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Macchetti, Teofilo Title: Curiosità Musicali nelle quali si tratta della ...

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et anco per il contrario; ma tenendo fermi i mede<strong>si</strong>mi interualli tra una corda, e l’ altra, e così<br />

fra tutte <strong>si</strong> uiene a fare la mutazione che <strong>si</strong> è fatta di acut in graue et cetera.<br />

[16 add. in marg.] Portarò prima questo poco di esempio in queste tre lettere<br />

[<strong>Macchetti</strong>, Curio<strong>si</strong>tà, 31r; text: E. D. C.]<br />

il C. più graue sta per la specie naturale del modo Dorio: il D. per quella del Frigio in<br />

distanza di un Tuono, e l’ E. Per l’ altra del lidio, ancor esso più acuto un [-f.31v-] Tuono del<br />

Frigio. Riuoltiamo quelle due estreme lettere E. C. ponendo il C. al disopra, e l’ E. al disotto:<br />

in questa maniere haueremo riuoltate le specie, e i Modi a segno, che il Dorio diuenterà<br />

Lidio, et il Lidio Doiore: il graue diuenterà acuto e l' acuto graue: e le distanze delli due tuoi,<br />

che in due uolte passano tra esse corde, sono le stesse.<br />

[17 add. in marg.] Esempio maggiore hò in Boezio nell’ accennato suo capitolo 20.<br />

come sopra nella Curio<strong>si</strong>tà 2. numero 2. doue hauendo esso posto la Proslambanomenos<br />

nella parte superiore, e la Nete Iperboleon nell’ inferiore; con le distanze delli tuoni, e<br />

semituoni, che ui hà tenuto, e passano tra le corde, ò suoni, è uenuto a uariare tutto il <strong>si</strong>stema,<br />

con hauerlo portato dall’ A. Grauis<strong>si</strong>mo in g. acutis<strong>si</strong>mo, ouero da a a. in G G. senza che di<br />

questa mutazione ne habbia fatta parola. Poiche progredendo<strong>si</strong> dalla Proslambanomenos e<br />

passando fra questi interualli A. B. C. D. ui <strong>si</strong> passa per un tuono, per un semituono, e per un<br />

altro tuono; e in esso ui <strong>si</strong> ha un tuono, un altro tuono, e doppo questo il semituono; e co<strong>si</strong><br />

con tal confu<strong>si</strong>one ò riuolgimento, <strong>si</strong> stà per tutto il <strong>si</strong>stema che sebbene pare, che <strong>si</strong><br />

addattino quelli due tuoni seguenti, e il semituono a queste corde GG G. A. B. C. e non ad A.<br />

B. C. D. nondimeno, perche ciò è contrario anco alla presente sua intenzione, et ad altre<br />

portate in altri suoi esempi, se ne uede chiaro il riuolgimento dall’ un <strong>si</strong>stema; nell’ altro;<br />

perche [-f.32r-] le stesse distanze delli detti tuoni, e semituoni non possono seruire ad<br />

ambidue li <strong>si</strong>stemi, se non nel modo, e maniera riuoltati, come qui dalli due sottoposti esempi<br />

<strong>si</strong> puo apprendere.<br />

Primo esempio nel quale Boezio hà posto la Proslambanomenos con le altre 15. corde<br />

corrispondenti alle nostre lettere A. B. C. D. et c. fra le <strong>quali</strong> per loro natura ui <strong>si</strong> hà d’<br />

interuallo un tuono, un semituono; un altro tuono et cetera come ui <strong>si</strong> uede, e uengno a<br />

riuscire nella detta maniera A. B. C. D. et cetera che non <strong>si</strong> posson hauer in G. se non per il<br />

riuolgimento, come parimente ui <strong>si</strong> uede al disotto g. f. d. e. et cetera.<br />

[<strong>Macchetti</strong>, Curio<strong>si</strong>tà, 32r,1; text: A. B. C. D. E. F. G. a. [sqb]. c. d. e. f. g. a a. G G. tuono,<br />

semituono]<br />

Esempio secondo, nel quale Boezio hà posto gl’ interualli tra l’ una corda, e l’ altra<br />

alle stesse Proslambanomenos et cetera cioè A. B. C. D. et cetera; di un tuono un altro tuono,<br />

un semituono et cetera come parimente questi ui <strong>si</strong> ueggono qui sotto esposti; ma che<br />

uengono a darci quelle corde riuoltate in a a. g. f. et cetera che al loro dritto sarebbono in G<br />

G. A, B. C. et cetera<br />

[<strong>Macchetti</strong>, Curio<strong>si</strong>tà, 32r, 2; text: a a. g. f. e. d. c. [sqb]. a. G. F. E. D. C. B. A, G G. tuono,<br />

semituono]<br />

[-f.32v-] Così può essere accaduto nella figura posta da Tolomeo, quale sopra al

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