12.07.2015 Views

Sinergie fra la Direttiva Quadro sulle Acque e le Direttive ... - Ispra

Sinergie fra la Direttiva Quadro sulle Acque e le Direttive ... - Ispra

Sinergie fra la Direttiva Quadro sulle Acque e le Direttive ... - Ispra

SHOW MORE
SHOW LESS
  • No tags were found...

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

gato VI); quest’ultimo deve contenere l’individuazione, <strong>la</strong> descrizione e <strong>la</strong> valutazione degli impattisignificativi che il piano o il programma proposto potrebbe avere sull’ambiente e sul patrimoniocultura<strong>le</strong>, nonché <strong>le</strong> ragionevoli alternative che possono adottarsi in considerazione degli obiettivie dell’ambito territoria<strong>le</strong> del piano o del programma stesso. I contenuti del Rapporto Ambienta<strong>le</strong>sono riportati in All. Ib.Ne consegue che anche il PGDI deve essere sottoposto a procedura VAS e che all’internodi quest’ultima sia prevista una specifica Valutazione di Incidenza finalizzata a verificare <strong>la</strong>coerenza del<strong>le</strong> azioni previste dal PGDI con <strong>le</strong> finalità di gestione dei siti Natura 2000 21 .Il PGDI, come piano di area vasta, non prevede <strong>la</strong> localizzazione puntua<strong>le</strong> degli interventi previsti;tuttavia il Rapporto Ambienta<strong>le</strong> e lo Studio di Incidenza consentono di analizzare l'approccio genera<strong>le</strong>del Piano nei confronti dei probabili effetti ambientali derivanti dal<strong>la</strong> realizzazione e permettonodi individuare coerenze/conflitti con gli obiettivi di conservazione propri del<strong>la</strong> Rete Natura 2000.3.5. La situazione attua<strong>le</strong>: gerarchie, competenze e tempisticaAl fine di sintetizzare il comp<strong>le</strong>sso schema naziona<strong>le</strong>, in Tab. 6 è riportato il quadro attua<strong>le</strong>re<strong>la</strong>tivo agli strumenti di pianificazione e gestione, al<strong>le</strong> autorità competenti per <strong>la</strong> redazione el’ordine gerarchico, con partico<strong>la</strong>re riferimento al<strong>la</strong> tute<strong>la</strong> del<strong>le</strong> acque e al<strong>le</strong> aree protette.Tabel<strong>la</strong> 6 - Strumenti di pianificazione e gestione nel<strong>le</strong> aree protette ex DLgs 152/2006 e s.m.i.NORMAD.Lgs. 152/2006 esmiAUTORITA’STRUMENTI DI PIANIFICAZIONE EORDINE GERARCHICOCOMPETENTEGESTIONESTRUMENTI (1 max - 7min)ALLA REDAZIONEPiano di bacino distrettua<strong>le</strong> Autorità di bacino distrettuali 1 22Piano di gestione del distretto idrograficoComitati istituzionali del<strong>le</strong> AdBnazionali integrati dai componentidesignati dal<strong>le</strong> regioniPiano di Tute<strong>la</strong> del<strong>le</strong> <strong>Acque</strong> Regioni 1 241 23Piano Assetto Idrogeologico Autorità di bacino distrettuali 1 25(segue)21Rapporto Ambienta<strong>le</strong> del Piano di Gestione del Distretto Idrografico del<strong>la</strong> Sicilia, 2009, pag. 209.22art. 65, c.4. “Le disposizioni del Piano di bacino [distrettua<strong>le</strong>] approvato hanno carattere immediatamente vinco<strong>la</strong>nteper <strong>le</strong> amministrazioni ed enti pubblici, nonché per i soggetti privati, ove trattasi di prescrizioni dichiarate di ta<strong>le</strong> efficaciadallo stesso Piano di bacino. In partico<strong>la</strong>re, i piani e programmi di sviluppo socio-economico e di assetto ed usodel territorio devono essere coordinati, o comunque non in contrasto, con il Piano di bacino approvato”.23art. 117 “Per ciascun distretto idrografico è adottato un Piano di gestione, che rappresenta artico<strong>la</strong>zione internadel Piano di bacino distrettua<strong>le</strong> di cui all’articolo 65. Il Piano di gestione costituisce pertanto piano stralcio delPiano di bacino e viene adottato e approvato secondo <strong>le</strong> procedure stabilite per quest’ultimo dall’articolo 66. LeAutorità di bacino, ai fini del<strong>la</strong> predisposizione dei Piani di gestione, devono garantire <strong>la</strong> partecipazione di tuttii soggetti istituzionali competenti nello specifico settore”.24art. 121, c. 5. “Entro centoventi giorni dal<strong>la</strong> trasmissione del Piano di tute<strong>la</strong> <strong>le</strong> Autorità di bacino verificano <strong>la</strong>conformità del piano agli atti di pianificazione o agli atti di indirizzo e coordinamento di cui al comma 2, esprimendoparere vinco<strong>la</strong>nte. Il Piano di tute<strong>la</strong> è approvato dal<strong>le</strong> regioni entro i successivi sei mesi e comunque nonoltre il 31 dicembre 2008. Le successive revisioni e gli aggiornamenti devono essere effettuati ogni sei anni”25Art. 67 “Nel<strong>le</strong> more dell’approvazione dei piani di bacino, <strong>le</strong> Autorità di bacino adottano, ai sensi dell’articolo65, comma 8, piani stralcio di distretto per l’assetto idrogeologico (PAI), che contengano in partico<strong>la</strong>re l’individuazionedel<strong>le</strong> aree a rischio idrogeologico, <strong>la</strong> perimetrazione del<strong>le</strong> aree da sottoporre a misure di salvaguardiae <strong>la</strong> determinazione del<strong>le</strong> misure medesime..(omissis)”.21

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!