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Rapporto annuale 2006 - Compagnia di San Paolo

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Teatro <strong>di</strong> Corte del Palazzo Reale <strong>di</strong> Napoli dove decorazioni, arre<strong>di</strong>, apparati scenografici e macchine<br />

teatrali saranno oggetto <strong>di</strong> cure orientate verso la migliore fruizione del luogo; impegno che,<br />

entro il 2008, consentirà, da un lato, <strong>di</strong> ampliare l’itinerario <strong>di</strong> visita della Residenza borbonica,<br />

dall’altro, <strong>di</strong> potenziare il sistema teatrale napoletano con uno spazio <strong>di</strong> eccezionale importanza<br />

storica e simbolica, cornice ideale <strong>di</strong> gran<strong>di</strong> manifestazioni volte soprattutto alla <strong>di</strong>ffusione del<br />

patrimonio musicale del settecento napoletano ed europeo.<br />

Patrimonio artistico e monumentale religioso<br />

L’impegno per la conservazione del patrimonio monumentale religioso dei centri storici <strong>di</strong> Torino<br />

e Genova ha visto, nel corso del <strong>2006</strong>, il proseguimento degli importanti cantieri avviati negli anni<br />

precedenti. Notevoli sono state invece le iniziative sostenute dalla <strong>Compagnia</strong> a favore del patri-<br />

Francesco Maria Clemente: Deposizione <strong>di</strong> Cristo e <strong>San</strong>ti – Chiesa <strong>di</strong> <strong>San</strong> Lorenzo Martire, Collegno<br />

Collegno, l’opera scultorea <strong>di</strong> Francesco Maria Clemente a <strong>San</strong> Lorenzo Martire<br />

34<br />

Il <strong>2006</strong> ha visto la pubblicazione dei risultati della prima e<strong>di</strong>zione<br />

del bando “Tesori Sacri”, destinato al restauro dei beni<br />

mobili religiosi e che rappresenta il nuovo strumento con<br />

cui la <strong>Compagnia</strong> intende promuovere azioni volte al recupero<br />

<strong>di</strong> eccellenze artistiche del territorio piemontese e ligure.<br />

Tra i vincitori del bando è stato selezionato un progetto <strong>di</strong><br />

straor<strong>di</strong>nario interesse che concerne il restauro dell’opera<br />

scultorea del Clemente, realizzata per la chiesa <strong>di</strong> <strong>San</strong><br />

Lorenzo Martire negli anni ’80 del ’700. Il Clemente è uno<br />

dei maggiori protagonisti della scultura piemontese del<br />

XVIII secolo; collaborò a molti cantieri in Torino e nella provincia,<br />

e la sua opera fu affiancata a quella <strong>di</strong> altri artisti illustri.<br />

A Collegno il parroco Casimiro Rejnal<strong>di</strong>, legato da<br />

parentela al Clemente, gli commissionò un gruppo <strong>di</strong> opere<br />

che costituiscono un unico e importantissimo ciclo decorativo<br />

scultoreo che assume le forme <strong>di</strong> un teatro barocco<br />

sacro. Il Clemente utilizza per le proprie sculture il legno<br />

tenero e la cartapesta con laccature a monocromo, sì da ottenere<br />

l’effetto <strong>di</strong> porcellane. Le opere <strong>di</strong> Clemente rappresentano<br />

i <strong>San</strong>ti Martiri della Legione Tebea, i <strong>San</strong>ti della<br />

Controriforma e i <strong>San</strong>ti Casimiro e Giuseppe oltre ai gruppi<br />

statuari del Battesimo <strong>di</strong> Gesù e della Deposizione <strong>di</strong> Cristo.<br />

L’intervento <strong>di</strong> restauro oltre a riscoprire un capolavoro della<br />

scultura piemontese potrà consentire <strong>di</strong> avviare nuove iniziative<br />

<strong>di</strong> ricerca e stu<strong>di</strong>o legate alla figura del Clemente.<br />

Infatti l’obiettivo principale <strong>di</strong> questa iniziativa, oltre al recupero<br />

estetico delle opere al fine <strong>di</strong> valorizzare l’e<strong>di</strong>ficio, è<br />

quello <strong>di</strong> creare un Centro <strong>di</strong> Documentazione sull’opera<br />

dell’artista partendo dal nucleo consistente che si trova nella<br />

chiesa parrocchiale. Questo progetto aderisce a quanto<br />

auspica la <strong>Compagnia</strong> attraverso i ban<strong>di</strong>, ovvero l’affiancare<br />

all’azione <strong>di</strong> recupero e salvaguar<strong>di</strong>a del patrimonio artistico<br />

anche un costante impegno per la loro valorizzazione e per<br />

l’avanzamento della ricerca artistica.

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