Edizione nÃ‚Â° 25 del 29-06-2008 (pdf - Webdiocesi

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16 N 29 giugno '08 Stefano Facchini* ei mesi scorsi i Comuni possessori di quote Aimag hanno deciso di vendere a privati una parte consistente (25%) di quelle possedute. Alcuni cittadini e un comitato hanno promosso la raccolta di firme per un referendum contro questa vendita di quote, ottenendo di celebrarlo il prossimo mese di settembre. I Comuni sostengono che non si tratta di vera e propria “privatizzazione” perché rimarrebbero proprietari della maggioranza di Aimag e che non cercano un privato qualsiasi ma un “partner industriale” per gestire meglio alcuni servizi e spuntare prezzi migliori per l’acquisto del gas mentre per quanto riguarda i prezzi dell’acqua non li decide né il Comune, né i privati, ma una agenzia territoriale autonoma (ma di nomina pubblica). I sostenitori del referendum invece sono convinti che la vendita di un’alta percentuale delle quote - che segue la cessione del 10% dell’azienda fatta a suo tempo alle due Fondazioni Cassa di risparmio di Carpi e Mirandola - prelude ad una sostanziale privatizzazione, con conseguenti futuri aumenti delle tariffe a carico dei cittadini. Il “privato” per sua natura, ha l’obiettivo di fare utili, non di fornire servizi indispensabili alla popolazione ad un prezzo equo! Alcune considerazioni: - Aimag sembra una azienda sana che produce utili, che finiscono ogni anno nelle casse dei comuni proprietari (o delle Fondazioni, che li ridistribuiscono sul medesimo territorio). Perché venderne una parte rinunciando così ad importanti risorse future? Una risposta che ho sentito dice: servono tanti soldi per sistemare ed ammodernare una rete idrica bucata ed obsoleta. Ma se il problema è un finanziamento, perché non lo si va a chiedere direttamente là dove ci sono i soldi? Non serve un intermediario per presentarsi in banca: il fatto di essere enti pubblici, per di più azionisti di una azienda sana e compartecipata da due fondazioni ex-bancarie dovrebbe già essere una garanzia sufficiente per ottenere prestiti, di natura sia pubblica che privata. - Alcuni sostengono che il partner industriale serve perché in Aimag non ci sono tutte le competenze necessarie per la gestione efficace ed efficiente dei servizi. Pare difficile da sostenere tale ipotesi, dal momento che Aimag si occupa, da sempre, di acqua, gas e rifiuti ed è unanimemente considerata una sana e buona azienda da tutti i punti di vista. Se serve una “consulenza straordinaria” per opere straordinarie, si cercherà sul mercato il miglior consulente, non si vende un quarto di un patrimonio per comprare una consulenza! - Un’altra ipotesi possibile, ma non dichiarata esplicitamente, è quella che ORDINE DEL GIORNO DEL SINDACATO NAZIONALE PENSIONATI CISL Il Comitato esecutivo del sindacato pensionati Cisl si è riunito per discutere il documento di riforma del modello contrattuale e delle regole di democrazia e di rappresentanza, che integra la proposta unitaria del novembre scorso per valorizzare il lavoro e far crescere il Paese. In questo modo si completa il quadro delle rivendicazioni sindacali che pongono al centro lo sviluppo, la difesa e la crescita del lavoro, la tutela del potere d’acquisto delle pensioni e dei salari, le politiche sociali, le regole della contrattazione e della rappresentanza. A proposito di quest’ultima il sindacato chiede che siano resi espliciti il ruolo e la rappresentanza dei sindacati dei pensionati negli Enti previdenziali, partecipando direttamente al voto assieme ai lavoratori. Ribadisce l’impegno e la volontà di partecipare attivamente al confronto con il Governo sulle politiche previdenziali, sociali ed economiche per migliorare le condizioni di reddito e di sicurezza sociale dei pensionati. Pertanto, richiede che sia ripresa immediatamente la trattativa, come previsto dal Decreto Ministeriale del 10 dicembre scorso, per concordare gli ulteriori aumenti delle pensioni rispetto a quelli dovuti all’inflazione dell’1,6%, CULTURA E SOCIETA' CULTURA E SOCIETA' A settembre i cittadini di Carpi saranno chiamati a pronunciarsi sul referendum