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SITUAZIONE NAZIONALE Tale situazione, in assenza di opportune direttive da parte degli organi di controllo, sta determinando l’avvio di numerose azioni di contenzioso tra i vettori e le aziende petrolifere fornitrici, nonché tra queste ed i gestori aeroportuali. 4.7 Le scorte obbligatorie e il sistema logistico Nell’anno 2005 gli obblighi di scorta complessivi dell’Italia, definiti sulla base del Decreto Legislativo n. 22/01, sono stati leggermente superiori a quelli del 2004 (più Italia - Le scorte d’obbligo petrolifere (Valori in tonnellate) 14.575.264 14.835.562 15.112.128 15.161.283 Le tematiche 2002 2003 2004 2005 Obblighi UE Quota incrementale obblighi AIE Italia - Gli obblighi di scorta dell’Unione Europea per categoria di prodotto petrolifero (Valori in tonnellate) 3.325.798 3.805.471 3.107.211 2.338.347 6.274.706 6.357.090 6.780.324 7.160.241 3.495.044 3.378.688 3.231.686 2.978.771 2002 2003 2004 2005 Categoria I (Benzine) Categoria II (Gasoli) Categoria III (Oli combustibili) 54 Relazione Annuale 2006
SITUAZIONE NAZIONALE 49.000 tonnellate circa), a fronte del completamento (dal 75 al 100 per cento) della copertura della quota incrementale prevista dall’Agenzia Internazionale per l’Energia. Le gravi conseguenze dell’uragano Katrina, tra le quali, per il nostro settore, l’interruzione degli approvvigionamenti di greggio dal Golfo del Messico, hanno spinto l’Agenzia Internazionale per l’Energia a chiedere ai Paesi aderenti la disponibilità sul mercato, per un periodo iniziale di 30 giorni, di un quantitativo pari a 2 milioni di barili al giorno. Approvvigionamenti in difficoltà L’Italia ha contribuito a tale iniziativa riducendo progressivamente, a partire dal 10 settembre 2005, l’obbligo complessivo delle scorte di categoria I (benzine) e di categoria III (oli combustibili). Analogamente è stato stabilito che la ricostituzione delle scorte avvenisse con gradualità, in due fasi: la prima nel periodo 9 febbraio-30 aprile 2006 e la seconda nel periodo 1° maggio - 30 giugno 2006. Nella prima settimana del 2006, l’emergenza dovuta alla parziale interruzione delle forniture di gas naturale dalla Russia, rendendo difficile l’approvvigionamento delle centrali elettriche, ha richiesto un nuovo intervento del Ministero delle Attività Produttive con una riduzione del 60 per cento delle scorte di categoria III (oli combustibili) dal 28 gennaio al 30 giugno 2006. Dati i crescenti costi dei prodotti petroliferi sui mercati internazionali e, quindi, la maggiore onerosità del mantenimento delle scorte, l’Agenzia delle scorte obbligatorie, istituita con il Decreto Legislativo n. 32/98, ha sottoposto all’attenzione del Ministero delle Attività Produttive alcune proposte volte a semplificare e rendere più flessibile il mantenimento delle scorte d’obbligo, nel rispetto degli obblighi assunti in sede comunitaria e internazionale. Il Ministero, accogliendo tali suggerimenti, ha modificato le modalità di comunicazione dei trasferimenti di scorte di cui alla Circolare n. 271/2002. Le tematiche Per quanto riguarda infine l’attuazione dell’art. 5 del Decreto Legislativo n. 32/98, recante norme per la razionalizzazione dello stoccaggio, anche nel 2005 il Ministero delle Attività Produttive ha proseguito l’attività di monitoraggio della capacità di stoccaggio, sulla base del Decreto Ministeriale del 7 gennaio 2003. 4.8 Il riordino del settore energetico In attuazione della Legge n. 239/2004, recante il riordino del settore energetico, il Ministero delle Attività Produttive ha costituito un apposito gruppo di lavoro con la partecipazione di Ministero dell’Interno, Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, Agenzia delle Dogane, Regioni e Associazioni rappresentative degli operatori del settore, al fine di prevedere l’individuazione di criteri e modalità per il rilascio delle autorizzazioni in materia di impianti di lavorazione e stoccaggio degli oli minerali. I tavoli di confronto Dopo un lungo confronto, il gruppo ha predisposto uno schema di Decreto Ministeriale finalizzato alla definizione dei criteri e delle modalità per il rilascio delle autorizzazioni, in regime di libero mercato, all’installazione ed all’esercizio degli impianti di lavorazione e stoccaggio di oli minerali. Purtroppo, il fatto che ad oggi tale schema di decreto non sia stato ancora emanato, rischia di vanificare le finalità per cui è stato predisposto. L’obiettivo era, infatti, quello di promuovere su tutto il territorio nazionale l’omogeneità del procedimento autorizzativo, Relazione Annuale 2006 55
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