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I PROBLEMI DELL'UMANITÀ - Alice Bailey

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75lavoro quali oggi sono, ma sull’umanità.Per migliaia di anni, se si deve credere alla storia, i ricchi proprietari terrieri, i capi tribù,i signori feudali, gli schiavisti, i mercanti o i magnati dell’industria sono stati al potere sfruttandoi poveri e ricercando il massimo reddito col minimo costo. Non è cosa nuova. Nel Medioevo,operai, artigiani e costruttori di cattedrali si costituirono in corporazioni e logge perreciproca protezione, per discutere in comune e migliorare le loro capacità. Questi gruppicrebbero di potere col passare dei secoli, tuttavia lo stato del dipendente, uomo, donna o fanciullo,è rimasto deplorevole.Con l’invenzione delle macchine e l’inaugurazione dell’era omonima durante i secoliXVIII e XIX, le condizioni di vita dei lavoratori peggiorarono e divennero pessime e malsanea causa del sorgere delle aree urbane intorno alle fabbriche, e lo sono ancora, come è comprovatodal problema delle case per gli operai durante gli anni scorsi e dalla situazione creatasiattorno alle miniere di carbone negli Stati Uniti e in Gran Bretagna. Crebbe lo sfruttamentodei ragazzi. La fabbrica del sudore fiorì, il capitalismo moderno prese potere e la netta distinzionefra poverissimi e ricchissimi divenne caratteristica preminente dell’era vittoriana. Perquanto riguarda lo sviluppo evolutivo e spirituale della famiglia umana, che tende ad una vitaculturale e civile, al rispetto reciproco e alla parità di diritti, la situazione non avrebbe potutoessere peggiore. L’egoismo commerciale e il malcontento prosperarono. I ricchissimi ostentaronoil loro stato superiore di fronte ai poverissimi, con paternalismo. Fra le masse irreggimentatee oberate di lavoro, che con la loro fatica arricchivano le classi agiate, crebbe lo spiritodi rivolta.Il principio spirituale della Libertà venne sempre più riconosciuto e invocato. Le condizionidel mondo marciavano nella medesima direzione. Divennero possibili movimenti d’ognigenere che esprimevano questa crescita e la richiesta di libertà. All’età delle macchine successequella dei trasporti, dell’elettricità, delle ferrovie, delle automobili e degli aeroplani. Lecomunicazioni furono sempre più facili, con il telegrafo, il telefono, la radio e, oggi, la televisionee il radar. Tutto ciò confluì nell’attuale epoca scientifica, che ha sprigionato l’energiaatomica, con tutte le sue potenzialità. Nonostante le macchine abbiano fatto il lavoro di moltiuomini, il che contribuì alla ricchezza dei capitalisti, nuove industrie e accresciuti mezzi di distribuzioneoffrirono nuovi campi d’impiego, e le esigenze del periodo mondiale più materialistache si sia mai visto dette grande impulso al capitale e impiego a milioni di lavoratori.Crebbero le istituzioni educative e con esse la richiesta, da parte delle classi lavoratrici, di miglioricondizioni di vita, paghe più alte e tempo libero. I datori di lavoro vi si opposero, precipitandouna condizione che obbligò i lavoratori ad entrare in azione.76 Gruppi di uomini illuminati in Europa, Gran Bretagna e Stati Uniti cominciarono ascuotersi, a scrivere libri che ebbero grande successo, ad avviare discussioni, e a svegliare leclassi danarose alla situazione e alle spaventose condizioni di vita di quelle operaie e agricole.Gli abolizionisti combatterono la schiavitù — sia dei negri che dei bianchi, dei fanciulli e degliadulti. Una libera stampa, sviluppatasi rapidamente, informò le “classi inferiori” di ciò cheaccadeva; si formarono partiti per porre fine a certi abusi stridenti; la Rivoluzione, gli scritti diMarx e di altri, e la guerra civile americana ebbero la loro parte nell’elevare lo statodell’uomo comune. Gente d’ogni paese decise di lottare per la libertà e per i propri diritti.Gradatamente, impiegati e operai si unirono per protezione reciproca e per i loro giusti diritti.Sorse infine il movimento sindacalista con due armi formidabili: l’educazione alla libertàe allo sciopero. Molti scoprirono che l’unione fa la forza, e che così potevano sfidare il datoredi lavoro e strappare paghe decenti, condizioni di vita migliori e quel tempo libero che è dirittodi ognuno. Il continuo crescere del potere del lavoro e della sua forza internazionale è bennoto, ed è un fatto di primario interesse.Individui potenti fra i capi dei sindacati presero in pugno il movimento. Alcuni datori dilavoro, che avevano a cuore il benessere dei loro operai, li appoggiarono e li aiutarono. Furonorelativamente pochi, ma ciò servì ad indebolire il potere e la fiducia degli altri. E la lottadei lavoratori è in corso: spesso conseguono vantaggi, orari più brevi e paghe sempre migliori,77e quando non li ottengono usano l’arma dello sciopero. Ma questa, benefica e utile agli inizi, èora mezzo di tirannia nelle mani di uomini senza scrupoli ed egoisti. Certi capi sindacalisti30

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