contro la privatizzazione di Aimag Privati: parliamone! riguarda la necessità, da parte dei comuni, di somme ingenti oggi, in tempi brevi e senza costi (bancari).Se tale necessità riguarda il finanziamento di un’opera straordinaria ed urgente per il territorio, i comuni dovrebbero indicare con chiarezza di quale opera si tratta: la piscina, la nuova sede comunale, il nuovo ospedale… Non credo sia saggio vendere quello che è forse l’ultimo dei “gioielli di famiglia” per finanziare il normale piano di investimenti. Se invece la somma serve per pagare una parte dei debiti che hanno i comuni, questo va dichiarato e significa che chi ha amministrato negli anni passati lo ha fatto accumulando un debito che non è più “sostenibile” con gli strumenti ordinari. La vendita di una grande parte di Aimag può essere lo strumento straordinario individuato: occorre valutare bene se è uno strumento efficace per raggiungere l’obiettivo e tenere presente che si rinuncia ad entrate future: i comuni che hanno speso troppo in passato, dovranno poi spendere meno in futuro! - Un’altra motivazione è quella della “massa critica”: un po’ tutte le municipalizzate si sono unite, si sono privatizzate (Aimag però non sarà privatizzata…) sono diventate in alcuni casi grandi aziende multinazionali, per poter gestire acqua, gas, rifiuti, perché i costi e i Stefano Facchini prezzi di tali servizi sono troppo elevati... In questo caso occorre fare chiarezza: se ciò che necessita è la “massa critica” non serve la vendita di un quarto dell’azienda ai privati, rimanendo una azienda di dimensioni identiche a quelle di prima; è necessario comprare altre aziende più piccole, fondersi con altre aziende di dimensioni simili o trovare un compratore a cui vendere l’intera azienda: in questo caso non è difficile trovare acquirenti, colossi internazionali come Eni o Enel o colossi più vicini come Hera non vedono l’ora di espandersi. - L’ultima motivazione riguarda il prezzo del gas da acquistare. Qui credo occorra confrontare innanzitutto i prezzi di acquisto di Aimag e degli altri competitori negli ul- Rubrica a cura della Federazione Nazionale Pensionati CISL Carpi - Viale Peruzzi - tel. 059 682322 Mirandola - Via Marsala 53 - tel. 0535 21259 Modena - Numero verde gratuito 800 031333 quando ormai ha invece raggiunto il 3,6%. Si ribadiscono le nostre priorità: apertura immediata della trattativa con il Governo; estensione graduale della quattordicesima mensilità in continuità con l’accordo del luglio 2007 e in un quadro temporale definito; modifica del meccanismo di adeguamento automatico delle pensioni secondo un tasso di inflazione tendenzialmente reale ed un “paniere” impostato sui reali bisogni dei pensionati per adeguare il potere d’acquisto al costo della vita; incremento delle detrazioni fiscali sui redditi da pensione e unificazione timi anni, nei quali si è assistito alla decuplicazione del prezzo del petrolio, cui il prezzo del gas è ancora strettamente legato. Se i prezzi spuntati da Aimag in anni di crescita esponenziale dei prezzi non sono molto diversi da quelli ottenuti dalle altre aziende più grandi, questo risulta essere un argomento “spuntato”. In ogni caso credo siano a disposizione altri strumenti quali accordi, alleanze, consorzi tra soggetti che, pur rimanendo distinti, si alleano per acquistare insieme maggiori quantitativi di gas a prezzi inferiori. Ora veniamo al privato: per quali motivi dovrebbe essere interessato a comprare? Perchè entrare in una società che rimane a maggioranza pubblica, dove i prezzi sono decisi da altri e le decisioni più importanti devono rimanere pubbliche? Perché investire molti soldi in una società che rimane e rimarrà (?) pubblica e che deve garantire un servizio pubblico a prezzi equi? I motivi appaiono gli stessi che valgono oggi per i comuni: gli utili da distribuire! Le buone ragioni che spingono un privato a comprare quote di Aimag appaiono quindi le stesse che dovrebbero consigliare i comuni a non venderle! Qui si tratta di decidere: globale o locale? Francesco Gesualdi all’inaugurazione del Mercato contadino ci ha sostanzialmente detto che non occorre essere “no-global” incalliti per capire che più una serie di risorse e di scelte sono vicine al territorio dove si producono e consumano, meglio è per quel territorio. Forse è vero anche per le banche, sicuramente lo è per l’acqua! C’è ancora tempo per parlare e confrontarsi, per rispondere alle legittime domande dei cittadini e fornire argomenti e dati precisi. Il referendum credo potrebbe ancora essere evitato (nel caso i comuni si convincano della opportunità di non vendere). Se si dovesse celebrare, l’importante è che i cittadini vengano messi a conoscenza di tutti gli elementi utili ad esprimere una scelta. Questo è un compito che non spetta solo al comitato referendario, ma anche e soprattutto agli stessi comuni e ad Aimag. della area fiscale non tassata già nel prossimo Documento di Programmazione Economica; eliminazione del divieto di cumulo del reddito da pensione con quello da lavoro. Il Comitato esecutivo richiama, inoltre, la proposta sindacale di legge di iniziativa popolare sulla non autosufficienza ritenendo prioritari: l’approvazione della legge contenente le linee- guida del disegno di legge sottoscritto da oltre mezzo milione di cittadini italiani, l’impegno di spesa nella prossima legge finanziaria per costituire il fondo e assicurare un sistema di servizi con interventi universalistici, il rilancio delle vertenze territoriali (contrattazione di II livello) sulle politiche fiscali, tariffarie, sociali, sanitarie e per qualificare la spesa pubblica locale. “QUATTORDICESIMA”: PRIME VERIFICHE * Direttore Caritas Diocesana Carpi L’Inps ha liquidato circa 3.066.000 pensioni nel mese di ottobre 2007 per un importo di 980 milioni di euro. Altri 400.000 pensionati hanno ricevuto la richiesta di dichiarare i loro redditi, in vista della possibilità di ottenere la somma aggiuntiva. Non è ancora noto il numero di coloro che hanno risposto positivamente e che hanno diritto alla quattordicesima a partire dal 2007.
CASA FAMIGLIA “VENITE ALLA FESTA” La casa famiglia è un famiglia che dal 1994 ha deciso di aprire le proprie porte a chiunque abbia bisogno. È una struttura adibita all’accoglienza di minori e ragazze madri. Attualmente la Casa Famiglia ospita 4 minori. I ragazzi in servizio civile partecipano alla vita di casa occupandosi degli accompagnamenti dei minori alle attività al di fuori della sede, dell’ affiancamento durante i compiti scolastici, dell’organizzazione di momenti ricreativi e sportivi e parteciperanno inoltre al soggiorno estivo insieme ad ospiti ed operatori della comunità ORATORIO S. MARIA MAGGIORE DI MIRANDOLA Il centro giovanile parrocchiale è rivolto in particolare a ragazzi in età preadolescenziale e adolescenziale (12 – 18 anni circa), appartenenti alle diverse fasce sociali del territorio. Gli obiettivi sono: favorire il dialogo e l’ascolto all’interno dei luoghi di aggregazione, porre attenzione alla dimensione affettiva importante per il percorso di crescita, favorire l’interazione tra ragazzi e ragazze di etnie e culture diverse, proporre iniziative di aggregazione e divertimento suscitando relazioni costruttive all’interno delle compagnie. Il giovane in Servizio Civile affiancherà i ragazzi nello svolgimento dei compiti, terrà i contatti con gli insegnanti della scuola, proporrà e organizzerà attività ludiche, sportive e laboratoriali, gite e uscite e feste (Natale, carnevale, Sabato sera,…), promuoverà iniziative di animazione musicale e teatrale, parteciperà a campi estivi fuori sede, sosterrà i minori in difficoltà con progetti educativi personali, per periodi ed obiettivi definiti. ASSOCIAZIONE “PORTA APERTA” – CENTRO D’ASCOLTO La principale finalità del Centro di ascolto e di accoglienza Porta Aperta è la promozione di tutti coloro che, nelle diverse condizioni, si rivolgono al centro: sostiene ed accompagna le persone in difficoltà morale e materiale attraverso l’ascolto, la ricerca lavoro, gli interventi in generi alimentari, l’orientamento e la tutela dei diritti, l’accompagnamento alle persone in difficoltà, l’organizzazione UOMO DONNA BAMBINO IL SERVIZIO CIVILE VOLONTARIO CON LA CARITAS DI CARPI La Caritas Diocesana di Carpi anche quest’anno 2008-2009 offre ai giovani la possibilità di spendere un anno della propria vita impegnato al fianco di chi si trova nel bisogno, inserito in servizi di utilità sociale. PER CHI? Per tutti i giovani di nazionalità italiana dai 18 ai 28 anni. QUANTE ORE? 30 ore alla settimana suddivise in 5 o 6 giorni lavorativi QUALE RETRIBUZIONE? 