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Analisi della comunicazione tra pediatra e madre attraverso l ...

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del corpo possono essere toccate e da parte di chi può essere effettuato questo tipo dicontatto. Nella cultura occidentale toccare un es<strong>tra</strong>neo, a meno che il contatto non avvengacasualmente, è una regola che difficilmente è infranta. Fanno eccezione le situazionidi saluto, di presentazione e di congedo. In culture come quelle giapponese e inglesele restrizioni sono molto rigide ed è estremamente insolito che questo divieto siainfranto, mentre nelle culture africana e araba il contatto fisico è usato in un numerosvariato di situazioni e circostanze. Eibl - Eibesfeldt 31 ha rilevato che alcuni popoli indiani,in segno di saluto, strofinano le labbra sulla guancia del partner con movimentilaterali del capo, oppure esibiscono un altro contatto fisico amichevole che consiste nellaconfricazione nasale (punta del naso contro punta del naso). Questo tipo di segnale siritrova anche in altri popoli. Altri tipi di contatto fisico amichevoli sono saluti quali:l’abbraccio, la carezza, il bacio e alcune forme di palpeggiamento di varie parti del corpo,quest’ultimo prodotto con chiara intenzione sessuale. La stretta di mano può essereinserita nella categoria del contatto fisico, ma come comportamento esibito in situazioniformali. La mano, infatti, è la parte del corpo umano che può esprimere una gammamolto svariata di significati: la stretta può essere più o meno prolungata, la carezza puòessere innocente o audace, può <strong>tra</strong>smettere sostegno o conforto, può guidare, può darepacche sulle spalle come incoraggiamento, può dare pizzicotti, anche questi interpretabilia seconda del partner con cui si svolge l’interazione e a seconda del contesto in cuiessa avviene. Alcuni studiosi sostengono che il contatto fisico deriva dal bisogno infantiledi cercare protezione e sicurezza presso la <strong>madre</strong> o i congeneri in situazioni cheprovocano nel soggetto paura o angoscia: in questi casi, infatti, il contatto con la <strong>madre</strong>ha carattere rassicurante. Ogni individuo occupa un suo spazio personale che è consideratocome una zona cuscinetto o di difesa del singolo e che gli altri individui non possonoinvadere senza provocare disagio nell’altro. Si può considerare quest’area cuscinettocome una bolla o una sfera protettiva che un organismo mantiene fra sé e gli altri. Percui la distanza che le persone mantengono fra di loro, nei loro rapporti interpersonali, èun segnale non - verbale che indica vicinanza/distanza o prossimità. Il modo con cui gliindividui si rapportano in base a questo segnale non verbale segue delle regole ben pre-31 Eibl – Eibesfeldt I., Ethology: The Biology of Behaviour, New York, Holt, Rinehart &Winston, 1970, <strong>tra</strong>d. It., I fondamenti dell’etologia. Il comportamento degli animali edell’uomo, Milano, Adelphi, 1976.22

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