 27-28-29-30 aprile e<br />

1º maggio.<br />

Numerose sono già le prenotazioni<br />

giunte alla sede del<br />

Gruppo di via Robino 131.<br />

Questo il programma completo:<br />

venerdì 27: partenza da<br />

Canelli arrivo a San marino<br />

breve visita della fortificazione,<br />

pranzo in ristorante, vino<br />

e acqua comprese e successivo<br />

proseguimento del viaggio<br />

alla volta di Bari - Torre<br />

Canne con arrivo in serata e<br />

sistemazione in hotel 4 stelle,<br />

cena, bevande comprese, e<br />

pernottamento. Sabato 28:<br />

Canelli. Le festività natalizie<br />

sono trascorse tranquille in tutta<br />

la Valle Belbo senza particolari<br />

avvenimenti di cronaca. Il<br />

San Silvestro nella capitale dello<br />

spumante e scivolato via serenamente<br />

“disoccupati” i Vigili<br />

del fuoco Volontari di Canelli<br />

della squadra C che hanno trascorso<br />

l’ultimo dell’anno in caserma<br />

e dove mogli e fidanzate<br />

hanno cucinato un ottimo cenone<br />

da gustare tutti insieme<br />

all’insegna della serenità e allo<br />

scadere della mezzanotte il tradizionale<br />

brindisi con spumante<br />

e panettone. Anche alla Croce<br />

Rossa di Canelli la notte è<br />

stata relativamente tranquilla<br />

senza casi gravi anche se i Volontari<br />

di turno hanno dovuto rispondere<br />

ad una chiamata per<br />

una colica ad un uomo canellesi<br />

poco prima delle 22 e poi due<br />

servizi consecutivi dopo l’una<br />

e verso le 2,30 dell’anno nuovo<br />

alla casa di Riposo <strong>Villa</strong> Cora di<br />

Canelli. Ma nel intervallo, giusto<br />

il tempo per festeggiare l’arrivo<br />

del 2007 con panettone e moscato,<br />

insieme al presidente Mario<br />

Bianco con la moglie Lidia<br />

Bertolino responsabile delle patronesse<br />

e Flavio Robba delegato<br />

regionale CRI. Anche qui è<br />

stato allestito dai Volontari il<br />

menù di capodanno nel salone<br />

adiacente alla centrale operativa.<br />

Nessun ferito per i “botti” che<br />

i canellesi hanno sparato in abbondanza<br />

in strade piazze e vie<br />

della città con veri mini spettacoli<br />

pirotecnici di grande qualità; non<br />

da meno le borgate intorno alla<br />

città che sono diventate vere<br />

colazione a buffet in hotel incontro<br />

con la guida per la vista<br />

di Lecce, Otranto, pranzo<br />

in ristorante, visita della costa<br />

e della punta estrema di Santa<br />

Maria di leuca, rientro in<br />

hotel a Torre Canne cena e<br />

pernottamento. Domenica 29:<br />

colazione a buffet in hotel<br />

quindi destinazione Bari per<br />

partecipare al raduno nazionale<br />

con la sfilata dei Gruppi,<br />

pranzo al ristorante bevande<br />

comprese.<br />

Nel pomeriggio partenza<br />

con la guida per Castel del<br />

Monte visita della città. Partenza<br />

alle 18 alla volta di San<br />

Giovanni Rotondo con arrivo<br />

in serata con sistemazione in<br />

hotel 4 stelle cena, bevande<br />

comprese, e pernottamento.<br />

Lunedì 30: dopo la prima colazione<br />

a buffet vista libera<br />

dei San Giovanni Rotondo e il<br />

Santuario di Padre Pio, pranzo<br />

in ristorante. Nel pomeriggio<br />

visita di Castel Sant’Angelo,<br />

rientro in hotel per cena,<br />

bevande comprese, e pernottamento.<br />

Martedì 1º maggio:<br />

dopo la colazione a buffet<br />

partenza alla volta di San Benedetto<br />

del Tronto per il pranzo<br />

a base di pesci in tipico ristorante<br />

locale, con vino ed<br />

acqua compresi. Nel pomeriggio<br />

partenza per il rientro.<strong>La</strong><br />

gita è aperta a tutti soci, famigliari<br />

e simpatizzanti. Per<br />

informazioni e prenotazioni<br />

(costo euro 450,00 a persona)<br />

telefonare al presidente<br />

Fidas Amilcare Ferro tel. 0141<br />

831349.<br />

Ma.Fe.<br />

Vigili del fuoco inoperosi e tre uscite per la CRI<br />

“postazioni privilegiate” per il lancio<br />

dei multicolori “fuochi”. Come<br />

sempre molto colorati e “speciali”<br />

i botti sparati dai fratelli Balestrieri<br />

sull’argine del Belbo.<br />

L’unico incidente grave per i<br />

botti è accaduto a Castelboglione,<br />

piccolo paese sulla statale<br />

per <strong>Acqui</strong> Terme, dove un<br />

agricoltore di 21 anni Franco<br />

