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I PROBLEMI DELL'UMANITÀ - Alice Bailey

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zionali — possono essere realizzati con l’azione concorde degli uomini di buona volontà ditutti i paesi.Bisogna trovarli e organizzarli, scoprendone l’effettiva potenza numerica. Devono comporreun gruppo mondiale che stia per i giusti rapporti ed educhi il pubblico alla buona volontà.In tal modo creeranno una pubblica opinione così potente e così attiva a sostegno del benesserecomune, che capi, uomini di stato, d’affari e di chiesa saranno obbligati ad ascoltare ecedere. In modo costante e regolare, si dovrà insegnare alle masse l’idea internazionale el’unità del mondo, sorretta dalla buona volontà e dalla collaborazione di tutte le parti.179 Non è un programma mistico e poco pratico, non intende accusare, sminuire o attaccare;propone una politica nuova, che si fonda sul principio dei giusti rapporti. Fra sfruttatore esfruttato, guerrafondaio e pacifista, popoli e governanti, questo foltissimo gruppo di uomini dibuona volontà starà senza spirito partigiano, senza fomentare disturbi e senza odio. Non sarànegativo, ma positivo, nell’interpretare il significato dei giusti rapporti, nel sostenere l’unità ela fratellanza umana, in pratica, non solo in teoria. La propaganda di queste idee con tutti imezzi disponibili, e la diffusione del principio della buona volontà, faranno sorgere un gruppointernazionale potente e bene organizzato. L’opinione pubblica sarà obbligata a riconoscernela forza; un giorno essa sarà tale da influenzare gli eventi mondiali.Già acquista impulso. In molti paesi la formazione di un gruppo addestrato nella buonavolontà, con chiara visione dei principi che dovrebbero governare i rapporti mondiali, ha giàoltrepassato le fasi iniziali. Il primo nucleo è oggi presente. Le sue funzioni si possono cosìriassumere:1. Ristabilire la fiducia, portando a conoscenza del mondo l’esistenza della buona volontà organizzatae non.2. Educare le masse al principio e alla pratica della buona volontà. “Buona volontà” è termine180 usato largamente oggi da tutti i partiti e i gruppi, nazionali e internazionali.3. Riunire e coordinare gli uomini di buona volontà che riconoscono questo principio comeloro ideale personale, e che intendano praticarlo in ogni circostanza.4. Allestire in, ogni paese liste nominative di uomini siffatti sui quali contare per l’unitàmondiale e i giusti rapporti, e disposti — ciascuno nel proprio paese — a collegarsi fraloro per mezzo della stampa, di conferenze, della radio. Infine, questo gruppo mondialedovrebbe avere un suo giornale, con cui intensificare il processo educativo e dimostrareche la buona volontà è un principio e una tecnica universale.5. Istituire in ogni paese, e col tempo in ogni grande città, uffici di informazione sulla attivitàdegli uomini di buona volontà e delle organizzazioni in genere che operano per la comprensioneinternazionale e i giusti rapporti umani. Così molti troveranno collaboratorinella loro singola impresa di promuovere l’unità mondiale.6. Collaborare, come uomini di buona volontà, con tutti i gruppi che intendono sanare i contrastimondiali, le dispute nazionali, ed eliminare le distinzioni di razza. Quando questigruppi lavoreranno costruttivamente, senza ricorrere alla violenza né usare metodi indecorosi,mossi dalla buona volontà per tutti gli uomini e senza nazionalismo né partigianeria,non ci sarà motivo di rifiutarne la collaborazione.181 Non occorre grande immaginazione per vedere che, perseguendo la diffusione della buonavolontà, e informando l’opinione pubblica del suo valore — se gli uomini di buona volontà ditutti i paesi saranno riuniti e organizzati — molto potrà essere compiuto (anche in soli cinqueanni). Migliaia di uomini possono essere reclutati nelle file degli uomini di buona volontà.Questo è il compito iniziale. La loro potenza, sostenuti dall’opinione pubblica, sarà enorme.Come usare la buona volontà per instaurare i giusti rapporti umani, risulterà a poco a pocodal lavoro compiuto, secondo le necessità della situazione mondiale. L’uso esperto dellabuona volontà a favore dei giusti rapporti si dimostrerà possibile, e il presente, miserevole statodel mondo potrà mutare: non con le solite misure militari, né con l’imporre il volere di pochi,ma col peso dell’opinione pubblica educata — fondata sulla buona volontà, sulla comprensioneintelligente delle necessità umane, sulla determinazione di realizzare i giusti rapporti,sapendo che i problemi dell’umanità possono essere risolti con il buon volere.65

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