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Edizione n° 25 del 29-06-2008 (pdf - Webdiocesi

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Annalisa Bonaretti<br />

a prima azione è sta-<br />

“L ta di ‘ricostruzione’<br />

<strong>del</strong> territorio da un<br />

punto di vista fisico,<br />

mi riferisco a corso Fanti<br />

e Cabassi con i lavori appena<br />

iniziati, al Castello, a<br />

Sant’Ignazio e al grande<br />

recupero di San Rocco.<br />

Hanno contribuito – sostiene<br />

Stefano Pivetti - a<br />

riqualificare la città<br />

riconsegnandole <strong>del</strong>le aree<br />

importanti”.<br />

La memoria torna agli anni<br />

<strong>del</strong>l’infanzia e <strong>del</strong>l’adolescenza<br />

quando, un angolo<br />

come quello di San Rocco,<br />

per i bambini <strong>del</strong>l’epoca<br />

era considerato tabù. Buio,<br />

stravagante con quel rientro<br />

improvviso, quando<br />

qualche impavido si addentrava,<br />

sembrava davvero di<br />

entrare in un ghetto o nell’oscurità<br />

di un fumetto.<br />

Una manciata di decenni<br />

che sembrano secoli ed ecco<br />

che San Rocco ci viene restituita<br />

in tutta la sua luminosità<br />

e il suo splendore.<br />

Interventi importanti questi<br />

murari <strong>del</strong>la Fondazione<br />

CrC perché possono davvero<br />

essere un’opportunità<br />

per l’economia <strong>del</strong> territorio,<br />

ma adesso, conclusa<br />

quest’opera di ‘ricostruzione’<br />

<strong>del</strong>la città, la mission<br />

<strong>del</strong>la Fondazione entra nel<br />

vivo. “Con questo secondo<br />

mandato pieno è iniziato<br />

il ciclo vero, quello di<br />

maggior impegno e responsabilità.<br />

Questo è il momento<br />

di iniziare a utilizzare<br />

una parte importante<br />

di risorse per dare un impulso<br />

all’attività economica.<br />

E’ questo il ruolo prioritario<br />

e specifico <strong>del</strong>la<br />

Fondazione che, a mio avviso,<br />

sempre più sta acquisendo<br />

il ruolo che le spetta,<br />

attore insieme ad altri”. Fa<br />

una pausa Pivetti, poi conclude<br />

il suo pensiero. “E’<br />

così che contribuisce all’arricchimento<br />

<strong>del</strong>la società”.<br />

Parla di attore insieme ad<br />

altri attori il consigliere<br />

d’indirizzo, perciò diventa<br />

naturale porgli la domanda<br />

“quale è il regista?”, ma<br />

lui garbatamente si sottrae<br />

e, per risposta, trae spunto<br />

da una considerazione<br />

generalista che conosciamo<br />

tutti e tutti condividiamo:<br />

“La gestione <strong>del</strong>le società<br />

complesse è più difficile.<br />

C’è comunque una<br />

CRONA CARPI CRONA CARPI Pivetti, consigliere d’indirizzo <strong>del</strong>la Fondazione Cassa<br />

di Risparmio di Carpi, fa il punto <strong>del</strong>l’attività <strong>del</strong>l’ente<br />

