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Macchetti, Teofilo Title: Curiosità Musicali nelle quali si tratta della ...

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di esso.<br />

[11 add. in marg.] Il Zarlino ne i supplementi capitolo 17. dice, che il cantare in [-<br />

f.50r-] consonanza ha hauuto principio anco inanzi di Guido: e ciò per le di lui parole<br />

Dijaphonia uocum dixtenti sonat, quam nos Organum uocamus, e dice, che questo era l’ uso<br />

primiero: poiche Guido dimostra il suo con le altre parole, che seguono; superior Diaphoniae<br />

Modus durus est, noster uero mollis. Anzi di più Guido a quel molle soggiunge così: ad quem<br />

semitonium, et Dijapente non admittimus. Tonum uerò, et dictonum, et semiditonum com<br />

Dija tessaron recipimus. Sed semidictonum in his infirmatum; Dijatessaron uerò optimum<br />

principatum. His itaque quatuor concordijs Dijaphonia cantum subsequitur. E questo è quello,<br />

che haueuo lasciato per ripigliare. E uogliono dire le parole di Guido, che Diafonia suona lo<br />

stesso che distincione di uoci, che lo chiama Organo, et cetera. Che il Modo <strong>della</strong> superiore<br />

Diafonia, cioè di quella d’ inanzi è duro, il suo più delicato. Al quale non ammette il<br />

semitono con la quinta, bensì riceue il Tuono, il Ditono, e il semiditono con la Quarta. Ma il<br />

semiditono nel graue la Quarta nell [[graue]] acuto. Che da queste quattro concordie la<br />

Diafonìa <strong>si</strong>a dietro al canto.<br />

[12 add. in marg.] Restai sospeso a concepire il senso a tali parole di Guido, perche la<br />

Diafonìa, ch’ è la sua prima parola, sta, e <strong>si</strong> hà in due uoci, ò suoni, <strong>quali</strong> non so come <strong>si</strong><br />

possano dire Organo, Strumento Mu<strong>si</strong>co, che habbiamo, ò quale prima <strong>si</strong> hauesse: ma dall’<br />

altre parole, che u’ ha aggiunto, mi piego dunque a creder, che intenda dell’ Organo<br />

strumento. Per il modo <strong>della</strong> [-f.50v-] superiore Diafonìa, ch’ era duro, et il suo delicato<br />

hauemo appreso, che quel primiero, anzi potesse esser dissonante, come constituito il<br />

Sistema nelli Tetracordi delli due tuoni sesquiottauo, de del Limma: e che il suo fosse più<br />

delicato, ò dolce, come constituito con l’ ordine di Didimo, opure con quello di Tolomeo, che<br />

l’ haueano reso in un tuono sesquiottauo un’ sesquinono, e in un semituono, che lo diciamo<br />

maggiore. In questo suo modo più delicato, non ammette il semituono con la quinta. Il<br />

semtuono con la quinta appunto in una Diafonìa, cioè canto di due sole Voci, o due sole<br />

Corde da una sesta minore, e questa <strong>si</strong> dourebbe ammettere; ma perche non l’ ammette, mi<br />

pare segno che pigli questi suoni in tre, perche all’ hora una quinta acuta sopra d’ un suono<br />

graue, e un semituono sopra da detta quinta al certo è dissonante, ed anco posta nel contrario.<br />

Per la parola Ditono dubitauo <strong>si</strong> intendesse il uero Ditono antico, che constaua di due tuoni<br />

sesuiottaui: ma perche ammette anco il semiditono; ueggo, che per questo ha inteso la nostra<br />

terza minore, e per quello adunque la maggiore. Ammettendo dunque il tuono con la quarta<br />

in questa maniera, habbiamo la quinta consonante, pigliandola in due sole Voci, ò Suoni, me<br />

se in tre, sarà ancor questa dissonante. Il Ditono, cioè nostra terza maggiore posta as<strong>si</strong>eme<br />

con la quarta, caderà in questi numeri 5. 4. 3. sarà la sesta maggiore; e la quarta in questa<br />

maniera sarà sopra [-f.51r-] a detta terza nell’ acuto, e in queste Corde C. E. a. il Semiditono<br />

con la quarta sarà la sesta minore, e caderà in questi numeri naturali 8. 6. 4. e la porrò in<br />

queste corde B. E. G. et il semiditono sarà sopra la quarta. Ma perche Guido lo uole<br />

infirmatum cioè l’ intendo posto nel graue sotto alla quarta, conuerrà riuoltare li numeri 8. 6.<br />

5. e uerranno 48. 40. 30. e ridotti alli minori per metà saranno 24. 20. 15. e così il semiditono<br />

uerrà nel graue, e la quarta nell’ acuto, e la detta sesta caderà in queste corde B. D. G. non B<br />

E G.<br />

[13. add. in marg.] Questo è quello, che ho osseruato, e mi sono igurato dal detto di<br />

Guido: Che s’ egli ha inuentato strumenti da più Corde, Clauicembali, et altri, lo credo, ma<br />

non l’ ho osseruato. Se da questo s’ habbia a dedurre, che <strong>si</strong>a anco stato inuentore degl’<br />

Organi hodierni da mantici, non da acqua, mi rimetto a i più sapienti:comprendendo pure

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