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Linee guida per l'introduzione delle tecnologie wireless nella ...

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APPENDICE B - TECNICHE DI TRASMISSIONE NEL CANALE WIRELESSFigura B.7 - Configurazione di sistema MIMO e definizione della matrice di guadagno di canale.Le comunicazioni <strong>wireless</strong> multicanale con tecniche MIMO traggono beneficio dalla propagazionedel segnale mediante cammini multipli <strong>per</strong> migliorare le prestazioni (in terminidi aumento di co<strong>per</strong>tura e/o throughput e/o riduzione di BER) e quindi in questi casinon si tenta di eliminare gli effetti del multipath come accade nelle tradizionali comunicazionimonocanale, SISO (Single-Input Single-Output). Gli algoritmi MIMO realizzano latrasmissione <strong>delle</strong> informazioni attraverso due o più antenne. Le riflessioni nell’ambientedi propagazione creano molteplici cammini che in un radiosistema convenzionale determinanointerferenze e fading; al contrario, il MIMO ado<strong>per</strong>a questi <strong>per</strong>corsi multipli <strong>per</strong>realizzare un trasporto più efficiente <strong>delle</strong> informazioni, che vengono ricombinate alricevitore in virtù degli algoritmi MIMO.Il canale MIMO sfrutta quindi in generale sia la diversità spaziale (ossia la diversità d’antenna)che la diversità temporale (attraverso la codifica di canale). In questo modo lacapacità di sistema viene ad essere aumentata in modo significativo, come pure l’affidabilitàdel collegamento <strong>wireless</strong>.Sono casi particolari di una configurazione MIMO le seguenti architetture:• configurazione SIMO (Single-Input Multiple-Output), caratterizzato da N = 1, M > 1,in cui si attua la diversità in ricezione attraverso tecniche di elaborazione di segnale<strong>nella</strong> schiera ricevente (receive array processing);• configurazione MISO (Multiple-Input Single-Output), caratterizzato da N > 1, M = 1,in cui si attua la diversità soltanto in emissione;• configurazione SISO (Single-Input Single-Output), caratterizzato da N = M = 1,ossia il caso convenzionale di trasmissione priva di diversità d’antenna.Consideriamo, <strong>per</strong> fissare le idee, uno scenario radiomobile classico in cui una stazioneradio base (SRB) serva una molteplicità di portatili, ossia terminali mobili (MT). La soluzionegeneralmente ritenuta più economica <strong>per</strong> implementare la diversità spaziale èdotare la SRB di più di una antenna (sovente due). Il terminale è dotato, invece, di un’unicaantenna, a causa della difficoltà di installarne un numero maggiore al suo interno e211N. 36 I QUADERNI - Centro Nazionale <strong>per</strong> l’Informatica <strong>nella</strong> Pubblica Amministrazione - MARZO 2008

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