Focus Italia N° 262 - Agosto 2014

Storia
La beffa
di Moby
Dick
Quello sulla balena
bianca è il romanzo per
cui ricordiamo Melville.
Ma quando uscì gli
stroncò la carriera.
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HERMAN MELVILLE.
Ricco, avventuroso scrittore di successo, a 33 anni scrisse Moby
Dick: il romanzo per cui oggi lo ricordiamo ai suoi tempi fu un flop.
Herman Melville aveva tutto ciò che un
giovane autore può sognare. A trent’anni
aveva già girato il mondo e scritto cinque
libri, inclusi due best-seller. Era sposato
con la figlia di un giudice molto in vista
e proprietario di una bella fattoria. Frequentava
i circoli dell’intellighenzia letteraria.
Rilasciava autografi. Poi scrisse Moby Dick , il romanzo
per cui tutti noi oggi lo ricordiamo. E andò in rovina.
Oggi l’opera viene identificata con il “grande romanzo americano”;
un’epopea che D. H. Lawrence definì «fra i libri più strani
e meravigliosi esistenti al mondo». Ma, ai tempi di Melville,
fu un autentico fiasco. I lettori non riuscivano a comprendere
la complessità della narrazione, i critici lo liquidarono definendolo
il vaneggiamento di un folle. Quando Melville cercò
di riabilitare la propria immagine con il romanzo seguente,
intitolato Pierre, le critiche furono brutali e si consolidò la sua
fama di autore farneticante. A soli 33 anni, Melville era finito.
Quando nel 1891, all’età di 72 anni, morì, molti lo credevano già
defunto da qualche decennio. Ci sarebbe voluto mezzo secolo, e
un accademico annoiato, per riportarne in luce l’eredità.
116 | Focus Agosto 2014