Edizione n° 25 del 29-06-2008 (pdf - Webdiocesi
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L’Anno Paolino<br />
nella diocesi<br />
di Carpi<br />
In occasione <strong>del</strong>l’apertura<br />
<strong>del</strong>l’anno paolino, monsignor<br />
Elio Tinti ha preparato una<br />
nota pastorale che sarà diffusa<br />
la prossima domenica e<br />
pubblicata nel prossimo<br />
numero di Notizie.<br />
Due sono le parrocchie <strong>del</strong>la<br />
diocesi intitolate alla Conversione<br />
di San Paolo, Concordia<br />
e Budrione, che, insieme alla<br />
Cattedrale, saranno indette<br />
“chiese giubilari”. In attesa<br />
<strong>del</strong>le indicazioni <strong>del</strong> Vescovo<br />
e <strong>del</strong>la definizione di un<br />
programma dicoesano, le due<br />
comunità hanno già in progetto<br />
alcune speciali iniziative<br />
per ricordare l’Apostolo <strong>del</strong>le<br />
genti nel bimillenario <strong>del</strong>la<br />
sua nascita.<br />
Il primato di Dio<br />
“Occorre ritornare a parlare<br />
<strong>del</strong> primato di Dio - afferma<br />
Maggioni - riportare Cristo<br />
al centro <strong>del</strong>la vita degli<br />
uomini di oggi, partendo<br />
dalla loro esistenza quotidiana”;<br />
una “missione” nella<br />
quale San Paolo, “con la<br />
sua teologia incarnata e non<br />
da tavolino”, è un “autentico<br />
maestro”. Non ha dubbi<br />
il biblista: “l’uomo di oggi<br />
è stanco di parole vuote che<br />
non toccano in profondità<br />
la sua vita, ma ha sete di<br />
parole di senso e di speranza,<br />
lo vedo quotidianamente<br />
nella mia esperienza di<br />
prete”; per questo l’Anno<br />
Paolino può costituire “una<br />
preziosa occasione per fare<br />
conoscere l’insegnamento<br />
“radicale e liberante” <strong>del</strong>l’Apostolo.<br />
“Ciò che colpisce<br />
in San Paolo - osserva<br />
don Maggioni - è<br />
l’occasionalità da cui nascono<br />
i suoi scritti, sempre<br />
legati alla necessità di risolvere<br />
qualche problema (teologico,<br />
morale, di ordinamento<br />
<strong>del</strong>la chiesa). Essi,<br />
pur nella profondità dei contenuti,<br />
sono dettati dalla<br />
stretta attualità quotidiana,<br />
da una grande pluralità di<br />
spunti ma sono al tempo<br />
stesso caratterizzati da grande<br />
unitarietà”.<br />
La vera cultura<br />
Non si tratta, insomma, di<br />
una “teologia da tavolino”,<br />
ma di un’elaborazione “che<br />
nasce dalla fede e dalla esperienza<br />
missionaria di Paolo”<br />
e che “ha sempre il baricentro<br />
in Cristo morto e risorto”.<br />
Per il biblista, l’aspetto “più<br />
affascinante <strong>del</strong>l’Apostolo è<br />
non tanto dire quello che<br />
l’uomo deve fare per Dio<br />
ma, anzitutto, quello che Dio<br />
fa per l’uomo”. Ed oggi, in<br />
un’epoca di relativismo e<br />
“pensiero debole”, colpisce<br />
anche la “radicalità, che a<br />
volte può apparire eccessiva,<br />
con cui egli afferma la<br />
sapienza e la potenza <strong>del</strong>la<br />
Croce, la forza di Dio nella<br />
debolezza <strong>del</strong>l’uomo. È<br />
come un forte richiamo a<br />
mettere questo aspetto al<br />
centro <strong>del</strong>la nostra pastora-<br />
le”. “Paolo ha rivelato il Vangelo<br />
ai sapienti e ai non<br />
sapienti, senza distinzioni”<br />
prosegue don Maggioni, secondo<br />
il quale questo è un<br />
ulteriore monito “a rivolgersi<br />
a tutti. A fare cultura non<br />
sono solo i cosiddetti uomini<br />
di cultura, i filosofi o gli<br />
