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I PROBLEMI DELL'UMANITÀ - Alice Bailey

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preso che non ci sarà pace finché non ci sarà giustizia, tentano di creare una organizzazioneaperta a tutti i popoli, ma i loro sforzi soprattutto sono egoistici. Per questi popoli, la sicurezzamateriale deve essere il risultato di un compromesso fra ciò che è stato e la visione ideale perora impossibile. I loro obiettivi sono comunque materiali, fisici e tangibili e presentati in sensoidealistico, ma per motivi egoistici. Tuttavia, è già un grande progresso, perché l’ideale93viene percepito, anche se resta un sogno.Guardando il mondo, dobbiamo vederlo coi suoi veri colori e renderci conto che se sicompissero le mosse migliori, spirituali e materiali, per le minoranze più piccole e meno importanti,si rovescerebbe completamente la politica mondiale, introducendo una civiltà nuovae più illuminata. Però, verosimilmente, ciò non avverrà: gli interessi egoistici sono talmenteforti e intrecciati, che oggi un sistema perfetto di giustizia sconvolgerebbe vantaggi importanti,violerebbe i cosiddetti diritti delle grandi potenze, invaderebbe confini stabiliti e offenderebbegruppi di potere anche in paesi remoti.Oggi — su scala internazionale — la guerra delle minoranze è in atto: la Russia tende aprevalere in molte direzioni, gli Stati Uniti cercano di conservare il predominio commerciale epolitico nell’America del Sud e in Estremo Oriente, la Gran Bretagna tenta di proteggere lasua “linea vitale”per l’Oriente con mosse politiche nel Medio Oriente, la Francia vuole riottenerela potenza perduta intralciando i lavori dell’ONU e facendosi campione delle nazioni europeeminori. Mentre queste nazioni fanno una politica di preminenza, le popolazioni d’ognipaese — grande o piccolo — sono piene di paura e di incertezza; sono esaurite dalla guerra,94 mal nutrite, temono il futuro; stanche a morte di lotte e dispute; stufe della tirannia degli scioperie desiderose solo di vivere in pace, di avere il necessario, di allevare i figli ad una certacultura e di abitare in un paese dove l’economia sia sana, la religione vivente e l’educazioneattiva.Ovunque, il grande peccato della separazione rialza la cresta; le minoranze sono maltrattate;dappertutto scissioni, partiti che cercano aderenti, gruppi religiosi che diffondono il dissensoe cercano di aumentare il numero dei loro membri a spese altrui, ricchi che si organizzanoper dominare l’economia mondiale, poveri che lottano per i loro diritti e migliori condizionidi vita, e la tirannia della politica egoistica è esercitata tanto dal capitale che dalle forzedel lavoro.È una descrizione esatta, e tragica. Ma non è la sola. Un’altra ne esiste, e il suo studiorinnova l’ottimismo e ridà fede nel piano divino e nella bellezza dell’essere umano. In ogninazione alcuni hanno la visione di un mondo migliore, e pensano, parlano e progettano intermini d’umanità, e si rendono conto che i vari gruppi — politici, religiosi, educativi e dellavoro — sono uomini e donne, ma soprattutto, anche se inconsciamente, fratelli. Essi vedonoil mondo nella sua interezza e lavorano per unificarlo; riconoscono i problemi di tutti i popolie la difficile situazione delle minoranze, sanno che l’uso della forza dà risultati poco efficaci(perché il costo è troppo grande) e, inoltre, transitori. Si rendono conto che l’unica vera speranzasta in un’opinione pubblica illuminata, ottenuta con sani metodi educativi e con unagiusta propaganda.95 Non è possibile prendere in esame tutte le istanze delle minoranze internazionali, per cui cilimitiamo alle rivendicazioni delle piccole nazioni. La loro storia richiederebbe anni per esserescritta e anni per essere letta. Sarebbe la storia dell’umanità. Tutto quel che si può fare è riconoscereche hanno circostanze e problemi da risolvere, ma la giustizia e l’azione leale, laparità di diritti e la perequazione delle risorse economiche mondiali saranno possibili soltantoquando certi principi generali saranno imposti dall’opinione pubblica.I problemi di due minoranze attirano in questo momento gran parte dell’attenzione. Sevenissero risolti, grande sarebbe il progresso verso la comprensione generale. Essi sono:1. Il problema ebraico. Gli Ebrei sono una minoranza internazionale, intraprendente, e costituisconominoranze praticamente in tutti i paesi. Il loro problema è perciò delicatissimo.2. Il problema dei Negri negli Stati Uniti. Questo è un altro caso particolare, poiché i Negrisono la maggioranza in quel grande continente che è l’Africa, e nello stesso tempo unaminoranza negli Stati Uniti. Questo problema è singolare nel senso che è essenzialmentedi pertinenza dei bianchi, cui tocca risolverlo, perché l’hanno posto in essere.36

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