10.07.2015 Views

Analisi della comunicazione tra pediatra e madre attraverso l ...

Analisi della comunicazione tra pediatra e madre attraverso l ...

Analisi della comunicazione tra pediatra e madre attraverso l ...

SHOW MORE
SHOW LESS
  • No tags were found...

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

prospettiva Argyle 18 ha individuato tre aspetti <strong>della</strong> <strong>comunicazione</strong> non verbalenell’uomo, ognuno dei quali è dotato di funzioni specifiche e ha diverse origini filogenetiche:a) <strong>comunicazione</strong> non verbale utilizzata per comunicare atteggiamenti interpersonali,stati emotivi e per controllare la situazione sociale immediata. Esempi di atteggiamentiinterpersonali sono: simpatia, antipatia, superiorità, inferiorità, postura delcorpo, espressioni del volto, tono <strong>della</strong> voce, aspetto esteriore, ecc. Tutti questi <strong>tra</strong>tti influenzanonotevolmente la <strong>comunicazione</strong> verbale e integrano la comprensibilità delmessaggio. Gli atteggiamenti interpersonali sono caratteristici <strong>della</strong> <strong>comunicazione</strong> u-mana e non si riscon<strong>tra</strong>no fra gli animali; b) <strong>comunicazione</strong> non verbale che ha comefunzione quella di integrare e sostenere la <strong>comunicazione</strong> verbale. Questo aspetto è presentesolo nell’uomo in quanto è coordinato al linguaggio verbale; c) <strong>comunicazione</strong>non verbale che ha lo scopo di sostituire il linguaggio verbale quando particolari situazionidovute a cause esterne (rumore, distanza che impedisce la <strong>comunicazione</strong> verbale)o interne agli interlocutori (deficienze nell’apparato uditivo) sono usati dei linguaggi asegni.Il tipo di approccio che Ekman 19 e Friesen 20 hanno usato nel campo <strong>della</strong> <strong>comunicazione</strong>non verbale è di tipo globale: questi ricercatori hanno considerato non un solo a-spetto del comportamento motorio, ma tutti gli aspetti nel loro complesso. Infatti, poichéle attività delle varie parti del corpo possono avere funzioni equivalenti o sostitutive,gli studi condotti su un solo tipo di attività fornirebbero un quadro incompleto diquanto avviene nella realtà comportamentale e comunicativa delle interazioni sociali.Inoltre questi due Autori si sono occupati dello sviluppo <strong>della</strong> metodologia più idoneaper lo studio del comportamento non verbale, tenendo in considerazione il singolo individuocon i suoi atteggiamenti, sentimenti, <strong>tra</strong>tti <strong>della</strong> personalità, la comprensionedell’interazione sociale, <strong>della</strong> sua natura, delle condizioni e caratteristiche <strong>della</strong> <strong>comunicazione</strong>,delle impressioni che gli interagenti ne ricavano, dello stile e delle abilità interpersonaliche si manifestano in questa interazione.18 Argyle M., The Psychology of Interpersonal Behaviour, Harmondsworth, Penguin, 1972.19 Ekman P. e Friesen W.V., Hand Movements, Journal of Communication, 12, 1972, pp. 353 –374.20 Ekman P. e Friesen W.V., The Reportiere of Non Verbal Behaviour, Semiotica, 1, 1969, pp.49 – 98.16

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!