Impatto Magazine: Dubbi su Spotify // N. #8 // 25 novembre 2014
www.impattomagazine.it // info@impattomagazine.it // Impatto Magazine: Dubbi su Spotify. Questa settimana in primo piano: La società moderna e la psicoeconomia spiegate con i Peanuts. Follow Us on Facebook: https://www.facebook.com/impattomagazine
www.impattomagazine.it // info@impattomagazine.it // Impatto Magazine: Dubbi su Spotify. Questa settimana in primo piano: La società moderna e la psicoeconomia spiegate con i Peanuts. Follow Us on Facebook: https://www.facebook.com/impattomagazine
You also want an ePaper? Increase the reach of your titles
YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.
Carnefice - Jack lo<br />
Squartatore e la vittima.<br />
come un pesce morto.<br />
Glielo misi sotto la testa,<br />
a mo’ di cuscino. Ripetei<br />
l’operazione con l’altro, per<br />
poi abbandonarlo con mala<br />
grazia in fondo al letto.<br />
Poco, ancora poco.<br />
Mentre decidevo come<br />
procedere, che altro togliere,<br />
mi gingillai col coltello,<br />
aprendole degli squarci fra le<br />
costole, grandi abbastanza<br />
da vederci attraverso. Poi le<br />
incisi l’addome, aprendole<br />
le carni come i petali di<br />
un fiore. Affondai le mani<br />
nelle <strong>su</strong>e viscere. L’odore<br />
del sangue che iniziava<br />
già ad irrancidire e del<br />
contenuto delle <strong>su</strong>e budella<br />
era nauseante, e il tatto non<br />
era da meno: viscide, molli,<br />
morte.<br />
E qualcosa di me smetteva<br />
di essere flaccido, di nuovo<br />
reclamava il corpo morto<br />
di Zenzero. Lo accontentai,<br />
ma non come prima,<br />
affondando nello squarcio<br />
che le avevo fatto nella gola.<br />
Sfogata di nuovo la lus<strong>su</strong>ria,<br />
tornai al mio lavoro. Con<br />
perizia asportai le viscere<br />
e gli organi femminili,<br />
disseminandoli <strong>su</strong>l letto e<br />
per la stanza. Proseguii con<br />
lo stesso lavoro di incisione<br />
e asportazione anche per<br />
le cosce, quelle stesse<br />
cosce che si erano aperte<br />
per un’infinità di uomini<br />
– anche per me – e che ora<br />
nes<strong>su</strong>no avrebbe più avuto<br />
allacciate intorno ai fianchi.<br />
Quando mi ritenni<br />
soddisfatto, feci un passo<br />
indietro, quasi scivolando<br />
nella pozza di sangue che<br />
si allargava <strong>su</strong>l pavimento.<br />
Raccolsi le vesti di Zenzero<br />
e le usai per ripulirmi alla<br />
buona, prima di gettarle<br />
nel camino acceso, insieme<br />
alla mia camicia, ormai<br />
irrimediabilmente rovinata.<br />
Con un ultimo sguardo di<br />
desiderio e astio al cadavere,<br />
indossai il soprabito e lasciai<br />
la squallida stanzetta di<br />
Mary Jane, portando via –<br />
letteralmente – il <strong>su</strong>o cuore,<br />
come lei aveva fatto col mio.<br />
Mi allontanai rapido per<br />
vicoli e viottoli dove nes<strong>su</strong>no<br />
mi avrebbe notato. Ora,<br />
potevo riposarmi. Ora, Jack<br />
poteva ritirarsi dalle scene.<br />
Fumo di Londra - La nebbia<br />
nelle strade della capitale inglese.<br />
54