opinionisti; la vera cultura<br />
viene dall’uomo”.<br />
No alle divisioni<br />
Ulteriore sottolineatura <strong>del</strong>l’Apostolo<br />
<strong>del</strong>le genti sulla<br />
quale, “per la sua attualità”,<br />
si sofferma il biblista, “la<br />
valorizzazione dei diversi<br />
carismi presenti nella comunità<br />
cristiana: manifestazioni<br />
<strong>del</strong>lo spirito a condizione<br />
che non creino divisioni<br />
ma convergano tutti<br />
verso quello stesso centro<br />
comune che è Cristo. Le<br />
specificità - ammonisce -<br />
devono esprimere la ricchezza<br />
e la profondità <strong>del</strong>la<br />
nostra fede, non dare luogo<br />
a conflitti!”. E così anche<br />
per il cammino ecumenico:<br />
“Paolo ha fondato diverse<br />
chiese, ma non ha mai accettato<br />
divisioni. Quando<br />
una comunità era in grado<br />
di reggersi da sola, egli si<br />
spostava in altre regioni e<br />
ne creava di nuove, ma ha<br />
sempre voluto che fra tutte<br />
regnassero unità e comunione,<br />
perché il Cristo annunciato<br />
è sempre lo stesso,<br />
il salvatore di ogni uomo”.<br />
Per Paolo, sottolinea il<br />
biblista, “la comunione era<br />
importante quanto l’annuncio:<br />
credo che in lui il Papa<br />
veda un forte simbolo di<br />
unità e come tale voglia proporlo<br />
oggi, in un contesto<br />
certamente diverso, ma nel<br />
quale celebrarne la figura e<br />
l’insegnamento può costituire<br />
uno stimolo e un auspicio<br />
anche per il cammino<br />
ecumenico, partendo<br />
COPERTINA COPERTINA Si apre l’Anno Paolino, indetto<br />
da Benedetto XVI a duemila anni<br />
dalla nascita <strong>del</strong>l’Apostolo <strong>del</strong>le genti<br />
Sulle sue tracce<br />
28 giugno, con un incontro ecumenico nella<br />
Il basilica di San Paolo fuori le mura, si aprirà<br />
a Roma l’Anno Paolino, indetto dal Papa in<br />
occasione <strong>del</strong> bimillenario <strong>del</strong>la nascita <strong>del</strong>l’Apostolo<br />
<strong>del</strong>le genti, che si concluderà il <strong>29</strong> giugno<br />
2009. “Far conoscere meglio il grande valore e la<br />
ricchezza <strong>del</strong>l’insegnamento di San Paolo” e “pregare,<br />
agire e operare per l’unità <strong>del</strong>la Chiesa” sono,<br />
secondo il card. Andrea Cordero Lanza di<br />
Montezemolo, arciprete <strong>del</strong>la basilica, i “compiti”<br />
affidati da Benedetto XVI alla ricorrenza giubilare.<br />
Nei prossimi giorni la Cei renderà noto il programma<br />
di iniziative per questo importante appuntamento.<br />
Del significato <strong>del</strong>l’Anno Paolino e dei suoi<br />
possibili frutti abbiamo parlato con il biblista Bruno<br />
Maggioni.<br />
San Paolo,<br />
comunicatore <strong>del</strong>la fede<br />
A Roma un’opera di Romano Pelloni<br />
“Pensando a San Paolo, comunicatore <strong>del</strong>la fede, l’ho<br />
ritratto con un microfono in mano e con, ai piedi, un<br />
personal computer dove sul video è visibile il suo martirio”.<br />
Così l’artista e scultore carpigiano Romano Pelloni<br />
ha immaginato l’apostolo <strong>del</strong>le genti quando realizzò<br />
una statua in terracotta per la facciata <strong>del</strong>la chiesa di<br />
Budrione, dedicata alla Conversione di San Paolo. Uno<br />
studio <strong>del</strong>l’opera sarà esposto nella galleria “La Pigna”<br />
di Roma (in via<br />
<strong>del</strong>la Pigna) dal<br />
27 giugno e successivamente<br />
all’interno di<br />
una mostra che<br />
sarà allestita<br />
nella Basilica di<br />
