Rapporto annuale 2006 - Compagnia di San Paolo

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Sintesi dell’Attività degli Enti Strumentali Fondazione per la Scuola come alcune metodologie didattiche, e in particolare il cooperative learning, possano contribuire a promuovere negli studenti competenze socio-affettive utili a fronteggiare situazioni problematiche, costituendosi come fattori produttivi per la crescita. È giunto anche al termine il coinvolgimento della Fondazione per la Scuola nel Progetto Qualità, che nel 2006 è proseguito con corsi di formazione in tema di autovalutazione, miglioramento del servizio scolastico e preparazione alla certificazione. È continuata invece la collaborazione con il CSI-Piemonte nello sviluppo del Corso on-line sulla storia dell’industria del Nord-ovest dal 1850 ai giorni nostri, destinatario di un’erogazione della Compagnia di San Paolo. È stato inoltre sviluppato un programma articolato di interventi formativi rivolti a docenti e dirigenti scolastici per approfondire lo stato di attuazione dell’autonomia, offrire elementi di conoscenza su strumenti utili per la progettazione, organizzazione e valutazione dell’offerta formativa e del servizio scolastico, affinare la capacità delle scuole di recepire buone pratiche, confrontarle e adattarle al proprio contesto. La Fondazione ha anche preso parte alla decima edizione della ESHA Conference, organizzata dalla ANP, proponendo un workshop sulla figura del dirigente scolastico quale leader educativo. Nel 2006 è stata inoltre condotta la XLVII edizione delle Borse di studio Educatorio Duchessa Isabella ed è proseguito l’impegno di Provaci ancora, Sam, intervento di contrasto alla dispersione scolastica. È stata infine sviluppata una significativa produzione editoriale attraverso l’inserimento di due nuovi volumi nella collana I Quaderni e la pubblicazione di Disuguaglianze digitali nella scuola, testo che raccoglie le risultanze della ricerca sugli usi didattici di Internet e i primi risultati della sperimentazione di una rete telematica regionale nelle scuole del Piemonte. 65 Una conferenza della Fondazione per la Scuola
Ufficio Pio Attività dell’esercizio Dal 1595 l’Ufficio Pio della Compagnia di San Paolo svolge una funzione assistenziale rivolta alle categorie sociali deboli, incentrando gli interventi a favore di persone e nuclei familiari in difficoltà, con riferimento all’area metropolitana torinese. Durante l’anno si è proseguito nel potenziamento delle attività progettuali, attraverso il consolidamento di azioni e percorsi finalizzati al superamento dell’assistenzialismo e all’integrazione sociale. Linee guida L’Ufficio Pio ha operato secondo quattro obiettivi di metodo, trasversali ad ogni sua azione: - potenziare la struttura operativa e organizzativa, al fine di offrire risposte più efficaci alle domande della popolazione in situazioni di povertà, presente nell’area torinese; - investire sulla formazione, per qualificare l’attività dell’azione dei Delegati e dello staff attraverso l’organizzazione di momenti di formazione strutturati a partire dall’elaborazione delle esperienze e da una ricognizione delle modalità di “relazione di aiuto” adottate; - valorizzare gli elementi conoscitivi che derivano dall’attività dell’Ufficio, per sviluppare la capacità di leggere e interpretare i fenomeni della povertà, con una valorizzazione sistemica dei dati raccolti e del sapere informale di cui sono portatori i Delegati; - approfondire lo studio delle povertà, per accrescere la capacità di interpretare il fenomeno del disagio economico e sociale, individuando efficaci azioni di contrasto. 66 Percorsi di abilità sociale Si tratta di azioni finalizzate all’inserimento sociale e culturale di persone adulte, cercando di promuoverne l’autonomia e di evitare percorsi di confluenza dei “nuovi poveri” nell’area dell’assistenzialismo. In particolare sono stati avviati 62 Tirocini, di cui 24 a favore di cittadini stranieri. Il 46% dei percorsi è terminato con un esito positivo mentre il 25% è ancora in fase di ultimazione. È stata inoltre fortemente potenziata l’esperienza dei corsi di formazione e di abilità sociale finalizzati all’educazione al lavoro e all’inserimento occupazionale: complessivamente sono stati resi possibili oltre 150 percorsi formativi. Tra gli altri, sono stati avviati corsi di catering, di pulizie e sanificazione ambientale, per panettiere e pizzaiolo, di collaborazione domestica con una crescente partecipazione di donne straniere e di minori a rischio. Il Progetto Logos, rivolto a detenuti in uscita dal carcere, è stato profondamente rivisitato nella sua impostazione, con assegnazione del coordinamento direttamente all’Ufficio Pio. Il progetto è realizzato in collaborazione con la Compagnia di San Paolo, il Provveditorato Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria del Piemonte e della Valle D’Aosta (PRAP) ed altri enti. L’Ufficio Pio, inoltre, nel mese di agosto 2006 ha partecipazione con un contributo di € 10.000 all’adozione di alcune misure di primo intervento a favore di detenuti in uscita dal carcere a seguito della Legge 241 del 31 luglio 2006 (Indulto). A seguito di tale azione l’Ufficio ha avviato una collaborazione con PRAP per la gestione e il co-finanziamento del progetto della Cassa delle Ammende del Ministero della Giustizia finalizzato al reinserimento socio-lavorativo delle persone scarcerate in seguito alla concessione dell’indulto. Altri progetti Accanto a tali filoni principali, l’attività progettuale dell’Ufficio si è dipanata anche su altri ambiti, in particolare: - Provaci ancora, Sam, per la prevenzione e il recupero della dispersione scolastica, nel quale sono stati coinvolti 414 ragazzi sul fronte della prevenzione e 346 nei moduli del recupero; - Progetto Il Bandolo, promosso dalla Compagnia di San Paolo, finalizzato a intercettare le situa-
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