Faudella è stato colpito dalle<br />

schegge di un botto ad un occhio.<br />

Prontamente soccorso è<br />

stato in un primo tempo medicato<br />

al pronto soccorso dell’<br />

ospedale di <strong>Acqui</strong> Terme e successivamente<br />

trasferito all’ ospedale<br />

di Alessandria dove e stato<br />

operato all’occhio. Il giovane<br />

rischia la parziale perdita della<br />

vista.<br />

Un incidente stradale è accaduto<br />

nella giornata del 30 dicembre<br />

sulla provinciale Canelli-Nizza<br />

verso le 13,15 dove<br />

si sono scontrate due auto. Nello<br />

scontro sono state coinvolte<br />

una donna Sara V. di 30 anni di<br />

Calamandrana, Enrico L. di 50<br />

anni sempre di Calamandrana e<br />

una donna di 71 anni di Bosco<br />

Marengo Maria Concetta F.Tutti,<br />

non in gravi condizioni, sono<br />

stati soccorsi dalla Croce Rossa<br />

di Canelli trasportati all’ospedale<br />

di Nizza per le cure del<br />

caso.<br />

Altro incidente frontale dopo<br />

la galleria di Agliano martedì<br />

pomeriggio 2 gennaio. Il conducente<br />

di una delle due vetture<br />

e rimasto ferito in modo non<br />

grave. Sul posto sono intervenuti<br />

i Carabinieri di Canelli e una<br />

squadra dei Vigili del fuoco.<br />

Ma.Fe.<br />

I giovani ci dicono cosa significa la donazione<br />

Una pietra miliare per la cucina astigiana<br />

Canelli. Da due pionieri sedicenni,<br />

Elena e Fabio, consiglieri<br />

dell’Aido (Gian Carlo<br />

Marmo, presidente), abbiamo<br />

ricevuto alcune fotografie ed<br />

una breve storia di una serata<br />

unica ed originale tutta rivolta<br />

alla ricerca di grandi valori e<br />

ricca di futuro.<br />

“È nata in una calda sera<br />

d’inizio estate, l’idea di trovare<br />

il modo per diffondere tra i<br />

giovani il significato vero della<br />

“donazione”. Abbiamo pensato<br />

che la nostra associazione<br />

potesse assumersi questo importante<br />

compito.<br />

Il progetto era partito<br />

Avevamo subito capito che<br />

avevamo iniziato qualcosa di<br />

grande perché la nostra idea<br />

fu subito accolta da tutti con<br />

grande disponibilità.<br />

<strong>La</strong> preside della scuola Media,<br />

prof. Paola Bogetto, e la<br />

direttrice didattica, dott. Paola<br />

Stanga, durante la calura estiva,<br />

hanno imbastito con noi<br />

uno schema di base. Questo<br />

fu un aiuto che, nell’autunno,<br />

fu abbracciato anche dalle vicepresidi<br />

delle scuole superiori<br />

Artom e Pellati. Il resto lo<br />

fece un grande entusiasmo<br />

che raggiunse l’apice nella<br />

serata del 14 dicembre 2006<br />

presso i locali del Gazebo,<br />

gentilmente concessi, di Canelli.<br />

<strong>La</strong> serata vide riuniti parecchi<br />

studenti con un unico scopo:<br />

presentare alla comunità il<br />

loro modo di vedere e vivere<br />

la “donazione”.<br />

Il progetto iniziale era ambizioso,<br />

ma il risultato superò<br />

ampiamente le aspettative.<br />

E’ così venuto fuori un<br />

aspetto di noi giovani, profondo<br />

e, soprattutto, inaspettato.<br />

Lo hanno dimostrato le poesie,<br />

le preghiere, le canzoni, i<br />

disegni, il fumetto e le varie<br />

opere multimediali che, quella<br />

sera, sono state presentate e<br />

commentate al pubblico intervenuto<br />

numeroso. Anche i<br />

bravissimi relatori, che ringraziamo<br />

calorosamente, hanno<br />

elogiato sia gli interventi che i<br />

lavori. interventi ed i lavori.<br />

E come si fa a non parlare<br />

del pubblico che ha fatto di<br />

una semplice serata una<br />

grande serata? Grazie anche<br />

a loro!”<br />

Canelli. Fresco di stampa,<br />

il “Codice della Cucina Autentica<br />

di Asti”, è l’ultimo nato di<br />

Sagittario editore che ha al<br />

suo attivo molteplici e pregiate<br />

opere, tra cui diverse dedicate<br />

ai più rinomati vini astigiani,<br />

oltre che il periodico trimestrale<br />

“Barolo & Co” (direttore<br />

Elio Archimede).<br />

Il volume, poderoso, raccoglie<br />

in più di 400 pagine, settecento<br />

specialità gastronomiche<br />

(di cui 77 varianti) codificate<br />

e preparate nelle cucine<br />

astigiane, quelle sfavillanti da<br />

ristorante e quelle meno roboanti<br />

ma non meno sincere<br />