San Paolo fuori<br />
le mura, fulcro<br />
<strong>del</strong>le celebrazioni<br />
<strong>del</strong>l’Anno<br />
Paolino. Entrambe<br />
le mostre<br />
sono curate<br />
dall’Ucai<br />
San Paolo fuori le mura<br />
(Unione cattolica<br />
artisti italiani)<br />
in occasione<br />
<strong>del</strong>l’anno<br />
straordinario indetto da Benedetto XVI per ricordare<br />
San Paolo.<br />
Bruno Maggioni<br />
dalla valorizzazione di ciò<br />
che unisce e dall’ambito<br />
concreto <strong>del</strong>la carità”.<br />
Autorità e libertà<br />
Don Maggioni auspica che<br />
l’Anno Paolino “porti ad un<br />
generale rinvigorimento<br />
<strong>del</strong>la fede” ed insiste sull’importanza,<br />
“non scontata”,<br />
che “tutta la pastorale<br />
sia incentrata sul primato di<br />
Dio. Parlare di Cristo: questo<br />
è il baricentro di tutto,<br />
ciò su cui dobbiamo realmente<br />
concentrare il nostro<br />
impegno come ha fatto San<br />
Paolo… le altre cose vengono<br />
da sé”. La<br />
missionarietà, <strong>del</strong> resto, “è<br />
un compito essenziale e urgente<br />
per ogni cristiano e si<br />
traduce anche in gesti concreti<br />
d’amore: sull’esempio<br />
di Paolo occorre lasciare nel<br />
mondo tracce tangibili <strong>del</strong>l’amore<br />
di Dio attraverso il<br />
dono gratuito di sé, senza<br />
chiedere nulla in cambio e<br />
senza distinguere fra i<br />
destinatari, come il buon<br />
samaritano”. “Mi auguro -<br />
conclude il biblista - che nel<br />
corso di questo Anno la gente<br />
si avvicini di più agli scritti<br />
<strong>del</strong>l’Apostolo; anche se<br />
talvolta inquietano e possono<br />
apparire un po’ difficili<br />
non bisogna scoraggiarsi.<br />
Forse le sue pagine non saranno<br />
pienamente<br />
comprensibili, ma sono così<br />
belle che vale la pena leggerle<br />
e meditarle. Ai preti<br />
vorrei chiedere di predicarlo<br />
di più e di tenere ben<br />
presente il suo insegnamento<br />
sulla vera autorità e sull’autentica<br />
libertà”.<br />
<strong>29</strong> giugno '08<br />
Anno<br />
Paolino<br />
5<br />
San Paolo - Carpi, Cattedrale<br />
Sabato 28 giugno,<br />
Solennità dei Santi<br />
apostoli Pietro e Paolo,<br />
Benedetto XVI presiederà<br />
alle ore 18, nella<br />
Basilica di San Paolo<br />
fuori le mura, la celebrazione<br />
dei Primi Vespri<br />
<strong>del</strong>la Solennità in<br />
occasione <strong>del</strong>l’apertura<br />
<strong>del</strong>l’Anno Paolino. Alla<br />
celebrazione – informa<br />
l’Ufficio <strong>del</strong>le celebrazioni<br />
liturgiche - parteciperanno<br />
anche il<br />
patriarca ecumenico<br />
Bartolomeo I e i rappresentanti<br />
<strong>del</strong>le altre<br />
Chiese e Comunità<br />
cristiane.<br />
“Ci apprestiamo a<br />
celebrare il bimillenario<br />
<strong>del</strong>la nascita di San<br />
Paolo – ha detto<br />
all’Angelus domenica<br />
scorsa, Benedetto XVI –<br />
con uno speciale anno<br />
giubilare. Possa questo<br />
grande evento spirituale<br />
e pastorale suscitare<br />
anche in noi una rinnovata<br />
fiducia in Gesù<br />
Cristo che ci chiama ad<br />
annunciare e testimoniare<br />
il suo Vangelo, senza<br />
nulla temere”.<br />
L’Anno Paolino, annunciato<br />
dal Papa il 28<br />
giugno 2007, si concluderà<br />
il <strong>29</strong> giugno 2009.<br />
Per conoscere nel<br />
dettaglio il programma<br />
degli eventi <strong>del</strong>l’Anno<br />
dedicato a San Paolo, si<br />
può consultare il sito<br />
www.annopaolino.org.