Impatto Magazine: Dubbi su Spotify // N. #8 // 25 novembre 2014
www.impattomagazine.it // info@impattomagazine.it // Impatto Magazine: Dubbi su Spotify. Questa settimana in primo piano: La società moderna e la psicoeconomia spiegate con i Peanuts. Follow Us on Facebook: https://www.facebook.com/impattomagazine
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Non c’era forma, non<br />
c’era creatura che non<br />
riuscisse a riprodurre in<br />
dolcezza. Era rimasto<br />
solo da quando Kinokia fu<br />
distrutta molti secoli<br />
addietro da Dostoluk.<br />
Victor Bewyasm riempiva<br />
il <strong>su</strong>o cuore preparando<br />
torte e biscotti per i<br />
turisti che passavano<br />
dalle <strong>su</strong>e parti. Era<br />
definito un mago<br />
pasticciere e farciva i <strong>su</strong>oi<br />
dolci con della polvere<br />
magica tale da generare<br />
amore in tutti coloro che<br />
li assaggiavano. Non<br />
c’era mai stato giorno<br />
durante il quale non<br />
aveva in mente il ricordo<br />
degli abitanti di Kinokia<br />
che combattevano, fianco<br />
a fianco a lui, con i<br />
matterelli magici contro<br />
l’esercito di Dostoluck.<br />
Viveva con l’obiettivo di<br />
rivendicare il regno di<br />
Fuoco - attorno si cantano e si<br />
ballano storie tutti insieme.<br />
Kinokia distrutto e la<br />
memoria della principessa<br />
Peruaci. Kinokia era<br />
scomparsa per sempre e<br />
Victor Bewyasm era<br />
condannato a vivere la <strong>su</strong>a<br />
vita in solitudine per tutti i<br />
secoli dei secoli. Di Kinokia<br />
era rimasto solo il nome e<br />
molti anni dopo era sorto il<br />
villaggio di montagna dove<br />
viveva dove il clima era<br />
sempre incerto e i prati<br />
erano candidi. Ogni tanto<br />
conversava con qualche<br />
turista o vacanziero che si<br />
trovava nei paraggi.<br />
Sorrideva ai bambini che gli<br />
saltavano al collo come se<br />
fosse il loro nonno. Aveva<br />
guanciotte rosse e una<br />
coppola a scacchi in testa.<br />
Dei jeans blu scuro, un<br />
maglione a collo alto giallo e<br />
delle bretelle. Era grazie ai<br />
contatti con la gente che<br />
passava le vacanze dalle <strong>su</strong>e<br />
parti che si informava<br />
costantemente <strong>su</strong>gli<br />
avvenimenti del mondo. Un<br />
bel giorno, ispirato dai tanti<br />
programmi di cucina e cake<br />
design, decise di dare un<br />
senso alla <strong>su</strong>a vita, creare<br />
una pasta diversa, provare a<br />
riprodurre l’antica formula<br />
dei dolci di Kinokoia.<br />
Realizzare la ricetta con il<br />
segreto dei segreti per<br />
riportare Kinokia a nuova<br />
vita. Mancava un piano<br />
specifico. Il vecchio Victor<br />
Bewyasm era in attesa di un<br />
lampo di genio. Un<br />
pomeriggio, mentre vedeva<br />
il sole tramontare, si accorse<br />
di due persone. Un padre ed<br />
un figlio che si abbracciavano,<br />
conversavano e ridevano tra<br />
loro amorevolmente. Il<br />
senso di solitudine provato<br />
in quel momento fu la molla<br />
che gli fornì l’idea giusta:<br />
realizzare un uomo di pasta<br />
frolla con dentro al cuore il<br />
segreto dei segreti. Avrebbe<br />
creato l’uomo prescelto per<br />
far risorgere Kinokia a nuova<br />
vita in nome dell’amore.<br />
Chiuse a chiave la porta del<br />
cottage, serrò le finestre,<br />
spense la luce, accese la<br />
fiaccola, aprì una botola e<br />
lentamente con le ginocchia<br />
scricchiolanti e il busto<br />
ancora bene eretto, scese le<br />
scale che lo portavano nel<br />
<strong>su</strong>o vero laboratorio. Alle<br />
persone che gli facevano<br />
visita, aveva sempre solo<br />
mostrato un classico<br />
laboratorio colorato pieno<br />
di dolciumi e leccornie. In<br />
realtà il laboratorio vero era<br />
sotto il cottage, in una<br />
cantina. Arrivò all’ultimo<br />
scalino.<br />
Accese<br />
l’interruttore. Aprì una<br />
credenza e prese gli<br />
ingredienti. Uova, latte,<br />
burro, farina ma non il<br />
lievito. Vicino la credenza<br />
mosse una levetta che ruotò<br />
la parete e si aprì quasi in<br />
un’altra dimensione. Le<br />
pareti erano giallo canarino,<br />
al centro una grande tavola<br />
con ingredienti di ogni tipo.<br />
C’erano il barattolo con la<br />
sigla “amore”, il vasetto<br />
con la sigla “allegria” e il<br />
vasetto con la scritta<br />
“desideri”. Fu quest’ultimo<br />
che prese. Appoggiò uno ad<br />
uno gli ingredienti <strong>su</strong>l<br />
tavolo bene illuminato e<br />
Col cappuccio<br />
l’essere che arriva.<br />
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