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STARTUPITALIA_La_top_100

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<strong>La</strong> Top <strong>100</strong> del 2015 Storie idee e aziende che cambieranno l’Italia<br />

INTRODUZIONE DI RICCARDO LUNA<br />

Che anno è stato?<br />

Esplosivo, confuso,<br />

deludente.<br />

Ho scelto tre aggettivi<br />

fra quelli che ho sentito<br />

più spesso<br />

dagli addetti ai lavori.<br />

Segue da pagina 9<br />

Le <strong>100</strong> startup che abbiamo selezionato<br />

in questa guida non so se sono<br />

davvero le <strong>100</strong> migliori d’Italia. Anzi,<br />

per essere onesti: probabilmente no,<br />

qualcuna ci sarà sfuggita. Ma so che<br />

per formare questo elenco siamo<br />

partiti dai numeri: abbiamo passato<br />

in rassegna tutti gli investimenti e le<br />

poche exit del 2014; abbiamo considerato<br />

tutti quelli che avevano vinto<br />

una delle tantissime startup competition;<br />

abbiamo valutato il potenziale<br />

dell’idea per quelle appena partite e<br />

infine abbiamo tirato una linea. Fermandoci<br />

a quota <strong>100</strong>. Voglio chiarire<br />

subito che chi è rimasto fuori non<br />

deve sentirsi bocciato, anzi. Per due<br />

ragioni: la prima, è che posso aver<br />

sbagliato io; la seconda, è che può esserci<br />

stata una carenza di comunicazione<br />

di risultati da parte degli startupper.<br />

Le due cose stanno assieme ed<br />

hanno una sola medicina possibile: il<br />

data journalism. Ovvero creare strumenti<br />

di misurazioni e valutazione<br />

aperti e a disposizione di tutti: è il<br />

nostro impegno per il 2015.<br />

Intanto il risultato che proponiamo<br />

per l’anno appena trascorso è una foto<br />

piuttosto attendibile delle cose rilevanti<br />

accadute in questo settore così<br />

importante. Che anno è stato? Esplosivo,<br />

confuso, deludente. Ho scelto tre<br />

aggettivi fra quelli che ho sentito più<br />

spesso dagli addetti ai lavori. Esplosivo<br />

perché il tema startup è ormai diventato<br />

main stream: sempre più spesso<br />

in tv e nei giornali cercano il giovane<br />

startupper carino per compensare<br />

la quantità di notizie negative che ci<br />

riversano addosso. Poco male. Anzi,<br />

serve anche questo. Confuso perché<br />

c’è stata una proliferazione esagerata di<br />

eventi, premi, incubatori, acceleratori<br />

nella quale è stato difficile distinguere<br />

la qualità dall’opportunismo. Per esempio<br />

ho scoperto che solo a Roma<br />

ci sono una dozzina di acceleratori:<br />

davvero ne servono così tanti? E non<br />

sarebbe meglio che almeno uno fosse<br />

di livello internazionale attraendo<br />

talenti non dico da tutto il mondo, ma<br />

Segue a pagina 12<br />

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