Elisabetta Zappino Linda Francalanci Vittorio Simonini Grazia Di Napoli Lorella Consorti Lina Vinazzani Susi La Rosa Orlando Poggi Marco Maffei Paola Pini Christian Coviello Artisti Partecipanti Annamaria Veccia Cristina Falcini Cosetta Di Pietrantonio Stefano Marrucci Isabella Rombolà Cosetta Colapietro Sonia Paladini Libuse Babakova Milena Prestia Paola Pistidda Anna Maria Calamandrei Santi Rosalba Vagaggini Laura Ballini Maria Teresa Tronfi Paolo Pratesi Mara Faggioli Lorella Pubblici Annamaria Maremmi Diana Polo Carmela Peschiera Mauro Baroncini 16 Mostra Artisti Contemporanei
Griscia Tufano a Ferrara: “pittrice allo specchio” Il riflesso della vera essenza di noi stessi racchiusa nelle pieghe dell’anima di Griscia Tufano (pittrice e scrittrice) “ Pittori allo specchio” è l’intrigante tema della Collettiva alle Grotte Boldini organizzata dalla “Star Art” di Fermo che si inaugurerà a Ferrara il 25 <strong>aprile</strong> alle 17 e durerà fino al 5 maggio 2015. Mi ritornano in mente le parole di Balthus quando la Tate Gallery, che stava organizzando una mostra su di lui, gli chiese del materiale autobiografico e la sua risposta fu :”Il modo migliore di cominciare è dire che Balthus è un pittore del quale non si sa nulla. E ora guardiamo i suoi quadri.” La mostra invita gli artisti a presentare accanto ad opere libere anche autoritratti con tecniche varie di pittura, grafica o foto rielaborate. Da qui nasce il tema ”Pittori allo specchio” In effetti, in un discorso più ampio, tutte le opere di un artista sono lo specchio della sua storia, del suo affascinante volto sconosciuto forse anche a se stesso. Fare nello specifico un autoritratto è impegnativo perché, più che una Volo, 2009, acrilico su tela, cm. 50x50 copia dal vero, implica che esca da esso il proprio mondo più intimo, un offrirsi ad una lettura che vada oltre i tratti somatici rappresentati. Balthus nel suo autoritratto “Il Re dei gatti” è un maestro nel presentarsi al mondo fuori dagli schemi accademici con la complicità di un gatto che rappresenta il suo io libero ed anticonformista. Il grande Escher, nelle sue straordinarie “Immagini riflesse”, è un esempio di come il suo essere artista si rifletta nelle sue opere grafiche attraverso affascinanti auto- Griscia della Fertilità, 2010, acrilico su tela, cm. 50x100 Autoritratto risorto di Griscia innamorata (da un disegno andato distrutto degli anni Novanta), 2015, acrilico su tela, cm. 100x100 ritratti, calati in un mondo surreale ma riconoscibile anche attraverso oggetti comuni che diventano preziosi per chi li guarda, grazie alla magia delle rappresentazioni. E che dire di Magritte, autore di inquietanti autoritratti come “L’assassino minacciato” o “La chiaroveggenza” o “Lo stregone”, nel quale si raffigura con quattro braccia? Per non parlare dei sorprendenti autoritratti di Dalì: basti ricordare il dipinto di Dalì nudo, in contemplazione davanti ai misteri rivelati dell’universo, dove fissa sulla tela quello che lui definisce “lo spazio sospeso dove gli esseri, gli oggetti, appaiono come corpi estranei fluttuanti nello spazio”. E gli altri con Gala, sua musa: “Coppia con le teste piene di nuvole” dove le loro sagome si aprono sul cielo e sulla spiaggia di Porto Lligat e l’altro straordinario incompiuto, “Dalì di spalle dipinge Gala”, in cui entrambi si riflettono in più specchi. In effetti possiamo dire che l’opera d’arte di tutti i tempi è lo specchio in cui l’artista si riflette e nel momento in cui è realizzata si anima agli occhi di chi la guarda e si rianima all’infinito in un gioco di specchi che nel catturare lo spettatore gli rimanda un nuovo volto di sé , forse il suo vero “io” in cui ritrovarsi e riconoscersi. Certo questo è un dono dei grandi dell’arte, ma comunque è “Il linguaggio dell’arte” che nobilita e riscatta la qualità dell’opera attraverso questo riflettersi negli occhi di chi la guarda e ritrova l’immagine più profonda di sé. In fondo non c’è artista che non si chieda, almeno una volta nella vita, perché crea, considerando che il più delle volte lo fa a proprie spese, con fatica, in un mondo che non lo sostiene. È un bisogno incontenibile di esternare che c’è dell’altro da scoprire per dare gusto al vivere quotidiano, è un atto d’amore verso la vita che vuole essere riconosciuta in tutte le sue pieghe oltre il dolore, perché sa anche donare gioia, meraviglia, emozione; basta abbandonarsi al flusso creativo che sostiene tutto il Pianeta dalla notte dei tempi. Griscia Tufano - Via delle Terme, 5 - 50123 Firenze - Cell. 333 2814583 www.grisciart.it - grisciatufano@libero.it - grisciartufano@virgilio.it Griscia Tufano 17