11.07.2015 Views

Il motore idraulico - Centro CISA

Il motore idraulico - Centro CISA

Il motore idraulico - Centro CISA

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

«Certo che Suviana, dopo la diga, è cambiata...»(Angiolino Tovoli)Certo che Saviana, dopo la diga, è cambiata al cento per cento, perché in allora, al sabatopresto a se v’deva dal sfilarate ‘d muli e somari che andavano a Porretta (al mercato) per lamulattiera, e la sera alle cinque ritornavano indietro carichi: la damigiana, la semola, l’olio oil sale… e basta.(A. Guglielmi e Primo Tovoli)Durante i lavori, molti operai venuti da fuori si “stabilizzarono “ cercando o facendosila casa, perché non c’erano collegamenti automobilistici per tornaregiornalmente a casa. Venne costruita una nuova scuola al Molinello, perché i bambinierano aumentati e il dopolavoro e il villaggio ferroviario (la diga era delle Ferroviedello Stato prima di passare all’Enel) e istituiti collegamenti con la corriera per Riola,giornaliero il mattino, due volte la settimana anche il pomeriggio. Vennero aperte altretrattorie e pensioni.«La Dirigenza»(Angiolino Tovoli)Pelagatti (l’Ingegnere progettista della divisione Impianti elettrici e Lavori delle Ferroviecon sede a Porretta) era il direttore generale...Che controllava tutte le fasi dell’opera, capo-cantiere per le ferrovie era il cavalier Fornasari,geometra, l’Ing. Rossi per la centrale, e l’Ing. Mirone vice capo.Ricorda per la sua severità il geom. Robotti, di un’impresa appaltatrice (l’uomoche non rideva mai, in tanti anni non l’ho mai visto ridere) che una mattina, ricevendo ilsaluto da un operaio rispose: «A voì da lavurér, no di bongiorno!«C’era una squadra che veniva tutti i giorni da Molino»(Angiolino Tovoli)<strong>Il</strong> numero massimo di operai che ci fu era di mille/milleduecento, però bisogna tener contodei turni; certo la cava soprattutto diede molto da lavorare (e le fondazioni della diga, e legallerie di scarico) perché, a parte le «rivoltelle» (ad aria compressa) per preparare i fori dellemine, tutto il resto si faceva a mano, tutti gli spostamenti (di materiale) si dovevan fare a forzadi braccia. (...)Si lavorava giorno e notte: le gettate di calcestruzzo si facevano solo di giorno, ma si lavoravaanche tutta la notte nelle pulizie della roccia e degli strati di cemento, che venivanotutti scalpellati e puliti perché il giorno dopo i getti facessero ben presa.146

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!