il razzismo quotidiano - Cronache di ordinario razzismo
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ia dove lavora. Due dei tre che l’hanno aggre<strong>di</strong>ta, una barista <strong>di</strong> Bassano e un<br />
artigiano <strong>di</strong> Cassola, sono stati denunciati per lesioni e ingiurie con l’aggravante<br />
della <strong>di</strong>scriminazione «razziale». «Se ne sono andati senza pagare <strong>il</strong> conto:<br />
erano 35 euro per alcune grappe – racconta Mercy –. Li ho inseguiti per invitarli<br />
a saldare <strong>il</strong> conto. Fuori dal locale mi hanno bloccato e giù calci e pugni.<br />
La ragazza mi ha messo le mani attorno al collo: voleva strangolarmi. Mi urlavano:<br />
«Torna a casa, sporca negra. Va a comandare in Africa. Ti bruciamo la<br />
casa». Poi, mentre uno dei tre la teneva ferma, un altro ha messo in moto la<br />
macchina, con l’intenzione <strong>di</strong> investire la donna. Per fortuna sono arrivati in<br />
suo soccorso alcuni clienti e la collega. I tre aggressori sono fuggiti in auto.<br />
Fonte: La Tribuna <strong>di</strong> Treviso<br />
4/5/2009 M<strong>il</strong>ano<br />
Il fatto è accaduto <strong>il</strong> primo maggio: in pieno giorno, in mezzo alla folla<br />
della Mayday parade. Un giovane ha tentato <strong>di</strong> violentare una 23enne svenuta<br />
a terra, forse per <strong>il</strong> troppo alcool, e i passanti sono intervenuti imme<strong>di</strong>atamente.<br />
Poi è partito un tentativo <strong>di</strong> linciaggio che la polizia è riuscita a interrompere<br />
con la forza. Sull’episo<strong>di</strong>o si cerca ancora chiarezza, poiché, mentre alcune<br />
testate della stampa quoti<strong>di</strong>ana, come Il Giornale e <strong>il</strong> Padano, parlano <strong>di</strong><br />
uno «stupratore egiziano e nordafricano», su internet si è <strong>di</strong>ffusa la notizia<br />
che <strong>il</strong> presunto violentatore era un italiano, che si spacciava per «straniero».<br />
Fonte: <strong>razzismo</strong>italia.blogspot.com<br />
4/5/2009 Roma<br />
Un citta<strong>di</strong>no moldavo <strong>di</strong> 33 anni ha denunciato <strong>di</strong> essere stato aggre<strong>di</strong>to<br />
e picchiato nella zona periferica <strong>di</strong> Tor Bella Monaca da un gruppo <strong>di</strong> giovani,<br />
mentre si trovava in strada con altri due connazionali. L’uomo, portato<br />
al pronto soccorso, ha avuto una prognosi <strong>di</strong> 30 giorni per la frattura del setto<br />
nasale. Secondo quanto riferito dal citta<strong>di</strong>no moldavo, <strong>il</strong> gruppo <strong>di</strong> aggressori<br />
avrebbe, senza motivo, dato vita ad una rissa con i tre stranieri, che<br />
secondo le prime indagini erano ubriachi. Prima alcuni spintoni, poi sono<br />
arrivati i pugni: uno <strong>di</strong> questi ha colpito in volto <strong>il</strong> moldavo. Ad avvertire la<br />
polizia sono stati gli inqu<strong>il</strong>ini <strong>di</strong> uno stab<strong>il</strong>e della piazza ma all’arrivo delle<br />
volanti sia <strong>il</strong> gruppo <strong>di</strong> giovani italiani sia i connazionali dell’uomo ferito erano<br />
fuggiti. Fonte: La Repubblica<br />
6/5/2009 Este (Pd)<br />
«Cre<strong>di</strong> in un <strong>di</strong>o che non esiste», «Giri la testa perché sei alla ricerca<br />
della Mecca», «Quando non sei in classe si sta sicuramente meglio». Queste<br />
frasi compaiono nella denuncia <strong>di</strong> una mamma «nordafricana», che accusa un<br />
docente della scuola me<strong>di</strong>a <strong>di</strong> suo figlio <strong>di</strong> essere protagonista <strong>di</strong> atteggiamenti<br />
razzisti nei confronti del proprio bambino. La donna, da più <strong>di</strong> un decennio in<br />
Italia con la famiglia, ha scritto una lettera in<strong>di</strong>rizzata al <strong>di</strong>rigente scolastico e<br />
al sindaco del Comune. Secondo quanto riportato nella lettera, <strong>il</strong> docente in<br />
questione sbeffeggerebbe <strong>il</strong> bambino davanti al resto della classe, ut<strong>il</strong>izzando<br />
espressioni <strong>di</strong> chiara matrice razzista. Lo studente subirebbe, dunque, una<br />
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