Novembre-Dicembre 2006 - Ordine dei Giornalisti
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Premio Isimbardi<br />
Giornata della Riconoscenza<br />
2005 alle battaglie<br />
di Franco Abruzzo in difesa<br />
della professione di giornalista<br />
Milano, Palazzo Isimbardi, 19 dicembre 2005. Dal 1953 la Provincia organizza la<br />
“Giornata della riconoscenza” per conferire un riconoscimento a cittadini e associazioni<br />
del mondo culturale, sociale, artistico, economico, sportivo, legati al territorio del<br />
milanese e che si siano distinti nella propria attività a favore delle comunità. Dal 1999<br />
al riconoscimento provinciale, che consiste in una medaglia d'oro e un diploma con<br />
la motivazione, è stato attribuita la denominazione di “PREMIO ISIMBARDI”. La cerimonia,<br />
che si è svolta nel salone d’onore del Palazzo dell’Istituto <strong>dei</strong> Ciechi di via<br />
Vivaio 7, è stata illustrata e coordinata dal presidente Filippo Penati alla presenza del<br />
cardinale di Milano, Dionigi Tettamanzi e delle autorità civili e militari della metropoli.<br />
L’intervento del presidente Filippo Penati<br />
Desidero rivolgere per prima cosa un saluto<br />
a Sua Eminenza e ringraziare tutti i premiati,<br />
che con la loro presenza testimoniano il valore<br />
e il rilievo di questa manifestazione.<br />
Quest’anno, per la prima volta, la cerimonia<br />
si tiene in questa bellissima sala la cui ampiezza<br />
ci ha permesso di ospitare tutti voi<br />
che siete venuti così numerosi, sala concessa<br />
gentilmente per l’occasione dalla storico<br />
Istituto milanese <strong>dei</strong> Ciechi e per questo desidero<br />
ringraziare il suo presidente.<br />
La Giornata della Riconoscenza, giunta quest’anno<br />
alla sua 51 a edizione, è l’occasione<br />
per conferire un riconoscimento a cittadini e<br />
associazioni del mondo culturale, sociale, artistico,<br />
economico, sportivo, legati al territorio<br />
del milanese, che si siano distinti nella propria<br />
attività a favore delle comunità.<br />
Questa giornata è un momento importante<br />
per la provincia di Milano per tributare la giusta<br />
lode a tutti coloro che con generosità e<br />
impegno si dedicano al servizio del prossimo.<br />
Voglio ricordare per prime, tra le tante<br />
persone e associazioni che questa amministrazione<br />
ha ritenuto meritevoli, tre personalità<br />
della vita politica a cui va il nostro riconoscimento<br />
alla memoria. Aldo Aniasi, conosciuto<br />
da tutti come partigiano Iso e medaglia<br />
d’argento al valore militare che abbiamo<br />
voluto premiare per celebrare la sua figura<br />
umana e politica, capace di coniugare con rigore<br />
e coerenza i valori della libertà, della<br />
giustizia e della solidarietà oltre alla capacità<br />
amministrativa. Insieme a lui abbiamo deciso<br />
di premiare Fiorella Ghilardotti, scomparsa<br />
quest’anno. Donna determinata e dolce che<br />
ha affrontato il suo impegno politico con<br />
energia, entusiasmo e grande competenza;<br />
ed Ercole Ferrario, consigliere comunale e<br />
assessore a Milano a cavallo degli anni ’70 e<br />
‘80, una delle figure di maggior spicco del<br />
movimento ambientalista lombardo e presidente<br />
del Parco Nord.<br />
Abbiamo voluto assegnare la nostra onorificenza<br />
anche ad Alberto Lattuada, scomparso<br />
nel luglio scorso. Un artista eclettico, affermato<br />
regista, abile nel raccontare con raffinata<br />
sensibilità i personaggi dello scorso<br />
secolo. L’omaggio che abbiamo voluto tributare<br />
alla cultura milanese ci ha portato a premiare<br />
anche un’associazione riconosciuta da<br />
tutti i nostri concittadini come punto di riferimento<br />
