Guida sulla Sicurezza Alimentare - CISE
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finanche nei bar o nelle semplici trattorie si sente parlare di Schede di<br />
Registrazione o di Punti Critici e si vedono appesi alle pareti diplomi, ormai<br />
ingialliti, di partecipazione a corsi di formazione. Tuttavia l’impressione è<br />
che la parabola evolutiva del miglioramento e della sicurezza degli alimenti<br />
spinta dal D.Lgs. 155/97 sia ormai in fase discendente. Sembra che tutto<br />
il comparto abbia raggiunto un livello minimale di soddisfazione delle<br />
proprie conoscenze, quasi un “6” politico, con conseguente stagnazione<br />
delle attività per tutti gli attori coinvolti. E’ facile riscontrare i Manuali HACCP<br />
giacere tristemente sugli scaffali o nei raccoglitori degli armadi, incapaci<br />
di nascondere un grigio velo di polvere, chiaro segnale di abbandono e<br />
di oblio conoscitivo. Ma è questa la sorte dei Manuali? È questo ciò che il<br />
legislatore comunitario prima, e nazionale poi, avevano disegnato a metà<br />
degli anni ‘90? Non doveva essere fulgido e arrembante l’avvenire di questo<br />
D.Lgs. che tanto aveva riempito le pagine di giornali, riviste, tavole rotonde<br />
e pubblicazioni di sorta negli anni passati?<br />
Finalmente, quindi, ed in maniera autorevole, il Reg. 178/02 riprende<br />
e rivalorizza l’analisi del rischio (e il metodo HACCP) riproponendola<br />
anche a livello di legislazione alimentare per la tutela della vita e della<br />
salute umana, purchè sia svolta in modo indipendente, obiettivo e<br />
trasparente.<br />
Definizione di Analisi del Rischio:<br />
processo costituito da tre componenti interconnesse: valutazione,<br />
gestione e comunicazione del rischio. Ovvero lo scambio interattivo,<br />
nell'intero arco del processo di analisi del rischio, di informazioni<br />
riguardanti gli elementi di pericolo ed i fattori connessi al rischio e alla<br />
sua percezione. Le figure coinvolte nell’analisi sono i responsabili della<br />
valutazione del rischio, i responsabili della gestione del rischio, i<br />
consumatori, le imprese alimentari e del settore dei mangimi, la comunità<br />
accademica e altri interessati.<br />
la sicurezza alimentare<br />
Tale elemento viene ripreso ed esploso dal Reg. 852/04 ribadendo<br />
quanto già previsto e attuato dal D.Lgs. 155/97; degni di nota i seguenti<br />
elementi:<br />
1. “L’efficace applicazione delle procedure basate sui principi del sistema<br />
HACCP implica la collaborazione e l’impegno pieni dei dipendenti<br />
delle imprese alimentari. A tal fine, sarebbe necessaria una formazione<br />
degli stessi. Il sistema HACCP è uno strumento volto ad aiutare gli<br />
operatori del settore alimentare a conseguire un livello più elevato di<br />
sicurezza alimentare. Tale sistema non dovrebbe essere considerato<br />
come un meccanismo di autoregolamentazione e non dovrebbe<br />
sostituire i controlli ufficiali.” In pratica viene enfatizzato il ruolo<br />
fondamentale dell’operatore e della sua formazione; non si tratta di<br />
una grande innovazione, in quanto da sempre, per la buona riuscita<br />
ed efficacia di un sistema gestionale, compreso HACCP, la chiave di<br />
volta è rappresentata dal coinvolgimento, consapevolezza e formazione<br />
degli addetti.<br />
Foto: Dell'Aquila Fabrizio<br />
Diateca Agricoltura<br />
Regione Emilia-Romagna<br />
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