armamento / porto&diporto - Porto & diporto
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diera invece, lo stesso rappresenta un<br />
valore aggiunto. In entrambi i casi un<br />
complemento al prodotto, combinato<br />
con il prodotto stesso, diventa elemento<br />
di comunicazione e distinzione,<br />
consentendo all’azienda di utilizzare al<br />
meglio la combinazione tra leve e non<br />
dover contare esclusivamente sul prodotto.<br />
Certo resta inteso che il contenuto<br />
del complemento determina poi il<br />
giudizio sulla qualità del prime product,<br />
che sarà chiaramente negativo<br />
se il valore del<br />
servizio ristoro si<br />
limiterà alla scelta<br />
tra acqua con<br />
o senza bollicine,<br />
cioè rappresenta,<br />
come la chiamo io,<br />
solo una scusa simpatica<br />
data al personale di bordo<br />
per poterti svegliare in prossimità<br />
dell’atterraggio. Peggio<br />
ancora avviene sull’alta<br />
velocità delle FS: qui devi<br />
addirittura dichiarare la<br />
stazione di salita per avere<br />
la “solita” acqua. Quindi<br />
se salite a Napoli, anche se<br />
non avete sete, prendete l’acqua<br />
perché dopo Roma servono<br />
solo “passeggeri saliti a Roma”. In<br />
questi casi quello che dovrebbe essere<br />
un supporto al prodotto diventa un<br />
incubo per lo stesso.<br />
Poi il prodotto si combina con la distribuzione<br />
ed in base alle sue caratteristiche<br />
di solito si distingue in commodity,<br />
shopping e specialty goods. In<br />
tanti, tra consumatori, produttori e venditori<br />
sono convinti che questa trilogia<br />
debba influenzare il prezzo. La cosa<br />
non rientra nel mio modo di vedere.<br />
Innanzitutto il distinguo è legato al<br />
percepito di chi utilizza il prodotto.<br />
Questa volta non dovendolo<br />
rapportare alle aspettative<br />
ma alla sua funzione d’uso<br />
(comprendendo in questa le<br />
modalità di utilizzo, le abitu-<br />
will be negative if the choice is simply for example between<br />
still and fizzy water used by the on-board personnel as<br />
an excuse to wake up the passengers prior to landing.<br />
Italian trains are even worse because the glass of water<br />
is only offered to those boarding at each station.<br />
The product is then distributed and according to its<br />
characteristics the distribution is defined as commodity,<br />
shopping or speciality goods. Many people, consumers,<br />
producers and salesmen are convinced that these will<br />
influence the price. In fact the distinction is perceived by<br />
the user. This time the product is judged by its function<br />
including use and buying habits but not quality so we<br />
analyse its type. Normally commodities are all those<br />
things we use every day and have a wide distribution at an<br />
affordable price and are easy to buy for example all those<br />
products placed close to the cash desk in a shop. Many<br />
dini di acquisto, etc) non misuriamo la<br />
qualità, ma ne analizziamo la tipologia.<br />
Normalmente vengono definiti commodity<br />
tutti quei beni che danno comodità<br />
al quotidiano di ognuno di noi,<br />
compresi quelli di prima necessità. Di<br />
solito la diffusione di tali prodotti è ampia,<br />
il prezzo accessibile e le modalità<br />
di acquisto semplici. Per darvi un indizio,<br />
rientrano in questa categoria tutti i<br />
prodotti da banco vicino alle casse di<br />
qualsiasi shop. In tanti credono che il<br />
prezzo debba essere basso ed anche<br />
la conseguente marginalità, ed è qui<br />
che non sono d’accordo, anche perché<br />
5 euro per un astuccio di chewing gum<br />
non sono pochi. Poi abbiamo gli shopping,<br />
dalla cui definizione capiamo che<br />
vengono scelti in base ad un confronto<br />
che avviene on stage (inteso come sul<br />
posto), da cui le vie dello shopping. A<br />
differenza dei commodity difficilmente<br />
troviamo diverse tipologie di shopping<br />
goods nello stesso shop ed a volte nella<br />
stessa via. Questa situazione secondo<br />
me provoca la pochezza dei centri<br />
commerciali ed di altre forme aggregative<br />
che non hanno favorito tale chimica.<br />
Come i commodity, gli shopping<br />
goods sono facilmente acquistabili ed il<br />
prezzo diventa valore perché non è più<br />
legato al costo industriale, ma a quanto<br />
l’acquirente è disposto a pagare per<br />
averli. Ultimi ma non per importanza, ci<br />
sono gli specialty. Ci troviamo di fronte<br />
a tipologie di goods che impegnano in<br />
tutti i sensi il consumatore per l’acquisto.<br />
Basta pensare alle poche boutique<br />
di alcune griffe e di come sono dislocate<br />
sul territorio, ai prezzi ed al numero<br />
limitato di capi che offrono al mercato.<br />
Con le necessarie accortezze posso<br />
dire di aver esplicato, spero al meglio,<br />
le argomentazioni circa il prodotto, trattato<br />
come prima leva del marketing<br />
mix. Passeremo, dalla prossima volta,<br />
a trattare del prezzo e delle naturali intersecazioni<br />
con il prodotto.<br />
Francesco de Carolis<br />
è marketing head<br />
believe that the price of these goods should be low with<br />
consequently low margins. This is not true because 5<br />
euros for a packet of chewing gum is not a small amount.<br />
Then we have shopping where choices are made in<br />
shopping streets. Different from commodities because in<br />
shopping we do not always find the products in the same<br />
shop or even in the same street. As with commodities<br />
shopping goods are easy to buy and the price becomes<br />
a value because they are no longer tied to the industrial<br />
cost but instead the price is based on what the consumer<br />
is willing to pay. Finally there are the specialities. This is<br />
a type of product which commits the consumer. Think of<br />
the few boutiques of certain fashion names and how they<br />
are spread over the country and how the boutiques stock<br />
few items at a certain price.<br />
aprile 2011 - 71