Al<strong>le</strong>gato Ia.3 - Dlgs 152/2006 – STRUMENTO DI TUTELA: Registro Aree Protette (art. 117 – all. IX,parte III- D.M. 17/07/09 – All. C)OBIETTIVIAMBITOTERRITORIALEVALORECONTENUTODistretto IdrograficoLa sintesi del registro del<strong>le</strong> Aree Protette deve essere inserito nel Piano di Tute<strong>la</strong> del<strong>le</strong> <strong>Acque</strong>i) aree designate per l'estrazione di acque destinate al consumo umanoii) aree designate per <strong>la</strong> protezione di specie acquatiche significative dal punto di vista economico;iii) corpi idrici intesi a scopo ricreativo, comprese <strong>le</strong> aree designate come acque di balneazione a norma del<strong>le</strong>direttive 76/160/CEE e 2006/7/CE;iv) aree sensibili rispetto ai nutrienti, comprese quel<strong>le</strong> designate come zone vulnerabili a norma del<strong>la</strong> direttiva91/676/CEE e <strong>le</strong> zone designate come aree sensibili a norma del<strong>la</strong> direttiva 91/27/CEE;v) aree designate per <strong>la</strong> protezione degli habitat e del<strong>le</strong> specie, nel<strong>le</strong> quali mantenere o migliorare lo statodel<strong>le</strong> acque è importante per <strong>la</strong> loro protezione, compresi i siti pertinenti del<strong>la</strong> rete Natura 2000 istituiti anorma del<strong>la</strong> direttiva 79/409/CEE e 92/43/CEE, recepite rispettivamente con <strong>la</strong> Legge dell’11 febbraio1992, n. 157 e con D.P.R. 8 settembre 1997, n. 357 come modificato dal D.P.R. 12 marzo 2003, n. 120.Al<strong>le</strong>gato Ia.4 - Dlgs 152/2006 – STRUMENTI DI TUTELA: Piani di Tute<strong>la</strong> del<strong>le</strong> <strong>Acque</strong> (art. 121 – all.IV, parte B)OBIETTIVIAMBITOTERRITORIALEVALORECONTENUTOdefinizione del<strong>le</strong> misure necessarie al<strong>la</strong> tute<strong>la</strong> qualitativa e quantitativa del sistema idricoDistretto Idrograficoartico<strong>la</strong>zione interna del Piano di bacino distrettua<strong>le</strong> di cui costituisce piano stralcioa) i risultati dell'attività conoscitiva;b) l'individuazione degli obiettivi di qualità ambienta<strong>le</strong> e per specifica destinazione;c) l'e<strong>le</strong>nco dei corpi idrici a specifica destinazione e del<strong>le</strong> aree richiedenti specifiche misure di prevenzionedall'inquinamento e di risanamento;d) <strong>le</strong> misure di tute<strong>la</strong> qualitative e quantitative tra loro integrate e coordinate per bacino idrografico;e) l'indicazione del<strong>la</strong> cadenza tempora<strong>le</strong> degli interventi e del<strong>le</strong> re<strong>la</strong>tive priorità;f) il programma di verifica dell'efficacia degli interventi previsti;g) gli interventi di bonifica dei corpi idrici;g) bis) i dati in possesso del<strong>le</strong> autorità e agenzie competenti rispetto al monitoraggio del<strong>le</strong> acque di faldadel<strong>le</strong> aree interessate e del<strong>le</strong> acque potabili dei comuni interessati, ri<strong>le</strong>vati e periodicamente aggiornatipresso <strong>la</strong> rete di monitoraggio esistente, da pubblicare in modo da renderli disponibili per i cittadinih) l'analisi economica di cui all'Al<strong>le</strong>gato 10 al<strong>la</strong> parte terza del presente decreto e <strong>le</strong> misure previste al finedi dare attuazione al<strong>le</strong> disposizioni di cui all'articolo 119 concernenti il recupero dei costi dei serviziidrici;71
