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il razzismo quotidiano - Cronache di ordinario razzismo

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gli sberleffi e le continue prese in giro per quei loro nomi strani. Huth<strong>di</strong>fa e<br />

Talha, che pure si considerano italiani, perché sono nati a Padova, quattor<strong>di</strong>ci<br />

anni fa, si sentono troppo <strong>di</strong>versi dai loro coetanei, Di qui la decisione, «drastica<br />

ma motivata», dei loro genitori, <strong>di</strong> cambiare nome ai loro figli. Diventeranno<br />

Michele e Gabriele. All’albo pretorio c’è affissa un’altra richiesta <strong>di</strong><br />

una famiglia magrebina, che chiede <strong>di</strong> cambiare nome al figlio minorenne<br />

Na<strong>di</strong>r, nato anche lui a Padova. Mentre sono molti i citta<strong>di</strong>ni cinesi padovani<br />

che hanno deciso <strong>di</strong> dare dei nomi italiani ai loro figli sin dal momento della<br />

nascita. Fonte: La Repubblica<br />

10/05/2007 M<strong>il</strong>ano<br />

I crocifissi devono tornare al loro posto. L’operazione avviata dal <strong>di</strong>rettore<br />

sanitario della clinica Mangiagalli, che aveva sostituito i crocifissi con<br />

l’immagine della Madonna per evitare <strong>di</strong>scriminazioni religiose nei confronti<br />

delle donne musulmane, ha scatenato dure reazioni in Regione. Il governatore<br />

della Lombar<strong>di</strong>a ha imposto un <strong>di</strong>etrofront. « Contro la rivoluzione avviata<br />

dalla Mangiagalli», si sono espressi An, Lega e Fi. Ignazio La Russa, capogruppo<br />

<strong>di</strong> An alla Camera, ha definito «sconcertante» la scelta della Mangiagalli e<br />

ha chiesto che i crocifissi tornino al loro posto. La Lega ha presentato una<br />

interrogazione in Regione. Fonte: La Repubblica<br />

11/5/2007 Bergamo<br />

Possono votare, ma non possono essere eletti. Perché, nonostante siano<br />

iscritti regolarmente a un corso <strong>di</strong> laurea e paghino le tasse come gli altri, ai<br />

ragazzi stranieri non è concesso can<strong>di</strong>darsi alle elezioni per i rappresentanti<br />

degli studenti. Accade all’università <strong>di</strong> Bergamo. A scontrarsi con <strong>il</strong> regolamento<br />

interno <strong>di</strong> ateneo sono i ragazzi della lista <strong>di</strong> sinistra che, tra i 22 can<strong>di</strong>dati<br />

presentati, hanno inserito anche cinque studenti <strong>di</strong> nazionalità non italiana.<br />

Cinque nomi che l’ufficio elettorale d’ateneo ha respinto. Il motivo<br />

Non sono citta<strong>di</strong>ni italiani, non godono dei <strong>di</strong>ritti politici del nostro paese.<br />

Fonte: La Repubblica<br />

11/05/2007 Bologna<br />

La Procura apre tre fascicoli nei confronti <strong>di</strong> un negozio, gestito da<br />

immigrati, contro cui si scaglia una petizione del quartiere Bolognina. L’ultima<br />

rissa risale al 2 maggio ed è stata f<strong>il</strong>mata da un residente dalla finestra <strong>di</strong> casa.<br />

La petizione descrive «i bivacchi», «l’aggressività degli immigrati nigeriani»<br />

intorno al negozio messo sotto accusa, la droga nascosta nelle cassette condominiali,<br />

nelle fioriere, nelle ruote delle auto in sosta. Poi <strong>il</strong> via vai <strong>di</strong> prostitute:<br />

una situazione <strong>di</strong> degrado per cui «abbiamo smesso <strong>di</strong> invitare i parenti a casa,<br />

ci vergogniamo». Disagi anche in via Tibal<strong>di</strong> intorno ad altri tre negozi <strong>di</strong><br />

immigrati per sporcizia, rumori e spaccio. Mentre all’angolo tra via Matteotti e<br />

via Albani, spiegano ancora i residenti, ragazzini «spesso minori <strong>di</strong> 14 anni» si<br />

drogano in<strong>di</strong>sturbati, la mattina è tutto un tappeto <strong>di</strong> siringhe. Galeazzo<br />

Bignami <strong>di</strong> An lancia la sua campagna: «An<strong>di</strong>amo sul territorio a riprendercelo,<br />

con una manifestazione per la legalità». Fonte: L’Unità<br />

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