il razzismo quotidiano - Cronache di ordinario razzismo
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24/05/2008 Roma<br />
La spe<strong>di</strong>zione punitiva che colpisce i negozi gestiti da alcuni citta<strong>di</strong>ni<br />
bengalesi occuperà le pagine dei quoti<strong>di</strong>ani per giorni. Una vicenda oscura. Un<br />
gruppo <strong>di</strong> venti ragazzi, guidati da un uomo, con i volti coperti da foulard con<br />
la svastica, fa irruzione in un alcuni negozi. Un uomo del Bangladesh viene<br />
aggre<strong>di</strong>to e picchiato con assi <strong>di</strong> legno. L’azione si svolge in mezzo agli applausi<br />
<strong>di</strong> alcuni abitanti del quartiere. Questi i fatti. Il capo della spe<strong>di</strong>zione, un cinquantenne<br />
che verrà presentato dai me<strong>di</strong>a come un simpatizzante <strong>di</strong> sinistra a<br />
causa del tatuaggio <strong>di</strong> Che Guevara che porta sull’avambraccio, confesserà <strong>di</strong><br />
aver guidato <strong>il</strong> raid negando però le motivazioni razziste. Fonte: La Repubblica<br />
24/5/2008 Torino<br />
Hassan Nejl, nato a Casablanca <strong>il</strong> 27 marzo 1970 viene trovato morto nel<br />
suo letto nel Cpt <strong>di</strong> via Brunelleschi, dove è trattenuto da <strong>di</strong>eci giorni. Secondo<br />
alcuni ragazzi detenuti nel centro, per tutta la notte sarebbe stato richiesto<br />
soccorso inut<strong>il</strong>mente. Fonte: La Repubblica<br />
29/05/ 2008 Roma<br />
Il ballerino Kle<strong>di</strong> Ka<strong>di</strong>u, star dei programmi <strong>di</strong> Maria De F<strong>il</strong>ippi, racconta<br />
l’aggressione da lui subita alla fine <strong>di</strong> un incontro con i genitori degli<br />
allievi della sua scuola <strong>di</strong> danza all’Appio. Tra gli insulti che ha subito: «Albanese<br />
<strong>di</strong> merda, adesso ti rispe<strong>di</strong>sco in Albania». Fonte: La Repubblica<br />
28/5/2008 M<strong>il</strong>ano<br />
«Ci avete rubato tutto, anche i nostri figli! Adesso ve<strong>di</strong> che cosa facciamo<br />
noi alla tua bambina!». Queste le parole in<strong>di</strong>rizzate a Boro Bramb<strong>il</strong>la e a<br />
sua figlia <strong>di</strong> do<strong>di</strong>ci anni, citta<strong>di</strong>ni italiani <strong>di</strong> origine rom, durante un assalto<br />
squadrista al camper <strong>di</strong> famiglia. Dopo aver ricevuto insulti, pugni e bottigliate,<br />
e soprattutto dopo aver impe<strong>di</strong>to agli aggressori <strong>di</strong> portare via la bambina,<br />
la famiglia riesce a fuggire. Fonte: Carta<br />
30/5/2008 M<strong>il</strong>ano<br />
I vig<strong>il</strong>i urbani del Nucleo tutela trasporti pubblici ‘Nttp’, trovano alcuni<br />
stranieri sprovvisti <strong>di</strong> biglietto nel corso <strong>di</strong> una campagna <strong>di</strong> controlli «rinforzati»<br />
sulle linee <strong>di</strong> f<strong>il</strong>obus e autobus cosiddette «a rischio criminalità». Li fanno<br />
scendere chiedendo loro i documenti e <strong>il</strong> permesso <strong>di</strong> soggiorno. Dopo la<br />
foto-segnaletica al comando dei vig<strong>il</strong>i, gli stranieri vengono mandati all’ufficio<br />
immigrazione della questura dove si svolgono ulteriori controlli. Per <strong>il</strong> trasporto<br />
viene usato un autobus blindato. Fonte: Corriere della sera<br />
3/6/2008 Mestre (Ve)<br />
Circa quin<strong>di</strong>ci manifestanti leghisti giungono all’alba a Mestre nell’area<br />
destinata ad ospitare un v<strong>il</strong>laggio <strong>di</strong> residenza per una comunità sinti, composta<br />
da centocinquanta persone che risiedono in Italia dagli anni ‘60. Si tratta <strong>di</strong><br />
un progetto elaborato insieme ai rom e agli abitanti del quartiere che è stato<br />
finanziato dal Comune <strong>di</strong> Venezia nel 2000, ma che solo ora dovrebbe <strong>di</strong>veni-<br />
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