della vita culturale e come luogo simbolo<br />
del dibattito e del confronto, la Casa della<br />
Cultura; e due personaggi tra i più apprezzati<br />
del grande pubblico Lella Costa, un’attrice<br />
che alterna il suo brillante lavoro teatrale<br />
con un costante impegno civile e Linus, il dj<br />
FRANCO ABRUZZO<br />
Nato nel ‘39, laureato in Scienze politiche, ha iniziato la professione di giornalista nel ’59<br />
presso le redazioni calabresi <strong>dei</strong> quotidiani Il Tempo e il Giornale d’italia per poi trasferirsi<br />
a Milano. Ha lavorato a Il Giorno e a Il Sole 24 ore. Cofondatore della componente sindacale<br />
di Stampa democratica e direttore di Tabloid dall ‘89 al ‘91 è stato presidente<br />
dell’Associazione “Walter Tobagi” per la formazione al giornalismo. Autore di numerosi libri<br />
e docente presso diverse università, dall‘89 è presidente dell’<strong>Ordine</strong> <strong>dei</strong> giornalisti della<br />
Lombardia. Ha avviato una intransigente battaglia a favore del rinnovamento della professione<br />
giornalistica e in difesa <strong>dei</strong> principi della deontologia, dell’indipendenza e della libertà<br />
di cronaca e di critica. Ha sostenuto il forte legame della professione giornalistica<br />
con le università e le scuole riconosciute dall’<strong>Ordine</strong>. Ha indirizzato l’azione concreta<br />
dell’<strong>Ordine</strong> della Lombardia verso la difesa della tutela della dignità della persona, la puntuale<br />
applicazione <strong>dei</strong> canoni deontologici e il rispetto delle regole contrattuali nelle redazioni.<br />
che riesce a parlare il linguaggio <strong>dei</strong> giovani,<br />
affrontando con loro le tematiche più complesse.<br />
L’attenzione che abbiamo voluto riservare<br />
al mondo giovanile ci ha portato a<br />
premiare il Centro Sportivo italiano, che promuove<br />
nel territorio della città di Milano e della<br />
provincia lo sport giovanile come esperienza<br />
con forti valenze socio educative e la<br />
Fondazione diocesana per gli Oratori milanesi,<br />
con la quale ha in comune la volontà di<br />
favorire lo sviluppo educativo e sociale delle<br />
comunità giovanili.<br />
Abbiamo pensato ancora una volta all’impegno<br />
verso i più piccoli quando abbiamo deciso<br />
di assegnare la nostra onorificenza alla<br />
scuola elementare Eleonora Pimentel, l’istituto<br />
che da anni si adopera per l’integrazione<br />
<strong>dei</strong> tanti allievi che non sono di madrelingua<br />
italiana, che vivono spesso in condizioni<br />
familiari difficili, bambini per i quali frequentare<br />
un’aula non è un fatto scontato. Grazie<br />
a questo prezioso lavoro, esempio di quello<br />
che deve essere la scuola di oggi, tanti bambini,<br />
di etnia e cultura diversa potranno avere<br />
la possibilità di diventare cittadini a pieno<br />
titolo. Sono inoltre felice di poter assegnare<br />
la targa speciale a Miloud Oukili, conosciuto<br />
come il pifferaio di Bucarest, esempio di cittadino<br />
del mondo, per la sua opera instancabile<br />
nel voler restituire il sorriso e una speranza<br />
di dignità a quei bambini, figli di nessuno,<br />
abbandonati e dimenticati, che vivono<br />
nelle fogne, piccoli e indifesi, affamati e bisognosi<br />
di affetto, insegnando loro una valida<br />
professione, l’arte circense.<br />
Questa amministrazione provinciale ha scelto<br />
poi di premiare personalità eccellenti della<br />
nostra grande Milano, come Franco Abruzzo,<br />
apprezzato giornalista e presidente dell'<strong>Ordine</strong><br />
<strong>dei</strong> giornalisti della Lombardia, che<br />
si è battuto perché tutti i giornalisti avessero<br />
