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Analisi della comunicazione tra pediatra e madre attraverso l ...

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ficato da parte del bambino. Questo fenomeno può anche non essere dovuto ad una necessariaassociazione casuale con uno stimolo incondizionato che scatena le risposteemotive. Si era già detto che la Bridges ha osservato che all’età di due anni circa sonopresenti, nei bambini, la maggior parte degli schemi comportamentali emotivi che costituisconola gamma espressiva che si ritrova nei soggetti adulti. L’Autrice ha inoltre evidenziatoun fatto molto importante: nei bambini allevati in ambienti normalmente stimolantilo sviluppo delle emozioni, evidenziabile at<strong>tra</strong>verso il comportamento esibitodai bambini stessi, segue un ordine preciso, dal quale si può dedurre che certe configurazionistimolanti sono attive solo ad una certa fase dello sviluppo e di maturazione (fisiologicae cognitiva) dell’individuo e non prima. Secondo questa ricercatrice, infatti,solo a partire da una certa emozione se ne può sviluppare una successiva e non viceversa,e alla risposta comportamentale corrisponde una soggettività via via più ricca, diversificatae qualitativamente nuova. Si passerebbe in questo modo dall’eccitazione generalizzata(esistenza <strong>della</strong> semplice alternativa di presenza o assenza di una reazione emotivadi carattere globale e per pochi stimoli chiave) ad una suddivisione delle emozioniche è un indice dell’emergenza di una nuova complessità strutturale. Resta implicito chenon si deve ritenere che un aumento delle capacità complessive di un comportamentopiù strutturato sia completamente indipendente dall’apprendimento o es<strong>tra</strong>nea ai condizionamentiambientali. Possiamo a questo punto tentare una analisi del processo di maturazionee di comparsa delle emozioni in rapporto alla coscienza. Le emozioni primariesembrano avere caratteristiche di universalità, favoriscono la unitarietà dell’esperienzaconscia e contribuiscono alla stabilizzazione del senso di sé e delle interazioni fra sé el’ambiente. Gli aspetti cognitivi di una emozione variano con l’età, l’esperienza e il contesto:in altre parole avviene un cambiamento nella qualità e nella complessità <strong>della</strong> vitaemotiva che va di pari passo con la crescita cognitiva. Se infatti nel neonato l’esperienzaconscia è dapprima dominata da eventi globali, semplici e di carattere affettivo sensoriale,nelle fasi successive dello sviluppo, si focalizza sempre di più spostandosi dal livelloaffettivo - percettivo ad un livello che potremmo chiamare affettivo - cognitivo. Nelleprime settimane di vita il bambino ha una consapevolezza limitata e riguardante per lopiù i cambiamenti degli stimoli interni ed esterni, con una componente emotiva modesta,se non del tutto inesistente. Le prime interazioni che il bambino esibisce con le personee gli oggetti dell’ambiente esterno sono basate più sui processi che determinano i46

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