433,80 mensili, con copertura assicurativa e previdenziale DOVE? La Caritas di Carpi offre la possibilità del Servizio Civile nelle sedi descritte in questa pagina di momenti di incontro e integrazione per stranieri. Il giovane in servizio civile gestirà l’accoglienza e il monitoraggio degli utenti, l’inserimento dei loro dati, parteciperà agli incontri d’équipe degli operatori, accompagnerà ed affiancherà le persone che usufruiscono delle borse – lavoro. Organizzerà inoltre incontri, laboratori, e iniziative di sensibilizzazione del territorio per promuovere la solidarietà e l’integrazione sociale. ASSOCIAZIONE “PORTA APERTA” – PROGETTO “RECUPERANDIA” ll progetto “Recuperandia” nasce per promuovere un nuovo stile di vita maggiormente consapevole della li- mitatezza delle risorse e del degrado degli ambienti, evitando gli sprechi. L’idea di base è distogliere dal normale ciclo dei rifiuti una vasta quantità di oggetti, ritenuti inutili, donare loro nuova vita mettendoli a disposizione sia delle persone in condizione di disagio economico sia di chiunque voglia avere uno sguardo attento all’ambiente. È sta- A B B I G L I A M E N T O to aperto a questo scopo un Centro di raccolta -riparazione- vendita di oggetti e materiali usati, che ospita occasioni formative dedicate a bambini e ragazzi di scuole, parrocchie e Associazioni. Il ragazzo in Servizio Civile si occuperà della accoglienza degli utenti, dell’accompagnamento delle persone che usufruiscono delle borse – lavoro, parte- 29 giugno '08 17 ciperà alle équipe e affiancherà gli operatori nell’ideazione e nella gestione delle proposte formative. “AGAPE DI MAMMA NINA ONLUS” E’ una Casa di Accoglienza per mamme in difficoltà. Si pone in continuità rispetto allo spirito di Mamma Nina e si caratterizza come luogo sicuro in cui sperimentare, attraverso un’atmosfera familiare, quelle sicurezze che favoriscono il percorso di crescita personale, il raggiungimento dell’autonomia, l’assunzione di responsabilità. In Agape la mamma ha un’occasione per rileggere la propria situazione di vita e affrontare le difficoltà incontrate. Il ragazzo in Servizio Civile affiancherà le ospiti e i bambini nelle attività di vita quotidiana del centro , socializzerà con gli ospiti nei momenti dove non sono presenti attività strutturate, accompagnerà gli utenti nelle attività fuori dalla sede ed aiuterà i bambini nello svolgimento dei compiti. COOPERATIVA SOCIALE “IL MANTELLO” È un centro per l’inserimento lavorativo di adulti svantaggiati o in condizione di disagio sociale. Gestisce il Centro di Prima Accoglienza per immigrati del Comune, struttura in cui trovano ospitalità temporanea immigrati singoli o famiglie; si occupa, inoltre, di un servizio di mediazione sociale ed organizza eventi sul territorio soprattutto a carattere multietnico, per la diffusione di una cultura che superi il pregiudizio e si orienti sempre più all’integrazione. A questo scopo collabora con alcune associazioni di stranieri presenti sul territorio. Il ragazzo in Servizio Civile si occuperà di mediazione sociale attraverso le visite famigliari nelle case popolari, accompagnerà i bambini ospiti del Centro di Prima Accoglienza nei compiti pomeridiani, parteciperà all’ideazione e alla realizzazione di eventi di socializzazione e di promozione all’interculturalità, accompagnerà gli utenti nell’orientamento e nell’uso dei servizi del territorio. AFFRETTATI, IL BANDO SCADE IL 7 LUGLIO! Info Benedetta Rovatti 340 8285946 curiacaritas@tiscali.it UOMO DONNA BAMBINO Strada Statale Modena-Carpi 290 - Appalto di Soliera - Modena - Tel. 059/5690308 Orari: dal martedì al venerdì dalle 9.45 alle 12.45 e dalle 15.30 alle 19.45 • sabato dalle 9.30 alle 20 orario continuato • lunedì dalle 15.30 alle 19.45
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