pari dignità; Mario Chirico, medico ospedaliero<br />
con una riconosciuta e stimata attività<br />
scientifica con oltre 100 opere pubblicate ed<br />
esempio di una vita dedicata ad alleviare la<br />
sofferenza <strong>dei</strong> suoi pazienti e Paolo Scarpis,<br />
questore di Milano, per la capacità di affrontare<br />
con intelligenza, capacità e rara sensibilità<br />
i problemi della sicurezza di una grande<br />
metropoli.<br />
Sono inoltre onorato di consegnare una targa<br />
alle sorelle di un coraggioso esploratore,<br />
Ambrogio Fogar, che ha trovato il modo di affrontare<br />
la sfida più difficile: quella di resistere<br />
in un corpo immobile cercando di dare un<br />
senso a un’esistenza che dipende in gran<br />
parte da chi ti resta accanto.<br />
Permettetemi infine un ricordo personale con<br />
la menzione speciale che abbiamo voluto assegnare<br />
a monsignor Luigi Olgiati, per l’impegno<br />
pastorale profuso nella sua intensa vita,<br />
al servizio del prossimo. A don Luigi va il<br />
mio particolare ringraziamento per aver saputo<br />
accompagnare, come decano di Sesto<br />
San Giovanni negli anni in cui ero sindaco, i<br />
suoi concittadini nei profondi cambiamenti<br />
che tanto hanno mutato la loro vita negli anni<br />
difficili delle riconversioni industriali e mi riferisco<br />
alla chiusura di una delle più grandi<br />
industrie siderurgiche, la Falck, avvenuta<br />
senza strascichi occupazionali.<br />
A tutti gli altri premiati, che non sono riuscito<br />
a ringraziare uno per uno, va non solo il riconoscimento<br />
della Provincia ma anche la riconoscenza<br />
mia personale e di tutta la<br />
Giunta, per il loro altruismo, la loro generosità<br />
e il loro lavoro quotidiano, svolto operando<br />
per il bene delle realtà in cui viviamo e per<br />
la loro dedizione al servizio della comunità.<br />
Colgo l’occasione di questa celebrazione per<br />
augurare a tutti i presenti e ai loro famigliari<br />
buone feste e un anno di serenità e gioia.<br />
Premiato Mario<br />
Galimberti<br />
Filippo Penati<br />
con Franco Abruzzo<br />
alla premiazione.<br />
Nato nel ‘27 a Seregno, cronista storico<br />
della Brianza, ha raccontato e continua<br />
tuttora a raccontare sulle pagine del<br />
giorno i maggiori episodi di cronaca accaduti<br />
nel territorio di Monza e Brianza,<br />
dalle storie ordinarie ai fatti più clamorosi.<br />
È stato il primo giornalista a denunciare<br />
il disastro ecologico di Seveso:<br />
dopo giorni di silenzio, il primo articolo<br />
il 25 luglio 1976 dedicato all'icmesa<br />
sulle pagine del Giorno era firmato<br />
da lui.<br />
Autore del libro La tragedia della diossina,<br />
è il simbolo del reporter di cronaca<br />
nera con una paziente opera di indagine<br />
riesce a rivelare anche il volto più<br />
nascosto della realtà.<br />
Censis 2005: famiglie<br />
sempre più hi-tech,<br />
20 milioni su Internet<br />
Roma, 2 dicembre 2005. Cresce la dotazione<br />
tecnologica delle famiglie italiane: sono<br />
proprio loro a trainare il mercato dell’hi-tech in<br />
Italia, sono i cittadini più che le imprese a<br />
spendere per le tecnologie innovative.<br />
Spendono per i telefonini, per i Dvd, per le<br />
macchine fotografiche digitali, per i computer.<br />
La voglia di hi-tech delle famiglie italiane è fotografata<br />
dal rapporto Censis 2005 sullo stato<br />
sociale del Paese.<br />
Il telefono cellulare è presente nel 90,3% delle<br />
famiglie italiane, seguono a stretto giro di<br />
percentuali il televideo (88,1%) e il videoregistratore<br />
(84,6%) che, nonostante la vertiginosa<br />
diffusione del lettore Dvd (passato in soli<br />
due anni dal 21,1% al 59,9%), è ancora il device<br />
