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I PROBLEMI DELL'UMANITÀ - Alice Bailey

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45andati di paese in paese ad assistere i soldati, a curare i malati, a nutrire gli affamati, a studiarel’ambiente. Oggi il mondo è piccolo, e gli uomini scoprono (per la prima volta) che l’umanitàè una sola e che tutti gli individui, qualunque sia il colore della pelle o il paese in cui vivono,sono simili. Oggi gli uomini sono mescolati. Negli Stati Uniti vivono genti d’ogni paese conosciuto,più di cinquanta razze compongono l’U.R.S.S.. Il Regno Unito è un Commonwealthdi nazioni indipendenti legate assieme. L’India è una molteplicità di popoli, religioni e linguaggi,e da ciò deriva il suo problema. Il mondo stesso è un grande crogiuolo dal quale e-merge l’Umanità Unica. Questo richiede cambiamenti drastici nei metodi di presentare la storiae la geografia. La scienza è stata sempre universale. Le grandi arti e letterature sono semprestate di tutti. In base a questi fatti si devono educare i fanciulli: similarità umana, prodotticreativi, idealismo spirituale e punti di contatto. Altrimenti le ferite non saranno mai sanate ele barriere, esistite per secoli, mai rimosse.Gli educatori che si preparano a questa grande occasione dovrebbero gettare fondamentasane per la civiltà futura, intraprendere azioni di portata universale, insegnando in modo veracee costruttivo. I loro passi iniziali determineranno sicuramente il carattere della veniente civiltà.Dovrebbero favorire la rinascita di tutte le arti e un flusso nuovo e libero dello spiritocreativo. Dovrebbero dare rilievo ai grandi momenti della storia, quando divampò la divinitàdell’uomo, con nuovi modi di pensare, nuovi progetti e nuovo corso alle vicende mondiali. Inmomenti consimili nacque la Magna Charta; presero valore, con la rivoluzione francese, iconcetti di libertà, eguaglianza e fratellanza; si stese la Dichiarazione dei Diritti americana e,ai giorni nostri, si firmarono la Carta Atlantica e le Quattro Libertà. Sono questi i grandi concettiche devono governare l’era nuova, con la sua civiltà nascente e la futura cultura. Se aifanciulli d’oggi s’insegnerà l’importanza di questi cinque grandi documenti e nello stessotempo la futilità dell’odio e della guerra, si potrà sperare in un mondo migliore e più felice,nonché più sicuro.46 Due grandi idee sono subito da insegnare ai fanciulli d’ogni paese: e il fatto che l’umanitàè un solo tutto. I ragazzi, dalle esperienze di guerra, hanno appreso che la vita umana ha scarsovalore, i paesi fascisti hanno insegnato che l’individuo non ha importanza se non per realizzarei disegni del dittatore. In altri luoghi si considerano importanti certi uomini e certigruppi, grazie al loro patrimonio o alla nascita, e trascurabile il resto della nazione. In altri ancora,l’individuo è talmente prominente e il suo diritto è tale da permettergli ciò che vuole, finoal punto che il suo rapporto con il tutto si annulla. Tuttavia il valore del singolo el’esistenza di quel tutto che chiamiamo l’Umanità sono inestricabilmente connessi. Bisognapensarci. Quando questi due principi saranno insegnati e compresi giustamente, nascerà lacultura intensiva dell’individuo, visto come parte integrante e responsabile dell’intero corpodell’umanità.Ho accennato alla riabilitazione fisica e psicologica dei fanciulli e della gioventù. Ho affermatoche occorre riscrivere i libri di testo in termini di giusti rapporti umani e non secondole attuali visioni nazionalistiche e separative. Ho segnalato idee fondamentali da inculcare perprime: il valore insostituibile dell’individuo, la bellezza dell’umanità, il rapporto fra individuoe insieme, e la responsabilità di collocarsi nel contesto generale volontariamente e in modocostruttivo; ho detto quanto siano futili la guerra, la cupidigia e l’aggressione, e che quandosarà ristabilita la sicurezza si preparerà un grande risveglio della facoltà creativa dell’uomo;ho asserito l’imminenza di un rinascimento spirituale.47A ciò aggiungo che uno degli obiettivi immediati dell’educazione deve essere eliminarela competizione, Sostituendola con la collaborazione. Come pervenirvi, e nello stesso tempofavorire un alto livello individuale? Non è la competizione lo sprone principale d’ogni iniziativa?Così è stato; ma non deve, essere più. Un’atmosfera che coltivi nel fanciullo il senso dellaresponsabilità e lo liberi dalle inibizioni generate dalla paura gli consentirà risultati ancorapiù elevati. Per l’educatore, ciò implicherà di creare attorno a lui l’ambiente adatto, ove fioriscanocerte qualità ed emergano certe caratteristiche di responsabilità e buon volere. Comedeve essere quest’atmosfera?1. Un’atmosfera di amore; ove la paura sia bandita e il fanciullo sappia di non aver motivo ditimore. Un’atmosfera in cui sia trattato con cortesia e debba essere cortese con gli altri.20

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