sul versante economia e territorio<br />

Stefano<br />

il “visionario”<br />

questione di leadership che<br />

deve avere la capacità di<br />

visione”.<br />

Chi sia leader nel territorio<br />

lui non lo dice, ma lo fa la<br />

realtà dei fatti, è sufficiente<br />

avere gli occhi per leggerla.<br />

Da questo dato, non<br />

si scappa. Ma torniamo a<br />

noi, alla Fondazione e a<br />

Carpi che, secondo Stefano<br />

Pivetti, “ha ancora molte<br />

risorse, sia economiche<br />

che intellettuali. L’obiettivo<br />

è metterle insieme”.<br />

Nomina il “Parco degli<br />

eventi, un esempio tipico<br />

in cui non è uscita la collaborazione<br />

tra diversi soggetti.<br />

E’ stata una falsa partenza”.<br />

Come al canapo <strong>del</strong><br />

Palio di Siena: colpa <strong>del</strong><br />

mossiere, <strong>del</strong> cavallo o <strong>del</strong><br />

fantino?<br />

Riflette Pivetti, e si intuisce<br />

la sua natura duale: da<br />

una parte il ragazzo che,<br />

all’inizio, aveva optato per<br />

studi filosofici all’università,<br />

dall’altra l’uomo abituato<br />

a ragionare da manager,<br />

due aspetti tenuti insieme<br />

dalla passione per la<br />

storia, la sociologia (il circolo<br />

Gramsci la dice lunga<br />

al proposito) e, perché no,<br />

dalle lingue che rendono<br />

evidente la sua voglia di<br />

capire più a fondo, di penetrare<br />

all’interno <strong>del</strong>l’uomo<br />

nel tentativo di comprenderlo<br />

attraverso il linguaggio.<br />

“Con il Parco degli eventi<br />

abbiamo toccato il cuore<br />

<strong>del</strong>la questione: quando si<br />

tratta di progetti di visione<br />

ci vuole un sovrappiù di<br />

intelligenza, di pazienza…<br />

Adesso, uscito dalla cronaca,<br />

ci resta l’insegnamento.<br />

Abbiamo imparato tutti<br />

quanti come fare per lavo-<br />

rare insieme”. Speriamo.<br />

E’ questo dunque un impegno<br />

primario <strong>del</strong>la Fondazione,<br />

“sforzarsi di dare un<br />

po’ di visione, che non è un<br />

sogno”.<br />

E’ convinto che l’ente ci<br />

stia riuscendo grazie all’idea<br />

di quella che, al<br />

momento, viene definita<br />

come Fashion Business<br />

Academy, niente a che vedere<br />

con l’unificazione di<br />

Citer e Carpiformazione<br />

che, sperava il Comune,<br />

avrebbe dovuto essere il<br />

progetto destinato a incamerare<br />

il milione di euro<br />

stanziato dalla Fondazione<br />

per il tessile-abbigliamento.<br />

Pensare in grande aiuta ad<br />

affrontare le sfide <strong>del</strong> futuro,<br />

Pivetti corregge “in grande”<br />

e osserva come sia più<br />

corretto affermare “pensare<br />

in prospettiva, con <strong>del</strong>le<br />

visoni” parola, quest’ultima<br />

che ripete spesso, gli<br />

deve essere particolarmente<br />

congeniale.<br />

“Nessuno ha la soluzione<br />

in tasca – osserva -, ma pur<br />

nella difficoltà <strong>del</strong> periodo,<br />

questo è un momento<br />

tremendamente bello. Ci costringe<br />

tutti a fare un passo<br />

avanti, più strategico, più<br />

intelligente. Ritengo che<br />

l’acquisto <strong>del</strong> terreno (5<br />

milioni 380 mila e 800 euro,<br />

oneri compresi, per un’area<br />

di 260 mila metri quadri, il<br />

Stefano Pivetti<br />

Ha ottenuto la maturità scientifica al liceo Fanti e<br />

la laurea in Lingue straniere moderne presso<br />

l’Università di Bologna.<br />

Ha ricoperto incarichi manageriali per l’area<br />

Europa, presso le società Angelo Po e Corghi di<br />

Correggio e la direzione generale <strong>del</strong>le società<br />

commerciali, in Germania, Corghi Ase GmbH<br />

(gruppo Corghi/Nexios) e Hydrotherm GmbH<br />

(gruppo Immerfin-Immergas).<br />

Dal 2001 è export manager presso la SimpesFaip<br />

di Campogalliano (gruppo Corghi/Nexion).<br />

È stato consigliere comunale dal 1985 al 1988<br />

come indipendente nell’allora Pci.<br />

Membro fondatore, nel 1995, <strong>del</strong>l’Istituto Gramsci<br />

di Carpi, <strong>del</strong> quale ne è stato coordinatore fino al<br />

1997, e membro <strong>del</strong> direttivo fino al 1999.<br />

È membro <strong>del</strong>la Commissione<br />

Internazionalizzazione di Confindustria Modena.<br />

È membro <strong>del</strong>la Commissione consultiva <strong>del</strong><br />