televisivo preferito dalle famiglie. A crescere<br />
maggiormente nell’ultimo anno insieme<br />
al Dvd: il lettore Cd rom (67,6%), la Tv satellitare<br />
e la pay Tv che, al 2005, risulta presen-<br />
te nel 26,9% delle case. Al contrario, il pc ha<br />
un po’ rallentato la velocità di entrata nella<br />
quotidianità delle famiglie italiane guadagnando<br />
solo 0,6 punti percentuali rispetto al<br />
2004. Anche nel mondo Internet non sono<br />
poche le novità. Continua, seppure a un ritmo<br />
meno sostenuto rispetto agli anni precedenti,<br />
la crescita quantitativa degli utenti Internet<br />
che nel 2005 sono circa 20 milioni, ossia il<br />
42,7% della popolazione adulta. Cambiano e<br />
si differenziano i modi di essere in rete di alcuni<br />
cittadini.<br />
I sempre connessi, chi usa cioè questo strumento<br />
sia da casa che dall’ufficio, rappresentano<br />
nel 2005 il 17% del campione, vale a dire<br />
circa la metà di chi si dichiara utente internet.<br />
Cresce di circa 20 punti percentuali la<br />
quota di chi si connette in Adsl, passando in<br />
un solo anno dal 27,5% al 56,7% e triplicano<br />
gli utenti della fibra ottica (6,3%). (Apcom)<br />
Meocci:<br />
“Attenzione massima<br />
su pubblicità occulta”<br />
Roma, 6 dicembre 2005. “Massima attenzione<br />
per evitare la presenza di pubblicità occulta<br />
nei programmi”. Il direttore generale della<br />
Rai Alfredo Meocci, con una lettera, ha invitato<br />
i direttori di rete e di testata al pieno rispetto<br />
“delle regole di comportamento a cui sono<br />
tenuti ad attenersi gli operatori del servizio<br />
pubblico nell’espletamento delle attività loro<br />
affidate per evitare comunicazioni pubblicitarie<br />
occulte”. Il direttore generale della Rai facendo<br />
riferimento anche a “recenti episodi ritiene<br />
opportuno ribadire, ad ogni effetto, l’esigenza<br />
- scrive Meocci ai direttori - di porre in essere<br />
tutte le iniziative e le misure necessarie ad assicurare<br />
un attento e responsabile controllo<br />
della programmazione al fine di evitare il verificarsi<br />
di ipotesi di pubblicità occulta, così come<br />
identificata e descritta nel documento La<br />
pubblicità - definizione e linee di condotta per<br />
evitare comunicazioni pubblicitarie occulte”,<br />
che è stato distribuito il 3 giugno del 2004.<br />
Meocci, in coerenza con i principi contenuti nel<br />
Codice etico aziendale invita i direttori alla “rigorosa<br />
e responsabile osservanza delle istruzioni”<br />
contenute nella lettera e ricorda “le regole<br />
operative di comportamento” che si è tenuti<br />
ad osservare. In particolare va posta “la<br />
massima attenzione alle modalità di presenza<br />
di specifiche merceologie (abbigliamento, oggettistica,<br />
ecc.) nei diversi programmi”.<br />
Nonché al linguaggio e alle immagini utilizzate<br />
nelle trasmissioni. “I responsabili della programmazione<br />
di rete e di testata devono assicurare<br />
una reale ed effettiva supervisione editoriale,<br />
ponendo in essere sia controlli preventivi<br />
e di processo, sia controlli a posteriori. In<br />
tale contesto, tutti coloro che collaborano alla<br />
realizzazione di un programma - si aggiunge<br />
nella lettera - devono comunque fornire tempestiva<br />
ed adeguata informativa, secondo la<br />
scala gerarchica e funzionale aziendale, su<br />
ogni situazione rilevante in materia”.<br />
La lettera di Meocci “ribadisce, infine, che la<br />
violazione delle regole e <strong>dei</strong> criteri comportamentali<br />
inerenti costituiscono illecito disciplinare,<br />
fatti salvi ulteriori profili di responsabilità”.<br />
(ITALPRESS)<br />
32 (36) ORDINE 1 <strong>2006</strong>