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Linee guida per l'introduzione delle tecnologie wireless nella ...

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6. Pianificazione <strong>delle</strong> reti <strong>wireless</strong><strong>per</strong> connessioni outdoorEsaminata nel precedente Capitolo la progettazione <strong>delle</strong> reti <strong>wireless</strong> <strong>per</strong> assicurare laconnettività all’interno degli edifici, che è oggi prevalentemente supportata dalla tecnologiaWi-Fi, l’obiettivo di questo Capitolo è l’esame di alcune soluzioni implementative<strong>per</strong> il trasporto <strong>wireless</strong> a larga banda <strong>per</strong> connettere le aree rurali alle grandi reti dicomunicazione.Occorre subito evidenziare che, a differenza della distribuzione e aggregazione indoormediante l’utilizzo di sistemi Wi-Fi, che segue sostanzialmente gli stessi criteri nelle varietipologie di edifici e di applicazioni, la connessione (trasporto e accesso) a larga banda inoutdoor si presta ad essere realizzata secondo molteplici configurazioni, in dipendenza<strong>delle</strong> condizioni <strong>delle</strong> preesistenti infrastrutture, della regolamentazione, dell’orografia,della tipologia di utenti e del traffico e, infine, dei servizi da erogare. È dunque difficileproporre soluzioni univoche; ogni caso deve essere valutato attentamente di volta in volta.Pertanto nel seguito ci si concentra su una situazione esemplificativa ma sufficientementerappresentativa <strong>delle</strong> possibili applicazioni, con particolare riferimento all’esigenza dierogare il servizio in aree a bassa densità di traffico, che sono generalmente quelle postein zone disagiate e lontane dalle aree metropolitane. Si assume l’approccio metodologicodi portare, entro tali aree, prioritariamente il servizio a larga banda alle sedi della PAsia centrale che locale (uffici pubblici, scuole, ospedali, etc.), in modo tale da erogarefin dalle prime fasi di allestimento della rete rurale una significativa mole di servizi diinteresse pubblico, che quindi o<strong>per</strong>ano da “voláno” <strong>per</strong> la penetrazione della largabanda, offrendo così all’o<strong>per</strong>atore una base certa di clientela che può giustificare l’avviodel nuovo business di telecomunicazioni. 15Questo approccio pone, a fianco dei tipici problemi ingegneristici, una serie di domande“non tecniche”, che attengono alle strategie di promozione e di mantenimento di reti eservizi. Con quali modelli non convenzionali di business si può attivare il nuovo mercato?Come si può conciliare la realizzazione <strong>delle</strong> reti, di prevalente interesse pubblico,con l’impossibilità di configurare lo Stato come gestore di telecomunicazioni nell’attualeregime concorrenziale? Reti e servizi devono essere forniti a livello locale (regionale,provinciale, comunale) ovvero è possibile un regime misto di reti locali e reti nazionali?Pur senza pretesa di voler dare risposta a questi quesiti, che esulano dagli obiettivi di15 Il lavoro illustrato in questo Capitolo, e in particolare le Sezioni 6.3 e 6.4, si basano su un precedente studioeseguito in ambito CNIPA [53] [54].155N. 36 I QUADERNI - Centro Nazionale <strong>per</strong> l’Informatica <strong>nella</strong> Pubblica Amministrazione - MARZO 2008

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