28.01.2015 Views

il razzismo quotidiano - Cronache di ordinario razzismo

il razzismo quotidiano - Cronache di ordinario razzismo

il razzismo quotidiano - Cronache di ordinario razzismo

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

Definizioni<br />

<strong>di</strong> Grazia Naletto<br />

Concentrare in poche righe la definizione <strong>di</strong> fenomeni e concetti<br />

complessi come quelli che affrontiamo in questa sede costituisce una forzatura<br />

della quale siamo consapevoli. Le definizioni che <strong>di</strong> seguito proponiamo<br />

non hanno alcuna pretesa <strong>di</strong> avere un valore scientifico, ma<br />

tentano <strong>di</strong> in<strong>di</strong>viduare alcuni degli elementi essenziali che configurano <strong>il</strong><br />

<strong>razzismo</strong> e le sue manifestazioni nella società attuale.<br />

Le fonti <strong>di</strong> riferimento sono costituite dalle norme <strong>di</strong> <strong>di</strong>ritto internazionale<br />

e nazionale che <strong>di</strong>sciplinano le <strong>di</strong>scriminazioni dette razziali 268 ,<br />

le violenze e i crimini razzisti. Tuttavia riscontriamo in queste fonti alcuni<br />

limiti che ci impe<strong>di</strong>scono <strong>di</strong> adottarne letteralmente le categorie e le definizioni.<br />

In primo luogo ciò vale, naturalmente, per la categoria «razza» <strong>il</strong><br />

cui uso applicato al genere umano non ha, come è stato ampiamente<br />

<strong>di</strong>mostrato, nessun fondamento scientifico.<br />

Inoltre, se la parola <strong>razzismo</strong> è nata e viene usata nel linguaggio<br />

comune prevalentemente per in<strong>di</strong>care le <strong>di</strong>scriminazioni e le violenze<br />

razziste compiute in ragione dei tratti somatici, dell’origine nazionale o<br />

etnica oppure dell’appartenenza religiosa, anche la legislazione ha ormai<br />

riconosciuto, de<strong>di</strong>candovi norme specifiche, che le <strong>di</strong>scriminazioni colpiscono<br />

le persone anche in ragione del genere, dell’orientamento sessuale,<br />

dello stato <strong>di</strong> ab<strong>il</strong>ità, dello status e della classe sociale. Poiché i processi<br />

<strong>di</strong> stigmatizzazione e inferiorizzazione che producono forme <strong>di</strong> <strong>di</strong>scriminazione<br />

sono assim<strong>il</strong>ab<strong>il</strong>i, in<strong>di</strong>pendentemente dai moventi che li generano<br />

e dalla pluralità delle caratteristiche, reali o presunte, delle vittime <strong>di</strong><br />

volta in volta «prescelte», riteniamo che una rivisitazione della definizione<br />

<strong>di</strong> <strong>razzismo</strong> che includa anche queste ultime sia corretta e ut<strong>il</strong>e.<br />

Infine sebbene permangano atti, comportamenti, <strong>di</strong>scriminazioni e<br />

violenze razziste che colpiscono i citta<strong>di</strong>ni <strong>di</strong> origine straniera con <strong>il</strong> pretesto<br />

dei loro tratti somatici, assumono una crescente r<strong>il</strong>evanza, tra le<br />

cause <strong>di</strong> <strong>di</strong>scriminazione e <strong>di</strong> <strong>razzismo</strong>, la nazionalità e l’origine nazionale<br />

(soprattutto se riferite ai paesi che sono o sono stati sino a poco tempo<br />

fa esterni all’Unione Europea). Come abbiamo visto, <strong>il</strong> riferimento a<br />

141

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!