Impatto Magazine: Dubbi su Spotify // N. #8 // 25 novembre 2014
www.impattomagazine.it // info@impattomagazine.it // Impatto Magazine: Dubbi su Spotify. Questa settimana in primo piano: La società moderna e la psicoeconomia spiegate con i Peanuts. Follow Us on Facebook: https://www.facebook.com/impattomagazine
www.impattomagazine.it // info@impattomagazine.it // Impatto Magazine: Dubbi su Spotify. Questa settimana in primo piano: La società moderna e la psicoeconomia spiegate con i Peanuts. Follow Us on Facebook: https://www.facebook.com/impattomagazine
Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
Feuilleton!<br />
N.8 | <strong>25</strong> Novembre <strong>2014</strong><br />
Il vecchio cioccolatiere<br />
viveva in un cottage.<br />
ricco di mestoli, formine,<br />
mattarelli, scodelle. Di fronte<br />
una grande cucina di mattoni<br />
con un forno enorme. Victor<br />
Bewyasm scelse il recipiente<br />
più adatto e cominciò a<br />
versare gli ingredienti uno<br />
lasciando in sospeso il vasetto<br />
con la scritta “ desideri”. Per<br />
l’impasto si servì delle <strong>su</strong>e<br />
os<strong>su</strong>te mani. Lavorò con<br />
molta energia fino a quando<br />
non venne fuori una bella<br />
palla di pasta frolla. La<br />
cosparse di farina e con<br />
l’ausilio di un coltello rosso<br />
iniziò a tagliarne alcuni pezzi.<br />
Il primo pezzo e il secondo<br />
pezzo li allungò facendone<br />
venire fuori delle gambe. Il<br />
terzo pezzo lo stese con il<br />
mattarello. Era la parte<br />
centrale del corpo. Passò poi<br />
al quarto e al quinto pezzo che<br />
allungò per formare braccia e<br />
mani. Con tanta minuzia<br />
prese una forchetta e ricavò<br />
dalla pasta cinque dita.<br />
L’ultimo pezzo era la testa.<br />
Quell’enorme biscotto aveva<br />
davvero le sembianze di un<br />
uomo di pasta frolla. Si<br />
allungò verso una credenza<br />
rosa pesca e prese vari tipi di<br />
colorante. Spennellò una ad<br />
una le singole parti del corpo.<br />
Con degli avanzi di pasta creò<br />
dei bottoni verdi, lilla e gialli.<br />
Guardò quel corpo di pasta<br />
frolla con tanta emozione e<br />
timore. Prese poi il barattolo<br />
con la scritta “desideri” e<br />
pronunciò le parole: «Vai o<br />
mio desiderio, parti e torna da<br />
me con ciò che sta in fondo al<br />
cuore mio: Kinokia». Si<br />
avvicinò al forno sempre<br />
pronto a cuocere qualsiasi<br />
cosa e ripose il vassoio con<br />
l’impasto di pasta frolla. Lo<br />
chiuse e girò la manopola<br />
della temperatura di colore<br />
turchese. Poi girò il <strong>su</strong>o antico<br />
timer a forma di biscotto e lo<br />
programmò per venti minuti<br />
circa. Venti minuti<br />
cominciavano a sembrare<br />
un’eternità. Chissà cosa ne<br />
sarebbe venuto fuori. Sarebbe<br />
stato deforme il <strong>su</strong>o uomo di<br />
pasta frolla? Sarebbe stato in<br />
grado di far risorgere Kinokia?<br />
Si sarebbe spezzato al minimo<br />
movimento? Victor Bewyasm<br />
impaziente andò <strong>su</strong> e giù per il<br />
passaggio segreto del<br />
laboratorio molte molte volte.<br />
Con il <strong>su</strong>o orecchio arrossato<br />
cercava di capire se c’erano<br />
persone fuori. Sentiva voci di<br />
bambini entusiasti di aver<br />
utilizzato gli scii per la prima<br />
volta. Guardava quel timer<br />
girare e mentre girava<br />
ripercorreva con la mente<br />
tutti i momenti della <strong>su</strong>a vita.<br />
Insieme al ticchettio giravano<br />
le immagini delle quattro<br />
stagioni. In ogni stagione<br />
c’era lui con un <strong>su</strong>o momento<br />
speciale. C’era lui con la <strong>su</strong>a<br />
dolce solitudine a chiedersi<br />
perché la principessa Peruaci<br />
fosse stata brutalmente fatta<br />
fuori. C’era lui nell’ultimo<br />
minuto di timer ad<br />
immaginarsi il <strong>su</strong>o uomo di<br />
pasta frolla. Il timer <strong>su</strong>onò.<br />
Venti minuti erano trascorsi.<br />
Aprì il forno. Tirò fuori un<br />
uomo biscottato. Purtroppo<br />
non aveva l’aspetto che<br />
sperava. Così, deluso, lo<br />
ripose <strong>su</strong>l tavolo e lo coprì con<br />
della carta forno. Al massimo<br />
l’avrebbe servito ai bimbi che<br />
passavano dalle <strong>su</strong>e parti a<br />
sciare. Fece per spegnere la<br />
luce del laboratorio quando<br />
sentì qualcosa muoversi. Si<br />
voltò. C’era un ragazzo seduto<br />
in mezzo al tavolo. Era un<br />
fanciullo incantevole con<br />
sembianze umane. Fatto di<br />
carne ed ossa. L’aspetto era<br />
bellissimo e aveva degli occhi<br />
dolcissimi. Felice e pimpante<br />
di gioia Victor Bewyasm si<br />
presentò al giovane uomo<br />
nato dalla pasta frolla e gli<br />
diede un nome: Pesoj.<br />
Conquistando il tempo che<br />
63