Al<strong>le</strong>gato Ia.5 – Contenuti dei Piani di Gestione di SIC e ZPS ex D.M. 3-9-2002 “Linee guida per <strong>la</strong> gestionedei siti Natura 2000”1) <strong>Quadro</strong> conoscitivo re<strong>la</strong>tivo al<strong>le</strong> caratteristiche del sito.descrizione dei confini;clima regiona<strong>le</strong> e loca<strong>le</strong>;A) fisica;geologia e geomorfologia;substrato pedogenetico e suolo;idrologia.i) Il primo passo è <strong>la</strong> verifica e l'aggiornamento dei dati di presenza riportati nel<strong>le</strong> schede Natura 2000.B) biologica;ii) Segue una ricerca bibliografica esaustiva del<strong>la</strong> <strong>le</strong>tteratura scientifica ri<strong>le</strong>vante sul sito.iii) Seguono gli studi di dettaglio che constano di un at<strong>la</strong>nte del territorio (del sito ed eventualmente delpaesaggio circostante) composto da alcune mappe tematiche e del<strong>le</strong> liste del<strong>le</strong> specie vegetali e animalipresenti. La sca<strong>la</strong> dell'at<strong>la</strong>nte è da definirsi essenzialmente sul<strong>la</strong> base dell'estensione del sito. L'at<strong>la</strong>nte ècomposto dai seguenti tematismi, <strong>la</strong> cui se<strong>le</strong>zione è subordinata al<strong>le</strong> necessità ed opportunità di ciascuncaso in esame:• uso del territorio; questa carta è ottenuta tramite interpretazione di immagini te<strong>le</strong>ri<strong>le</strong>vate(preferibilmente ortofoto) e validazione in campo ad opera di esperti. L'obiettivo è di mapparetutti gli habitat presenti, come codificati nell'al<strong>le</strong>gato al<strong>la</strong> direttiva Habitat, e l'uso del suolo(inclusi i valori archeologici e architettonici);• distribuzioni rea<strong>le</strong> e potenzia<strong>le</strong> del<strong>le</strong> specie floristiche in al<strong>le</strong>gato II e IV al<strong>la</strong> direttiva Habitat edel<strong>le</strong> specie di interesse naziona<strong>le</strong>, sul<strong>la</strong> base di rilievi di campo e, ove esistenti, di riferimentibibliografici;• distribuzioni rea<strong>le</strong> e potenzia<strong>le</strong> del<strong>le</strong> specie zoologiche in al<strong>le</strong>gato II e IV al<strong>la</strong> direttiva Habitat ein al<strong>le</strong>gato I al<strong>la</strong> direttiva Uccelli, e del<strong>le</strong> specie di interesse naziona<strong>le</strong>; una partico<strong>la</strong>re attenzionedovrà essere prestata al<strong>la</strong> localizzazione dei siti di riproduzione, di svernamento e di sosta del<strong>le</strong>specie di interesse, nonché al<strong>le</strong> aree ad e<strong>le</strong>vata ricchezza di specie;• fitosociologia (di tutto il sito o di alcune aree campione) secondo l'approccio sinfitosociologico,capace di evidenziare oltre al<strong>la</strong> situazione rea<strong>le</strong> anche quel<strong>la</strong> potenzia<strong>le</strong>.Le liste del<strong>le</strong> specie botaniche e zoologiche sono messe a punto sul<strong>la</strong> base del<strong>la</strong> bibliografia esistente edi rilievi di campo ad hoc. Tali liste possono fornire informazioni quantitative o semiquantitative circal'abbondanza del<strong>le</strong> singo<strong>le</strong> specie o limitarsi a segna<strong>la</strong>rne <strong>la</strong> presenza. Sono evidenziate <strong>le</strong> specie deglial<strong>le</strong>gati II e IV del<strong>la</strong> direttiva Habitat e I del<strong>la</strong> direttiva Uccelli, <strong>le</strong> specie prioritarie, <strong>le</strong> specieappartenenti al<strong>la</strong> lista rossa naziona<strong>le</strong> e quel<strong>le</strong> protette da convenzioni internazionali:• lista del<strong>le</strong> specie botaniche in al<strong>le</strong>gato al<strong>la</strong> direttiva Habitat e altre specie di interesse