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Sinergie fra la Direttiva Quadro sulle Acque e le Direttive ... - Ispra

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Questo approccio ha ricadute ri<strong>le</strong>vanti nell’ambito del<strong>la</strong> tute<strong>la</strong> degli ecosistemi acquatici, perdue principali aspetti:– <strong>la</strong> qualità del<strong>le</strong> acque superficiali (già in buona parte acquisito nel<strong>la</strong> L. 152/99) viene intesacome qualità “ecologica”, cioè integrativa degli aspetti fisico-chimici, biologici e idromorfologici;– <strong>le</strong> prob<strong>le</strong>matiche a vasta sca<strong>la</strong> e di notevo<strong>le</strong> ri<strong>le</strong>vanza sono considerate per <strong>la</strong> definizione del<strong>le</strong>misure che possono avere ricadute a beneficio del<strong>la</strong> conservazione del<strong>la</strong> biodiversità (vedi tabel<strong>la</strong>di seguito).Tabel<strong>la</strong> 1 - E<strong>le</strong>menti innovativi e misure a favore del<strong>la</strong> tute<strong>la</strong> del<strong>la</strong> biodiversità introdotti dal<strong>la</strong> WFDELEMENTI INNOVATIVI CONSIDERATIDALLA WFDModificazione morfologica dei corpi idriciInquinamento diffusoSpecie aliene invasiveMISURE A FAVORE DELLA TUTELA DELLABIODIVERSITA’ PREVISTE DALLA WFDRipristino degli habitat “umidi” e del<strong>le</strong> loroconnessioni; ricostituzione di zone umideModifica del<strong>le</strong> attività in ambiente rura<strong>le</strong>Valutazione del possibi<strong>le</strong> disturbo negli ecosistemiacquatici (un approccio condiviso da parte degli SMè in corso di definizione)L’integrazione del<strong>le</strong> misure di tute<strong>la</strong> degli ecosistemi acquatici previste dal<strong>le</strong> tre direttive europeecostituisce quindi un’opportunità per coordinare ed ottimizzare l’efficacia del<strong>le</strong> azioni previstedai piani e programmi per <strong>la</strong> tute<strong>la</strong> del<strong>le</strong> risorse idriche e del<strong>la</strong> biodiversità dal<strong>la</strong> sca<strong>la</strong> dibacino a quel<strong>la</strong> loca<strong>le</strong>. L’integrazione del<strong>le</strong> misure di tute<strong>la</strong>, oltre a migliorare l’efficacia del<strong>la</strong>gestione del<strong>le</strong> Aree Protette, dei Siti Natura 2000 e del<strong>le</strong> Zone Ramsar, può favorire il ripristinodi reti di col<strong>le</strong>gamento ecologico-funziona<strong>le</strong> degli ecosistemi acquatici (come previsto anchedall’art. 10 del<strong>la</strong> <strong>Direttiva</strong> Habitat - APAT, 2003) attraverso il recupero di un continuum di ambientiumidi, ai quali <strong>la</strong> WFD riconosce l’importante funzione svolta per <strong>la</strong> protezione del<strong>le</strong> risorseidriche.La WFD prevede inoltre che, ai fini del<strong>la</strong> gestione sostenibi<strong>le</strong> del<strong>le</strong> acque, occorra minimizzaregli impatti dell’agricoltura; pertanto <strong>le</strong> misure previste nei Piani di Gestione dei DistrettiIdrografici dovranno integrarsi nonché rafforzare <strong>le</strong> misure agro-ambientali previste dal Pianodi Sviluppo Rura<strong>le</strong>.La WFD non fa specifico riferimento al<strong>la</strong> prob<strong>le</strong>matica del<strong>la</strong> presenza di specie aliene invasivenegli ecosistemi acquatici. Tuttavia su questo argomento è in atto un confronto a livelloeuropeo, che dovrebbe portare a definire un approccio condiviso <strong>sul<strong>le</strong></strong> modalità di valutare glieventuali effetti sul<strong>la</strong> biodiversità e, in partico<strong>la</strong>re, sul<strong>la</strong> composizione e l’abbondanza di taxaconsiderati nel<strong>la</strong> determinazione dello stato ecologico di un corpo idrico, attribuibili al<strong>la</strong> presenzadi specie aliene invasive 8 .8“Ecostat workshop on alien species and EC Water Framework Directive” 17-18 June 2009, <strong>Ispra</strong>, Italy –FinalReport Alison Lee, Joint Nature Conservation Committee UK.8

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