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Sinergie fra la Direttiva Quadro sulle Acque e le Direttive ... - Ispra

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a) Riserva Natura<strong>le</strong> “Nazzano Tevere-Farfa” - L.R. 21 del 04/04/1979 - EUAP 0269 (~ 700 ha);b) Zona Umida di importanza internaziona<strong>le</strong> “Lago di Nazzano” – D.M. 27/12/1977 (~ 28 ha);c) Zona di Protezione Specia<strong>le</strong>/Sito di Importanza Comunitaria “Riserva natura<strong>le</strong> Tevere Farfa”– DM 03/07/2008 - IT6030012 (~ 2000 ha).La Riserva, localizzata nel Lazio e in Provincia di Roma, è stata istituita con L.R. 21/79“Norme di tute<strong>la</strong> e di uso del suolo”; c<strong>la</strong>ssificata come “riserva natura<strong>le</strong> parzia<strong>le</strong>” è “destinataa conservare e valorizzare <strong>le</strong> caratteristiche dell’ ecosistema fluvia<strong>le</strong>, in tutte <strong>le</strong> sue componentibiotiche e abiotiche”.Al<strong>le</strong> misure di conservazione del decreto istitutivo del<strong>la</strong> Riserva si affiancano quel<strong>le</strong> ex <strong>le</strong>ge re<strong>la</strong>tiveal D.M. 17-10-2007 “Criteri minimi uniformi per <strong>la</strong> definizione di misure di conservazionere<strong>la</strong>tive a Zone speciali di conservazione (ZSC) e a Zone di protezione specia<strong>le</strong> (ZPS)” e smi e quel<strong>le</strong>previste dal recepimento regiona<strong>le</strong> D.G.R. n. 363 del 16/05/2008 “Rete Europea Natura 2000: misuredi conservazione obbligatorie da applicarsi nel<strong>le</strong> zone di protezione specia<strong>le</strong>.” in cui <strong>la</strong> Riservaviene assegnata al<strong>le</strong> tipologie “zone umide, ambienti fluviali – ambienti misti mediterranei – ambientiagricoli” (vedi All. A). L’analisi degli strumenti di pianificazione esistenti a sca<strong>la</strong> di bacino ea sca<strong>la</strong> loca<strong>le</strong> e l’individuazione degli e<strong>le</strong>menti di interesse per <strong>la</strong> Riserva è stata effettuata prendendoin considerazione <strong>le</strong> indicazioni previste dal<strong>la</strong> WFD per l’integrazione del<strong>le</strong> misure di conservazionenel<strong>le</strong> aree protette di specie ed habitat di interesse comunitario <strong>le</strong>gate all’ambiente acquatico.3.7.1. MetodiPer ogni strumento è stata effettuata un’analisi finalizzata ad individuare gli e<strong>le</strong>menti riguardanti<strong>le</strong> misure di conservazione sia in termini di informazioni “grafiche” che “attuative”: <strong>le</strong> prime,suddivise in e<strong>la</strong>borati di analisi ed e<strong>la</strong>borati prescrittivi, consentono <strong>la</strong> localizzazione sul territoriodel<strong>le</strong> informazioni e del<strong>le</strong> previsioni dei Piani, mentre <strong>le</strong> Misure di conservazione o alcuniarticoli del<strong>le</strong> Norme Tecniche di Attuazione (NTA) specificano gli interventi previsti (Tab. 8).Tabel<strong>la</strong> 8 – Analisi dello strumento di pianificazione: scheda tipoELABORATICARTOGRAFICIScheda … - Strumento ….ANALISIPRESCRIZIONITitolo e<strong>la</strong>borato Sca<strong>la</strong> Titolo e<strong>la</strong>borato Sca<strong>la</strong>MISURE DICONSERVAZIONERELATIVE ALSITO NATURA2000/A.P.COMMENTIAZIONE/art.NTA•DESCRIZIONE26

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