naziona<strong>le</strong>;• lista del<strong>le</strong> specie zoologiche in al<strong>le</strong>gato al<strong>la</strong> direttiva Habitat e al<strong>la</strong> direttiva Uccelli e altre speciedi interesse naziona<strong>le</strong>.La fase di inventano socio-economico identifica i fattori esistenti o potenziali che si suppone possanoinfluenzare (positivamente o negativamente) <strong>la</strong> conservazione degli habitat e del<strong>le</strong> specie di interesse presentinel sito. Anche questo inventario è costituito dall'at<strong>la</strong>nte (insieme di tematismi socio-economici) e daraccolte di informazioni specifiche. Questa parte dell'at<strong>la</strong>nte contiene i seguenti tematismi:• aree protette, suddivise per tipologia come riportato nell'e<strong>le</strong>nco ufficia<strong>le</strong> del<strong>le</strong> aree protette;• altri vincoli ambientali (paesaggistico, idrogeologico, ecc.);• uso del suolo (già contenuta nell'inventario biologico);• mappa catasta<strong>le</strong> o almeno definizione di macro-zone demaniali, pubbliche o private ove possibi<strong>le</strong>;• aree di programma per l'adozione di misure agro-ambientali (piano di sviluppo rura<strong>le</strong>).Le ulteriori informazioni includono:• inventario dei soggetti amministrativi e gestionali che hanno competenze sul territorio nel qua<strong>le</strong>ricade il sito;C) socioeconomica;• inventario dei piani, progetti, politiche settoriali, che interessano il territorio nel qua<strong>le</strong> ricade ilsito;• inventario del<strong>le</strong> tipologie di fondi (comunitari e di altra fonte) potenzialmente utilizzabili per ilsito;• inventario e valutazione dell'intensità del<strong>le</strong> attività umane presenti all'interno del sito:agricoltura, selvicoltura, ittiocoltura, al<strong>le</strong>vamento, pascolo, caccia, pesca commercia<strong>le</strong>, pescasportiva, commercio, artigianato, turismo, servizi (in parte mappabili nell'at<strong>la</strong>nte dell'uso delterritorio);• inventario del<strong>le</strong> rego<strong>la</strong>mentazioni <strong>le</strong>gate ai vincoli esistenti sul territorio e in genera<strong>le</strong> al<strong>le</strong> attivitàantropiche (ad esempio, norme statutarie, usi civici).Per meglio comprendere <strong>le</strong> possibilità di accoglienza e di successo del<strong>le</strong> misure di conservazione, ècomunque necessario chiarire se nel sito esista o meno popo<strong>la</strong>zione e quali siano i diversi gruppi presenti, inbase al<strong>le</strong> loro condizioni economiche, al<strong>la</strong> loro attitudine nei confronti del<strong>le</strong> azioni individuate (attivamentepositive, passive, negative per ignoranza, negative per scelta) e al<strong>le</strong> loro motivazioni. Ciò può essere fattoanche tramite interviste presso gli uffici comunali e i soggetti informati. Indicatori consigliati (re<strong>la</strong>tivamenteai comuni nel cui territorio ricade il sito considerato):72
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Informazioni legaliL’istituto Sup
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PREMESSAVandana Shiva nel suo libro
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DistribuzioneLe più estese erano l
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Specie minacciateCarex mairei Coss.
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Chaerophylletum aurei Oberd. 1957Eu
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Rumicion alpini Rübel ex Klika et
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Regione biogeograficaContinentale,
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ISBN 978-88-448-0428-2RAPPORTI107 /