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Sinergie fra la Direttiva Quadro sulle Acque e le Direttive ... - Ispra

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Per i Siti Natura 2000 che ricadono in corpi idrici, l’art. 4.1,c del<strong>la</strong> WFD stabilisce che inessi si deve raggiungere sia l’obiettivo di stato ecologico “buono” del<strong>le</strong> acque, sia gli obiettividi conservazione specificati dal<strong>le</strong> <strong>Direttive</strong> Habitat e Uccelli. Tuttavia, dato che <strong>la</strong> valutazionedello stato di conservazione fa riferimento a tutta l’area di distribuzione del<strong>le</strong> specie e degli habitatdi interesse comunitario (sia all’interno che all’esterno dei Siti Natura 2000), <strong>la</strong> valutazionedel raggiungimento degli obiettivi di conservazione di una data specie o di un dato habitat(tute<strong>la</strong>ti dal<strong>le</strong> Dir. Habitat e Uccelli) deve essere effettuata al livello dell’area di distribuzioneche ricade nel<strong>la</strong> porzione naziona<strong>le</strong> del<strong>la</strong> regione biogeografica di appartenenza, anzichéal<strong>la</strong> sca<strong>la</strong> del singolo sito. D’altra parte <strong>la</strong> <strong>Direttiva</strong> Habitat (art. 6.2) specifica che a livello delsingolo sito devono essere definite <strong>le</strong> misure di conservazione al fine di evitare il degrado deglihabitat nonché <strong>la</strong> perturbazione del<strong>le</strong> specie per <strong>la</strong> cui tute<strong>la</strong> ta<strong>le</strong> sito è stato designato. Quindinei Siti Natura 2000 che ricadono in corpi idrici deve essere effettuata l’integrazione degli obiettivida raggiungere, nonché l’eventua<strong>le</strong> individuazione dell’obiettivo più restrittivo a cui fare riferimentoper <strong>la</strong> definizione del<strong>le</strong> misure di conservazione da attuare (WFD art. 4.2). Inoltrenel 131/2008 D.M.(punto B.3.5.1,f), si specifica che, al fine di applicare <strong>la</strong> gestione integrataprevista dal<strong>la</strong> WFD, anche nel caso in cui un’area protetta non sia identificata come un corpoidrico individua<strong>le</strong>, deve essere valutata <strong>la</strong> possibilità di raggiungimento degli obiettivi di tute<strong>la</strong>che sono stati fissati per quel<strong>la</strong> area dal<strong>la</strong> normativa secondo <strong>la</strong> qua<strong>le</strong> è stata sottoposta a tute<strong>la</strong>(per maggiori approfondimenti si rimanda al Par. 5.1.3).Pertanto al fine di applicare tutte <strong>le</strong> sinergie possibili <strong>fra</strong> <strong>le</strong> tre <strong>Direttive</strong> considerate, appareevidente l’importanza sia dell’identificazione di Siti Natura2000/Aree protette/Zone Ramsar comecorpi idrici, sia del<strong>la</strong> valutazione del<strong>la</strong> possibilità di raggiungimento degli obiettivi ambientalianche per <strong>le</strong> Aree protette/Siti Natura 2000/Zone Ramsar non considerate come corpi idrici.13“Presenza di formazioni fisiche, geologiche, geomorfologiche, biologiche o gruppi di esse di ri<strong>le</strong>vante valore naturalisticoe ambienta<strong>le</strong>”.12

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