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Analisi della comunicazione tra pediatra e madre attraverso l ...

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Capitolo 1.2.4 Il comportamento visivoLo sguardo svolge un ruolo molto importante nel comunicare atteggiamenti interpersonalie per instaurare relazioni di diverso tipo. La terminologia usata per questo segnalenon verbale varia notevolmente: Cook 45 parla di «direzione dello sguardo» mentre Argyle46 di «movimenti degli occhi» fra cui distingue «lo sguardo» (durante l’interazioneil soggetto A guarda il soggetto B nella regione degli occhi in maniera intermittente eper brevi periodi) dal «contatto visivo» (quando en<strong>tra</strong>mbi gli interlocutori si guardanonella regione degli occhi). Lo sguardo è una parte fondamentale dell’espressione globaledel volto ed è molto espressivo. Il bisogno di guardare il nostro interlocutore negli occhiindica quanto lo sguardo sia importante nella <strong>tra</strong>smissione di messaggi. È proprio perquesto motivo che gli occhi sono la parte del nostro corpo che viene guardata di più durantele interazioni. Molteplici sono le funzioni dell’interazione visiva: lo sguardo svolgeun ruolo importante nel comunicare atteggiamenti interpersonali e nell’instaurarerapporti; è strettamente connesso con la <strong>comunicazione</strong> verbale, durante la quale ci aiutaa captare informazioni relative alle reazioni del nostro interlocutore; inoltre alcune modalitàdi interazione visiva sono utilizzate per regolare la sincronizzazione del dialogo;ecc. Le ricerche che si sono attuate sui modelli di interazione visiva hanno tenuto contosoprattutto <strong>della</strong> relazione esistente fra sguardo e atteggiamento interpersonale comunicato(interesse, preferenza, dominanza). Alcuni studiosi hanno ipotizzato chel’ascoltatore che non guarda dà l’impressione di rifiuto o di indifferenza verso il comunicante;e colui che guarda troppo, restando in silenzio, dà l’impressione di essere unapersona s<strong>tra</strong>na, deviante. Questi studi hanno dimos<strong>tra</strong>to sperimentalmente che i soggettiguardano di più le persone che sono di loro gradimento. Altri ricercatori hanno scopertoche, durante le interazioni, le persone più distanti sono guardate di più: aumentando lavicinanza fisica, diminuisce la <strong>comunicazione</strong> visiva. Forse ognuno di noi ha sperimentatoche se si è guardati da un es<strong>tra</strong>neo in un luogo pubblico per un periodo di breve durata,ci si sente lusingati e si ricambia lo sguardo. Le cose cambiano se l’es<strong>tra</strong>neo continuaa guardarci insistentemente: si avverte subito uno stato di disagio, di ansia, di sensazionispiacevoli. Lo sguardo è anche usato per avviare incontri, per salutare, per av-45 Cook M., Interpersonal Perception, Harmondsworth, Penguin, 1971.46 Argyle M., Bodily Communication, London, Methen, 1975.32

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