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Il motore idraulico - Centro CISA

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anche per semplice illuminazione, era obbligata a riacquistarla dalla Limentra, nonostantela corrente fosse prodotta dalle sue centraline.Malgrado il territorio coperto dalla Limentra confinasse con molte società elettro-commerciali,la società aveva provveduto ad allacciarsi soltanto alla SocietàBolognese di Elettricità, tramite la cabina di Pioppe di Salvaro. La proposta di allacciarele reti della società a quelle delle altre due operanti ai confini, la Società ForzeIdrauliche dell’Appennino Centrale e la Società Emiliana di Esercizi Elettrici, fuavanzata dall’ingegnere in capo di quest’ultima 89 . Dalla sua richiesta risultava che ilpunto più vicino fra le linee della Limentra e quelle della Emiliana si trovava in comunedi Castel d’Aiano, ad una distanza di circa 3 chilometri fra i punti terminalidelle rispettive reti. La nostra rete colà è a 15.000 volts – 42 periodi; quella della emiliana èpure a 15.000 volts – 42 periodi.<strong>Il</strong> punto più vicino alle reti della SFIAC si trovava a Pavana, alla distanza solamentedi un centinaio di metri, anche se la cabina della Società Forze Idraulichedell’Appennino Centrale risultava essere, dopo la costruzione della diga di Pavana,fuori servizio. La necessità di connettere le reti fra di loro risultava essere di primariaimportanza, sia per lo scambio di energia, sia per realizzare una più estesa magliaturadelle reti. L’ostacolo maggiore per la loro connessione era rappresentato dallecaratteristiche tecniche degli impianti, che erano diverse sia per tensione sia per frequenza90 . Nel caso in cui si fosse tentato di connettere queste reti fra di loro, lepossibili strategie risultavano due: la prima prevedeva l’installazione di gruppi convertitori,per ovviare alle differenze di correnti delle rispettive reti; questo tipo diimpianti però causava ingenti perdite di energia. La seconda opzione prevedeva l’unificazionedelle centraline di produzione; era però una via assolutamenteimpraticabile per i costi eccessivi e per la lunghezza dei tempi di realizzazione. Per ilperiodo da noi preso in considerazione, che arriva fino al 1939, nessuna di questeconnessioni fu mai realizzata e la Limentra rimase connessa soltanto alla Bolognese.1.6 <strong>Il</strong> tramonto della Limentra (1936-1939)La scelta di riconoscere la fase economicamente più negativa della Società dellaLimentra a cominciare dalla metà del 1936, può apparire in contrasto col grafico deibilanci societari, che registra il massimo negativo del deficit già nel 1934. Questa interpretazioneè però giustificata dal fatto che la crisi di bilancio degli anni 1932-1934,sembra essere contingente e correlata ad investimenti non produttivi operati dallasocietà stessa, o a pagamenti non saldati da parte, ad esempio, dalla Società Terme diPorretta. Le difficoltà che iniziano a trasparire dal 1936 hanno invece un caratteremeno episodico. A causarle furono soprattutto le conseguenze che ebbe sulla portata89Archivio ENEL, Copialettere della Limentra, n. 229, 193690Giannetti, La conquista della forza, p. 91.112

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