Impatto Magazine: Dubbi su Spotify // N. #8 // 25 novembre 2014
www.impattomagazine.it // info@impattomagazine.it // Impatto Magazine: Dubbi su Spotify. Questa settimana in primo piano: La società moderna e la psicoeconomia spiegate con i Peanuts. Follow Us on Facebook: https://www.facebook.com/impattomagazine
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La divina<br />
provvidenza<br />
provoca<br />
catastrofi<br />
affinché i<br />
contemporanei<br />
più intelligenti<br />
scrivano<br />
stupidaggini.<br />
“<br />
Nicolás Dávila<br />
circostante, ma a quanto pare<br />
i fatti di questi ultimi tempi<br />
dimostrano come la lezione non<br />
sia stata compresa fino in fondo.<br />
Diverse città del Nord Italia messe<br />
in ginocchio dal maltempo, da<br />
torrenti che esondano e riempiono<br />
di acqua e fango le strade,<br />
mietendo a volte delle vittime.<br />
Non si può più invocare la disgrazia<br />
se fiumiciattoli che a stento<br />
compaiono <strong>su</strong>lle cartine creano<br />
questi danni: l’urbanizzazione<br />
selvaggia, l’avanzamento della<br />
città e dell’asfalto a scapito del<br />
Giovani genovesi<br />
De Andrè cantava<br />
Dolcenera con i<br />
<strong>su</strong>oi spilli fittpi<br />
di acqua che<br />
penetravano<br />
tra i tetti, nelle<br />
case, <strong>su</strong>lla carne<br />
della gente e<br />
spingevano<br />
ad alzarsi, a<br />
muoversi per<br />
un sostegno<br />
reciproco colmo<br />
di umanità. Tutte<br />
le foto sono di<br />
Marco Bertorello/<br />
AFP/Getty<br />
Images.<br />
terreno e delle campagne<br />
ha reso tutto più<br />
vulnerabile, più difficile<br />
il drenaggio delle acque<br />
dei torrenti che spesso<br />
vengono convogliate<br />
nelle fognature, senza<br />
però che questo sia<br />
<strong>su</strong>fficiente quando le<br />
piogge sono più copiose.<br />
L’alluvione di Genova e<br />
i danni <strong>su</strong>biti da Milano<br />
non sono purtroppo una<br />
novità in Italia, che da<br />
tempo si trova a dover<br />
fronteggiare emergenze<br />
di questo tipo, senza<br />
che vengano però prese<br />
mi<strong>su</strong>re strutturali o che<br />
ci sia un vero e proprio<br />
cambio di mentalità.<br />
Infatti, non solo non<br />
vengono attuate le<br />
mi<strong>su</strong>re necessarie per<br />
una vera e propria messa<br />
in sicurezza (espressione<br />
con cui ci si riempie la<br />
bocca, magari senza<br />
sapere cosa realmente<br />
sia) che comporterebbe<br />
un rafforzamento degli<br />
argini con un’adeguata<br />
manutenzione, ma si<br />
continua a costruire<br />
e a togliere lo spazio<br />
naturale ai corsi d’acqua<br />
senza badare all’impatto<br />
che ciò potrebbe avere.<br />
Il clima cambia, e noi?<br />
Una volta era Marzo il<br />
mese che nella cultura<br />
15<br />
Angeli del fango<br />
Tra calcinacci, abiti luridi e pelle sporca,<br />
corpi bagnati, la solidarietà riscalda<br />
dove la spietatezza dell’acqua ha colpito<br />
lasciando il gelo. Dove l’indifferente<br />
incompetenza delle istituzioni si è<br />
fermata solo a guardare.
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