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Il caso - Ordinemedicilecce.it

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ecenti convegni nazionali sull’argomento, tenutisi aLecce nell’aprile e nel giugno scorsi organizzati dallaCasa di Cura C<strong>it</strong>tà di Lecce Hosp<strong>it</strong>al, i cui specialististudiano ed operano nel campo specifico, hannoribad<strong>it</strong>o l’essenzial<strong>it</strong>à della diagnosi e della cura precocedella malattia carotidea. Dal vivace dibatt<strong>it</strong>o è scatur<strong>it</strong>ala proposta che per ben operare il medico deve porsialcune domande.Quale carotide è interessata dal processo obl<strong>it</strong>erante?I vasi dell’albero carotideo extra-cranico su cuiporre l’attenzione sono la carotide comune e la carotideinterna, che distribuiscono il sangue ai vasi dell’encefalo.L’arteria carotide esterna anche se interessata dalprocesso sclerotico stenosante irrora le parti esternedel cranio e non interessa minimamente il flussocerebrale, per cui quella patologia è trascurabile.Qual e’ il grado della stenosi?Una riduzione del lume vasale oltre l’80% portaEsiste una spiccata correlazionefra la malattia carotideae la presenza dei classici fattoridi rischio cardiovascolari,quali diabete, dislipidemia, fumo,ipertensione arteriosa, età, per cuinella campagna di prevenzionecardiovascolare non va tralasciatol’esame delle carotidiad un rischio di ictus dal generico 2% l’anno al 5%l’anno, cioè più che raddoppiato, secondo i cr<strong>it</strong>eriNascet per cui pare imperativo in quest’ultimo <strong>caso</strong>impostare una terapia risolutiva con angioplastica ochirurgica (2).Quali sono le caratteristiche della placca stenosante?Se all’ecografia la placca appare ipoecogena, deltipo soft, cioè trombolipidica ed instabile il rischio diictus cerebrale è cinque volte maggiore rispetto allaplacca iperecoriflettente, cioè calcifica e stabile (3).La placca progredisce nel tempo?Se la placca stenosante carotidea progrediscerapidamente nel tempo, passando ad esempio dal50% al 70% in un anno il rischio di ictus cerebraleappare dell’8-15% l’anno. Sono importanti quindi gliesami ecodoppler seriati nel tempo e nel <strong>caso</strong> dirapida progressione intervenire con angioplastica oTea chirurgica (4).Esistono nel paziente fattori di rischio cardiovascolari?Se abbiamo di fronte un paziente con stenosicarotidea del 60-70%, affetto da diabete, ipertensionearteriosa, ipercolesterolemia, fumatore, il buon sensoindirizza a rivascolarizzarlo anche se asintomatico,perchè il rischio di progressione della placca e di ictuscerebrale è comunque molto alto.43

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