Consiglio di Indirizzo <strong>del</strong>la Fondazione Cassa di<br />

Risparmio di Carpi “Ricerca scientifica e tecnologica<br />

- Sviluppo locale economia”.<br />

Confezione materassi<br />

a mano e a molle<br />

41012 CARPI (Modena) - Via Giovanni XXIII, 113<br />

Tel. 059 686985<br />

Stefano Pivetti<br />

che vuol dire oltre 59 mila<br />

euro la biolca, ndr)anche<br />

se è stato molto criticato,<br />

sia un’ottima opportunità<br />

per il futuro, soprattutto in<br />

vista <strong>del</strong>la Casa <strong>del</strong>la moda.<br />

Questa è una <strong>del</strong>le location<br />

per dei progetti di prospettiva.<br />

E’ una <strong>del</strong>le leve per<br />

aiutare il tessuto locale e<br />

per ricollocare Carpi nel<br />

circuito internazionale <strong>del</strong><br />

fashion. E’ iniziato il lavoro<br />

con Philip Taylor, direttore<br />

generale <strong>del</strong><br />

prestigioso Polimoda di<br />

Firenze fino al 2007”.<br />

E visto che serve anche la<br />

fortuna, la concomitanza<br />

felice è che Tayolr risiede<br />

a Vignola, dunque poterlo<br />

avere in città è cosa piuttosto<br />

facile, tra l’altro collabora<br />

già con Lapam<br />

Federimpresa Moda e<br />

Federmoda Cna. Tutto risolto<br />

allora? Non proprio,<br />

perché al momento si fanno<br />

i conti senza l’oste infatti,<br />

per far sì che si realizzi<br />

in pieno il progetto <strong>del</strong>la<br />

Casa <strong>del</strong>la Moda, occorre<br />

che il Comune conceda una<br />

variante visto che il terreno<br />

acquistato, a suon di<br />

quattrini, è agricolo. E se<br />

resta così, addio Accademia<br />

<strong>del</strong>la moda.<br />

Stefano Pivetti non sfiora<br />

nemmeno l’argomento, si<br />

limita ad affermare che il<br />

centro si occuperà di “attività<br />

di alta formazione, ma<br />

ci sarà una ricaduta immediata<br />

sulle aziende. Carpi<br />

continua ad avere <strong>del</strong>le eccellenze<br />

e se il collegamento<br />

<strong>29</strong> giugno '08<br />

7<br />

“Sono in Fondazione<br />

da sei-sette anni e<br />

posso dire che, per<br />

fortuna, c’è un ventaglio<br />

di professionalità,<br />

esperienze, umanità e<br />

questo è un bene per la<br />

città. Parlo <strong>del</strong> consiglio<br />

di indirizzo che<br />

conosco bene, ma senza<br />

dubbio è così anche per<br />

il consiglio d’amministrazione.<br />

Io ho portato<br />

quel po’ di esperienza<br />

che ho, sicuramente<br />

questa lunga permanenza<br />

nel cdi mi ha dato<br />

molto. Sono certo che<br />

la Fondazione debba<br />

giocare sempre più<br />

come player, giocatore<br />

tra giocatori. E’ l’unico<br />

modo per lavorare bene<br />

e questo lo si desume<br />

anche guardando ad<br />

altre Fondazioni. Siamo<br />

in una fase di cambiamento,<br />

occorre dare<br />

dignità a questa creatura<br />

che nasce, senza<br />

essere arroganti”.<br />

Non lo dice Pivetti ma<br />

evidentemente si<br />

riferisce al denaro,<br />

tanto, <strong>del</strong>la Fondazione,<br />

che può dare un enorme<br />

potere se si pensa alla<br />

scarsità di risorse<br />

<strong>del</strong>l’ente pubblico.<br />

“Occorre ratio, serve<br />

intelligenza”, la sua<br />

conclusione. E<br />

interlocutori all’altezza.<br />

tra istituto e aziende funzionerà,<br />

il tessuto economico<br />

locale avrà un gran<br />

giovamento. Su questo progetto<br />

– sottolinea – abbiamo<br />

iniziato a coinvolgere<br />

tantissime persone, vogliamo<br />

che sia davvero un progetto<br />

condiviso. Noi non<br />

abbiamo la bacchetta magica,<br />

ma questo è davvero<br />

un passo avanti, non un<br />

passo di fianco. Può essere<br />

più lungo, più corto, ma è<br />

sicuramente un passo avanti.<br />

Io, ci credo”.<br />

Un’altra pausa, poi Stefano<br />

Pivetti conclude così il<br />

suo ragionamento: “C’è una<br />

categoria che mi piace molto,<br />

è quella <strong>del</strong> crederci. E’<br />

una categoria importante,<br />

è una categoria collettiva”.<br />

E qui si ritorna al giovane<br />

Pivetti, quello <strong>del</strong>l’università<br />

e <strong>del</strong> Gramsci, ma a<br />

onor <strong>del</strong> vero anche i manager<br />

hanno dovuto imparare<br />

un’altra legge oltre a<br />

quella dei numeri: se non<br />

c’è condivisione, non c’è<br />

risultato duraturo.

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