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Griscia Tufano<br />
a Ferrara: “pittrice allo specchio”<br />
Il riflesso della vera essenza di noi stessi<br />
racchiusa nelle pieghe dell’anima<br />
di Griscia Tufano (pittrice e scrittrice)<br />
“ Pittori allo specchio” è l’intrigante tema della Collettiva<br />
alle Grotte Boldini organizzata dalla “Star<br />
Art” di Fermo che si inaugurerà a Ferrara il 25<br />
<strong>aprile</strong> alle 17 e durerà fino al 5 maggio 2015.<br />
Mi ritornano in mente le parole di Balthus quando la Tate<br />
Gallery, che stava organizzando una mostra su di lui, gli chiese<br />
del materiale autobiografico e la sua risposta fu :”Il modo migliore<br />
di cominciare è dire che Balthus è un pittore del quale<br />
non si sa nulla. E ora guardiamo i suoi quadri.”<br />
La mostra invita gli artisti a presentare accanto ad opere libere<br />
anche autoritratti con<br />
tecniche varie di pittura,<br />
grafica o foto rielaborate.<br />
Da qui nasce il tema<br />
”Pittori allo specchio”<br />
In effetti, in un discorso più<br />
ampio, tutte le opere di un<br />
artista sono lo specchio<br />
della sua storia, del suo<br />
affascinante volto sconosciuto<br />
forse anche a se<br />
stesso. Fare nello specifico<br />
un autoritratto è impegnativo<br />
perché, più che una<br />
Volo, 2009, acrilico su tela, cm. 50x50<br />
copia dal vero, implica che<br />
esca da esso il proprio<br />
mondo più intimo, un offrirsi<br />
ad una lettura che vada oltre i tratti somatici rappresentati.<br />
Balthus nel suo autoritratto “Il Re dei gatti” è un maestro nel<br />
presentarsi al mondo fuori dagli schemi accademici con la<br />
complicità di un gatto che rappresenta il suo io libero ed anticonformista.<br />
Il grande Escher, nelle sue straordinarie<br />
“Immagini riflesse”, è un esempio di come il suo essere artista<br />
si rifletta nelle sue opere grafiche attraverso affascinanti auto-<br />
Griscia della Fertilità, 2010, acrilico su tela, cm. 50x100<br />
Autoritratto risorto di Griscia innamorata<br />
(da un disegno andato distrutto degli anni<br />
Novanta), 2015, acrilico su tela, cm. 100x100<br />
ritratti, calati in un mondo surreale<br />
ma riconoscibile anche attraverso<br />
oggetti comuni che diventano<br />
preziosi per chi li guarda, grazie<br />
alla magia delle rappresentazioni.<br />
E che dire di Magritte, autore<br />
di inquietanti autoritratti come<br />
“L’assassino minacciato” o “La<br />
chiaroveggenza” o “Lo stregone”,<br />
nel quale si raffigura con quattro<br />
braccia? Per non parlare dei sorprendenti<br />
autoritratti di Dalì: basti<br />
ricordare il dipinto di Dalì<br />
nudo, in contemplazione davanti<br />
ai misteri rivelati dell’universo,<br />
dove fissa sulla tela quello che<br />
lui definisce “lo spazio sospeso<br />
dove gli esseri, gli oggetti, appaiono<br />
come corpi estranei fluttuanti<br />
nello spazio”. E gli altri con Gala, sua musa: “Coppia con le teste<br />
piene di nuvole” dove le loro sagome si aprono sul cielo e sulla spiaggia<br />
di Porto Lligat e l’altro straordinario incompiuto, “Dalì di spalle dipinge<br />
Gala”, in cui entrambi si riflettono in più specchi.<br />
In effetti possiamo dire che l’opera d’arte di tutti i tempi è lo specchio in<br />
cui l’artista si riflette e nel momento in cui è realizzata si anima agli occhi<br />
di chi la guarda e si rianima all’infinito in un gioco di specchi che nel<br />
catturare lo spettatore gli rimanda un nuovo volto di sé , forse il suo vero<br />
“io” in cui ritrovarsi e riconoscersi. Certo questo è un dono dei grandi<br />
dell’arte, ma comunque è “Il linguaggio dell’arte” che nobilita e riscatta<br />
la qualità dell’opera attraverso questo riflettersi negli occhi di chi la<br />
guarda e ritrova l’immagine più profonda di sé.<br />
In fondo non c’è artista che non si chieda, almeno una volta nella vita,<br />
perché crea, considerando che il più<br />
delle volte lo fa a proprie spese, con<br />
fatica, in un mondo che non lo sostiene.<br />
È un bisogno incontenibile di esternare<br />
che c’è dell’altro da scoprire per<br />
dare gusto al vivere quotidiano, è un<br />
atto d’amore verso la vita che vuole<br />
essere riconosciuta in tutte le sue pieghe<br />
oltre il dolore, perché sa anche<br />
donare gioia, meraviglia, emozione;<br />
basta abbandonarsi al flusso creativo<br />
che sostiene tutto il Pianeta dalla notte<br />
dei tempi.<br />
Griscia Tufano - Via delle Terme, 5 - 50123 Firenze - Cell. 333 2814583<br />
www.grisciart.it - grisciatufano@libero.it - grisciartufano@virgilio.it<br />
Griscia Tufano<br />
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