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Sinergie fra la Direttiva Quadro sulle Acque e le Direttive ... - Ispra

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3.3 La pianificazione nel<strong>le</strong> <strong>Direttive</strong> WFD, Habitat e Uccelli e re<strong>la</strong>tivorecepimento naziona<strong>le</strong>Come già espresso nel Cap. 2 (§ Tab. 3) uno degli e<strong>le</strong>menti fondamentali per l’individuazionedel<strong>le</strong> possibili sinergie tra <strong>le</strong> tre <strong>Direttive</strong> è costituito dai re<strong>la</strong>tivi strumenti di pianificazione.A tal fine sono stati analizzati nel dettaglio i contenuti dei PGDI e dei Piani di Gestionedi SIC/ZPS sia nel<strong>la</strong> formu<strong>la</strong>zione originaria sia nel re<strong>la</strong>tivo recepimento naziona<strong>le</strong>.3.3.1 WFDGli e<strong>le</strong>menti ri<strong>le</strong>vanti del<strong>la</strong> WFD ai fini dell’integrazione degli strumenti di pianificazionedel<strong>le</strong> tre direttive possono essere così sintetizzati:a. definizione del “distretto idrografico” 16 ;b. individuazione del<strong>le</strong> autorità competenti;c. costruzione del “Registro del<strong>le</strong> Aree Protette” che, oltre a comprendere i siti appartenenti a Natura2000, può comprendere <strong>le</strong> aree designate per <strong>la</strong> protezione degli habitat e del<strong>le</strong> specie nel<strong>le</strong> qualiil mantenimento o il miglioramento dello stato del<strong>le</strong> acque è importante per <strong>la</strong> loro protezione;d. definizione e raggiungimento degli obiettivi ambientali;e. introduzione del “Piano di Gestione di Distretto Idrografico” (PGDI) il cui obiettivo consistenel<strong>la</strong> definizione di tutti gli interventi e misure necessari per raggiungere gli scopi definitinell’art. 1 del<strong>la</strong> <strong>Direttiva</strong> e che comprende, tra l’altro, <strong>la</strong> rappresentazione cartografica del<strong>le</strong>aree incluse nel registro;f. obbligo di censire gli eventuali piani e programmi più dettagliati, includendo, ad esempio, ipiani del<strong>le</strong> Aree Protette (AP) e i piani di gestione di SIC e ZPS.I principi del<strong>la</strong> pianificazione di distretto idrografico possono essere così riassunti:– integrazione e razionalizzazione di piani e processi;– impostazione di un processo analitico e decisiona<strong>le</strong> chiaro, trasparente e accessibi<strong>le</strong>;– focalizzazione dell’attenzione al<strong>la</strong> sca<strong>la</strong> di distretto idrografico;– col<strong>la</strong>borazione con gli altri enti pubblici che a vario titolo hanno competenza sull’ambito territoria<strong>le</strong>considerato;– facilitazione del<strong>la</strong> partecipazione attiva di un’ampia rappresentanza di stakeholders;– estensione dell’analisi dei costi e dei benefici derivanti dall’applicazione del Piano ai diversisettori del<strong>la</strong> società e dell’industria;– trasparenza nel<strong>la</strong> gestione del<strong>le</strong> incertezze;– sviluppo e affinamento del<strong>le</strong> metodologie di analisi non appena si rendono disponibili maggioriinformazioni (DEFRA, 2006).La WFD costituisce un quadro coerente e globa<strong>le</strong> in cui gli obiettivi ambientali re<strong>la</strong>tivi alraggiungimento di uno stato di qualità dei corpi idrici “buono” vengono inseriti in una visioneecosistemica sintetizzata operativamente nello strumento del PGDI 17 .Piano di gestione dei bacini idrografici = art. 13 e Al<strong>le</strong>gato VII.17

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