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SITUAZIONE NAZIONALE<br />

7.4 L’attuazione della Direttiva IPPC<br />

Sulla Gazzetta Ufficiale n. 93 del 22 aprile 2005, è stato pubblicato il Decreto<br />

Legislativo 18 febbraio 2005, n. 59, recante “Attuazione integrale della Direttiva<br />

96/61/CE relativa alla prevenzione e riduzione integrate dell’inquinamento”. Il nuovo<br />

Decreto, che abroga e sostituisce il precedente Decreto Ministeriale n. 372/99, si applica<br />

agli impianti esistenti, agli impianti nuovi ed alle modifiche sostanziali riferibili alle attività<br />

elencate nell’allegato I al provvedimento e a determinate soglie dimensionali. Tali<br />

impianti, per proseguire l’attività, dovranno ottenere una autorizzazione ambientale integrata<br />

in luogo delle numerose autorizzazioni settoriali.<br />

Per poter attuare compiutamente la Direttiva IPPC – Integrated Prevention and Pollution<br />

Control, nel corso del 2005 sono state emanate altre disposizioni su diverse tematiche:<br />

– il Decreto del Ministero dell’Ambiente e del Territorio 31 gennaio 2005 recante<br />

l’”Emanazione di linee guida per l’individuazione e l’utilizzazione delle migliori tecniche<br />

disponibili”, pubblicato sul Supplemento Ordinario n. 107 alla Gazzetta Ufficiale - Serie<br />

Generale - n. 135 del 13 giugno 2005. Il Decreto riporta in allegato le Linee Guida generali,<br />

le Linee Guida in materia di sistemi di monitoraggio e le Linee Guida per Cokerie e<br />

Fonderie, Metalli non ferrosi e Carta. Le altre Linee Guida, tra cui quelle relative al settore<br />

della raffinazione, sono in via di approvazione. Linee Guida generali intendono individuare<br />

i criteri generali essenziali che esplicitino e concretizzino i principi informatori della<br />

Direttiva 96/61/CE e dunque consentano di definire un insieme di riferimenti di primo<br />

livello omogenei e condivisi dalle Amministrazioni e dagli Operatori;<br />

– il Regolamento (CE) 166/2006, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione europea<br />

L33 del 4 febbraio 2006, relativo all’istituzione del registro E-PRTR (Pollutant<br />

Release and Transfer Register) che sostituirà con qualche innovazione l’attuale registro<br />

EPER/INES (European Pollutant Emission Register/Inventario Nazionale delle<br />

Emissioni e delle loro Sorgenti), previsto dalla Direttiva 96/61/CE come strumento<br />

pubblico per l’informazione sulle emissioni inquinanti dell’industria.<br />

La tutela<br />

7.5 Il “Progetto CAFE” - Clean Air for Europe<br />

La Commissione europea il 21 settembre 2005 ha approvato la Strategia Tematica sull’inquinamento<br />

atmosferico. I livelli di ambizione, espressi come chiusura del gap tra la<br />

massima riduzione tecnicamente conseguibile e quella derivante dalla legislazione corrente,<br />

sono stati ridotti rispetto a quelli inizialmente proposti dalla Direzione Generale<br />

Ambiente ed ora si collocano tra il livello meno ambizioso e il livello intermedio, rimandando<br />

comunque il rapporto costi-benefici a livelli molto elevati, essendo il grado di<br />

ambizione ancora posizionato nella parte ripida delle curve di costo.<br />

Continuano peraltro a sussistere forti dubbi riguardanti l’attendibilità e la solidità scientifica<br />

dei criteri utilizzati per la quantificazione dei benefici.<br />

Particolarmente critica per il settore industriale è l’incongruenza tra gli scenari energetici<br />

adottati dalla Commissione per la Strategia Tematica e quelli elaborati a livello nazionale. Il<br />

settore industriale pertanto si sta adoperando per correggere gli scenari emissivi adottati<br />

Il rapporto costi-benefici<br />

78<br />

Relazione Annuale 2006

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