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Etica della responsabilità - Grande Oriente d'Italia

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• 27 •La fenomenologia <strong>della</strong> Poiesis, M. Bullettila deformazione statica dovuta al numeroincommensurabile delle differenti relatività<strong>della</strong> simultaneità che determina inmodo conseguentemente inoppugnabile ladifferenziazione a cui èpredestinato ogni agentedinamico, coinvolgendonecessariamente, anche separzialmente, la luce. Palesementenon abbiamo unapercezione del carrousel dinamiconel quale ci muoviamoe nel quale si muoveil nostro pianeta, il sistemasolare e la Via Lattea intornoal cui centro gravitiamoruotando. Le differenti relatività<strong>della</strong> simultaneità si muovono all’internodi un equilibrio che, parafrasando Eraclito,è possibile definire come un armonico“tutto scorre”. Un’armonia, un πάντα ρἑίod un pańta rheȋ che potremmo definire,utilizzando il linguaggio <strong>della</strong> fisica, comedi autoregolazione. Un’autoregolazionetesa sempre al fine di raggiungere un equilibriocostante definibile in fisica come giroscopico.Gli esempi sono innumerevoli eci riguardano anche da vicino. Infatti il nostropianeta “errante” 31 , la Terra che abitiamo,ruota proprio intorno ad un asse diautoregolazione giroscopico:Il giroscopio manifesta poi il cosiddettoeffetto giroscopico o di precessione:applicando una forza, l’asse tende a disporsiperpendicolarmente al piano individuatodalla forza e dall’assemedesimo; in pratica si manifestaun lento moto conicodell’asse. La precessione è facilmenteverificabile in unatrottola il cui asse sia obliquorispetto al piano di sostegno;lo stesso fenomeno si riscontranel caso <strong>della</strong> Terra, cheha l’asse di rotazione inclinatorispetto al piano dell’orbitadi rivoluzione”. 32Il lento moto conico dell’asse inclinato<strong>della</strong> Terra, <strong>della</strong> trottola orbitante su cuiviviamo, ha una durata di “25.800 anni”. 33 Aquesto lentissimo movimento che modulail fenomeno degli equinozi e dei solstizi, faseguito un altro movimento, quello delleplacche tettoniche sulle quali appoggiamoi nostri piedi oppure navighiamo. Ognunadi queste differenti placche tettoniche simuove e ruota su di un nastro trasportatore.È il geofisico francese Xavier Le Pichon34 che ci introduce nel merito:Euler ha dimostrato che, su una sfera,il movimento relativo descritto da due in-31 Pianigiani, 1993: 1013, voce: Pianeta.32 Enciclopedia, Scienze Vol. 9 A-I, Garzanti, Milano, 2006, voce: Giroscopio, p. 708.33 Gribbin, 1998: 390, voce: Precessione degli equinozi.34 X. Le Pichon (1937-tutt’ora vivente), geofisico francese. Universalmente noto per il suomodello delle placche tettoniche, attualmente professore al Collège de France, già assistente scientificoalla Columbia University (1986), Direttore del Dipartimento di geologia marina del Centrooceanologico di Bretagna, Professore alla Universitè de Paris (1978), Direttore del Dipartimento digeologia a la Ecole Normale Supérieure de France (1984).2/2010HIRAM

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