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il razzismo quotidiano - Cronache di ordinario razzismo

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nuovo da un attentato razzista <strong>il</strong> bar Toni <strong>di</strong> via Bal<strong>di</strong>ni, alla periferia <strong>di</strong> Bologna,<br />

gestito da poco più <strong>di</strong> un mese da un citta<strong>di</strong>no egiziano <strong>di</strong> 52 anni. Una<br />

bottiglia in plastica da un litro, riempita probab<strong>il</strong>mente <strong>di</strong> benzina o gasolio, è<br />

stata lanciata nel bagno attraverso una finestra lasciata semiaperta: ha preso<br />

fuoco e annerito le pareti interne del locale e <strong>il</strong> muro esterno dell’e<strong>di</strong>ficio. Il<br />

19 gennaio <strong>il</strong> gestore del bar aveva trovato <strong>il</strong> lucchetto della serranda bloccato<br />

dalla colla. Indaga la polizia. Fonte: Ansa<br />

6/2/2009 Roma<br />

Una coppia <strong>di</strong> immigrati dal Bangladesh e alcuni loro parenti sono stati<br />

picchiati per «fut<strong>il</strong>i motivi» dentro la propria abitazione nel quartiere periferico<br />

<strong>di</strong> Tor Bella Monaca da un giovane italiano residente nello stesso stab<strong>il</strong>e. Il<br />

tutto sotto gli occhi terrorizzati dei figli. Come se non bastasse, l’indomani <strong>il</strong><br />

nipote del capofamiglia ha trovato l’aggressore con una dozzina <strong>di</strong> persone ad<br />

aspettarlo sotto casa: ancora un pestaggio per lui e lo zio.<br />

Fonte: Osservatorio sul <strong>razzismo</strong> e le <strong>di</strong>versità «M. G. Favara»<br />

8/2/2009 Roma<br />

Un citta<strong>di</strong>no rumeno guida in stato <strong>di</strong> ubriachezza contromano al volante<br />

<strong>di</strong> un’auto rubata, sbatte violentemente contro un’altra autovettura, che proviene<br />

dalla corsia opposta, e <strong>il</strong> cui guidatore muore sul colpo. L’autore dell’incidente<br />

non presta soccorso e si ripara nel bar più vicino per bere una birra. Un comportamento<br />

che ha scatenato l’ira dei testimoni che hanno tentato <strong>di</strong> linciarlo.<br />

Almeno venti persone, urlando «bastar<strong>di</strong>», gli si sono scagliati addosso, riuscendo<br />

anche ad assestare calci e pugni fino a quando, sollevati <strong>di</strong> peso da agenti e<br />

m<strong>il</strong>itari, sono stati allontanati. Il citta<strong>di</strong>no rumeno è stato salvato dal linciaggio<br />

salendo sul furgone della polizia municipale. Dovrà rispondere <strong>di</strong> omici<strong>di</strong>o colposo<br />

e <strong>di</strong> altri reati che, una volta stab<strong>il</strong>ita l’esatta <strong>di</strong>namica, gli verranno imputati.<br />

Su Youtube è stato allestito <strong>il</strong> f<strong>il</strong>mato girato durante <strong>il</strong> tentativo <strong>di</strong> linciaggio<br />

del citta<strong>di</strong>no «rumeno ubriaco». Fonte: Ansa<br />

8/2/2009 Roma<br />

«Non è <strong>razzismo</strong>, ma i nostri figli non li iscriveremo a questa scuola. Ci<br />

sono troppi stranieri». I genitori <strong>di</strong> alcuni bambini italiani iscritti alla scuola<br />

Pisacane sono sul piede <strong>di</strong> guerra. Troppi bimbi stranieri. «Troppi per iscrivere<br />

i nostri figli. Non è <strong>razzismo</strong>». «I nostri figli hanno <strong>di</strong>ritto ad andare in gita<br />

scolastica, mentre anche per motivi economici i bambini stranieri non possono<br />

mai partecipare ai viaggi che, <strong>di</strong> tanto in tanto, si provano a organizzare –<br />

accusano le mamme della Pisacane –. Niente città d’arte, nessun soggiorno<br />

sulla neve: non si raggiunge mai <strong>il</strong> numero minimo per partire». Ma non è tutto<br />

qui. Nell’Istituto Pisacane la presenza dei bambini <strong>di</strong> origine straniera nella<br />

scuola viene considerata dai genitori interessati come una barriera insormontab<strong>il</strong>e<br />

in grado solo <strong>di</strong> ledere inesorab<strong>il</strong>mente i <strong>di</strong>ritti anche più semplici dei<br />

pochi bimbi italiani. «Come quello <strong>di</strong> fare e <strong>di</strong> vedere un presepe con Bambin<br />

Gesù invece <strong>di</strong> moschee, minareti e donne in burka mischiati ai pastori e ai Re<br />

Magi come è avvenuto lo scorso anno». Fonte: Notiziario Italiano<br />

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