delle case quotidiane, alternando<br />

le espressioni del territorio<br />

e della tradizione a doverosi<br />

aggiornamenti rispetto<br />

alla vita reale.<br />

A raccogliere organicamente<br />

l’interessante materiale sono<br />

stati, sotto il coordinamento<br />

di Elio Archimede: Gianluigi<br />

Bera scrittore e storico canellese,<br />

Paolo Monticone giornalista<br />

e direttore del Corriere<br />

dell’Astigiano, Lucia Barbarino<br />

direttrice dell’Agenzia di<br />

Formazione Professionale<br />

delle Colline Astigiane di<br />

Agliano Terme (scuola alberghiera),<br />

l’Associazione Albergatori<br />

Ristoratori Astigiani,<br />

Chiara Castino, Piero Fassi,<br />

Pippo Sacco.<br />

Avvincente come un romanzo,<br />

il “Codice” ha il pregio<br />

di una rigorosa trattazione<br />

storica e tecnica, con cui si<br />

propone di spiegare quali siano<br />

i valori di un territorio<br />

(troppe volte considerato, a<br />

torto, marginale rispetto ad altri<br />

che hanno saputo meglio<br />

valorizzare la propria immagine)<br />

e di dare, come <strong>ricordano</strong><br />

i curatori, “codificazione e assetto<br />

enciclopedico a una cucina<br />

etnica che ha storia e<br />

connotati rilevanti, tra i più caratteristici<br />

in Italia”.<br />

<strong>La</strong> provincia di Asti, malgrado<br />

le sue ridotte dimensioni<br />

geografiche, presenta infatti<br />

una mole di proposte ed offerte<br />

gastronomiche assai diversificata<br />

da nord a sud. Un<br />

grande patrimonio di cultura<br />

materiale, uno dei più importanti<br />

non solo del Piemonte<br />

ma di tutta Italia, che non<br />

aveva finora trovato – pur potendo<br />

annoverare tra i suoi “figli”<br />

eccezionali studiosi e<br />

“praticanti” come l’avvocato<br />

Giovanni Goria – un punto di<br />

riferimento editoriale in qualche<br />

modo definitivo.<br />

L’approccio rigoroso alla<br />

materia giustifica appunto, nel<br />

titolo, l’uso del termine ‘codice’.<br />

<strong>La</strong> gastronomia diventa la<br />

chiave di accesso del contesto<br />

storico, sociale e architettonico<br />

con cui decifrare i cambiamenti<br />

del nostro territorio e<br />

del modo di mangiare della<br />

gente di ogni ceto e classe.<br />

All’affascinante ricostruzione<br />

della geografia delle osterie<br />

astesi dal Settecento ad<br />

oggi, si affiancano cenni della<br />

storia recente della ristorazione<br />

e della sua “rivoluzione” a<br />

metà del secolo scorso, e notevoli<br />

contributi di Gianluigi<br />

Bera sulla storia di piatti e<br />

preparazioni, affrontando i capisaldi<br />

della cucina astigiana,<br />

svelandone segreti e sfatandone<br />

falsi miti con un linguaggio<br />

sapido e ricco di suggestioni<br />

(da ricordare il suo apporto<br />

fondamentale e rigoroso<br />

sia all’enogastronomia che<br />

alla storia della manifestazione<br />

Assedio di Canelli).<br />

A fianco di un doveroso approfondimento<br />

sull’enologia,<br />

spicca ancora la rassegna dei<br />

menu d’autore, che restituisce<br />

una sorta di primato alla nostra<br />

ristorazione. Adesso si<br />

tratta di un’abitudine diffusa,<br />

ma, solo all’inizio degli anni<br />

‘60 si riprese, e solo nell’Astigiano,<br />

un’abitudine rara e<br />

molto antica quanto dimenticata:<br />

l’idea di affiancare alla<br />

lista delle vivande l’illustrazione<br />

di un artista di pregio.<br />

Un’altra nota curiosa riguarda<br />

l’approfondimento sull’orticultura<br />

nelle nostre terre<br />

che da sempre ha garantito<br />

un puntello secolare alla cucina<br />

astigiana. Questo approfondimento<br />

curioso (e largamente<br />

inedito) rientra nella<br />

messa a fuoco sulle materie<br />

prime (ben 321) che vengono<br />

citate, qua e là, nei tanti menu<br />

proposti (con numerose e curiose<br />

varianti).<br />

g.a.<br />

5.000 euro<br />

per centro ritrovo<br />

di Cassinasco<br />

Canelli. Nell’ambito del programma<br />

delle politiche sociali<br />

promosso dalla Provincia, la<br />

Giunta ha approvato nei giorni<br />

scorsi un contributo di 5.000 euro<br />

a favore del Centro ritrovo<br />

per anziani e giovani del comune<br />

di Cassinasco.

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